E’ morto il 23 ottobre 2024, all’ospedale di Lomé, ricoverato dopo un grave incidente automobilistico nel nord del Togo in cui era stato coinvolto due mesi prima. Da quando interveniamo per i ciechi di tutto il Togo i viaggi sono diventati assai frequenti ed è stato proprio tornado da Dapoang, la città più a nord dove si trova uno dei centri per ciechi più poveri di tutto il paese, che è avvenuto l’incidente.
Ho conosciuto Moïse sedici anni fa, presentatomi dal missionario non vedente Padre Fabio Gilli: era cieco, pieno di dolori e semi paralizzato per una infezione al nervo ottico da cui, anche con il nostro aiuto, è poi totalmente guarito. Da allora ha deciso di impegnarsi per aiutare i ciechi del suo Paese che erano stati meno fortunati di lui e l’ha fatto realmente, instancabilmente, viaggiando per tutto il Togo e attivando iniziative sia nel campo dell’istruzione dei non vedenti che in quello sanitario per prevenire la cecità. Sempre sapendo ascoltare i bisogni della gente per dare a tutti risposte adeguate.
Nel 2020 è riuscito a realizzare un ambulatorio oculistico in una zona rurale dove non esisteva nessun servizio di questo tipo e oggi accoglie centinaia di pazienti all’anno.
Senza di lui sarà di sicuro tutto più difficile ma non dobbiamo arrenderci. Lo dobbiamo a lui e ai tanti non vedenti, bambini e adulti, bisognosi di cure o di istruzione, che grazie anche a lui siamo riusciti ad aiutare.
