Prima che il tempo

Prima che il tempo
Prima che il tempo

1996
56 pagine – 43 poesie

Una piccola raccolta pubblicata dalla casa editrice “Ape” di Terni in seguito ai riconoscimenti avuti l’anno precedente nel “Trofeo Autore dell’Anno” organizzato dall’associazione “Amici dell’Umbria”.
Urbana riesce a concentrare in questo volumetto tutto il suo spirito poetico, toccando con l’abituale maestria  i temi che le sono più cari, forse con un briciolo di amarezza in più.
Presentazione di Agostino Pensa

 


PRIMA CHE IL TEMPO

Prima che il tempo laceri, fuggendo,
i consunti brandelli del ricordo,
ancora una volta voglio sognare
giostre di lucciole lungo le siepi.

E invito i bambini a entrare nel gioco
di quei piccoli palpiti lucenti,
per volare al di là d’ogni confine
ove l’aria risplende di purezza.

E in un mondo che con indifferenza
il bello sopprime, serbiamo in cuore,
entro l’involucro d’una lucciola,
l’incanto vissuto in notti di fiaba.

UN DESOLATO CADER DI FOGLIE

Un desolato cader di foglie
tra i roseti, da tempo sfioriti.
Un lamento di grilli in agonia
confuso con l’odore del mosto,
che in questa sera d’autunno,
ubriaca pure la luna, intenta
a fissare la stanca natura,
presa dall’ansia d’algide attese.

E mentre qua e là svolazza ancora
la civetta, insidiando le prede
che per sfuggire a sicura morte,
si celano in tante improvvisate,
un velo di tetra sonnolenza
si stende sugli occhi delle cose,
impedendo loro di guardare
il cielo perpetuamente desto.

CON MESTIZIA

Con mestizia, amica mia,
hai varcato i confini
di quel paese che indietro
mai nessuno rimanda.
T’avevo chiesto, in nome
dello stretto vincolo
che serene ci univa,
di portarmi assai presto
notizie della nuova
tua lontana dimora.

Ogni notte aspettavo
quell’incontro che il vero,
da me tanto invocato,
arrecarmi dovevi;
ma fu vana ogni attesa;
perché non sei venuta?
L’aver mancato al nostro
intimo appuntamento,
fa sì che ognor ti senta
nell’oscuro caduta.