Presentazione

Acqua Marina – Conversazioni autobiografiche di Urbana Carezzoli
Presentazione di Flavio Fogarolo

“Acqua Marina” è il nome in codice che Urbana aveva scelto per sé quando, alcuni anni fa, ha cominciato a frequentare il mondo dei radioamatori. Era un nome che le evocava la bellezza della pietra preziosa, l’azzurro che amava tanto e, soprattutto, quell’espressione che spesso andava ripetendo: “La vita, come l’acqua del mare, si fa dolce elevandosi verso il cielo”.
Anche le conversazioni da cui è stato ricavato questo libro ci arrivano dalla radio; tra il 1996 e il ’97 Urbana, che collaborava già da tempo con Radio Insieme di Vicenza, ha tenuto un lungo ciclo di trasmissioni autobiografiche in cui, stimolata dalle domande di Gabriella Pellegrini, ha raccontato agli ascoltatori, con semplicità e vivacità, tutta la sua vita.
Come tutte le cose legate agli affetti perduti, le otto audiocassette con quelle registrazioni sono diventate dal luglio scorso, da quando Urbana ci ha lasciati, un tesoro prezioso da conservare e valorizzare; anche prima le persone che le erano vicine le ascoltavano, se le prestavano, le duplicavano… ma con la sensazione che, in fondo, sarebbe bastata una visita a Urbana per avere molto di più.
Perché tutti sapevamo che lei, se la salute glielo consentiva, era in ogni momento disponibile a raccontare tutto quello che le si chiedeva, con vivacità e passione, ed era sempre pronta a condividere con gli altri i suoi sentimenti e i suoi ricordi recuperando dalla memoria, incredibilmente precisa anche nelle piccole cose, storie o sensazioni più o meno lontane.

Il Gruppo San Francesco d’Assisi, che lei ha fondato per essere aiutata nella sua opera di solidarietà verso i bambini ciechi del Togo, ha oggi un bisogno estremo delle sue parole: nessuno sa spiegare alla gente, come faceva lei, le necessità di questi ragazzi, i problemi della loro scuola, le esigenze grandi e piccole di quella comunità così lontana eppure, con lei, così vicina.
Ma abbiamo bisogno delle sue parole anche per continuare a tener duro in questo impegno e rivivere la sua determinazione.

È soprattutto per questo che abbiamo deciso di ricavare da quelle registrazioni un libro che ne conservasse e diffondesse i tesori.
Per essere pronto per la stampa, il testo delle cassette ha dovuto essere un po’ adattato. Durante le trasmissioni Urbana parlava a braccio, in modo molto vivo e spontaneo, rincorrendo spesso le suggestioni della memoria proprio mentre raccontava. Abbiamo voluto conservare sia l’immediatezza che la sostanza del suo racconto, cercando di offrire un testo scorrevole e gradevole anche alla lettura.
Speriamo di esserci riusciti.
Secondo i canoni comuni, questo libro potrebbe essere visto semplicemente come un lungo elenco di disgrazie. A noi sembra soprattutto una bella storia: la “favola vera” dell’Acqua Marina che è riuscita a diventare dolce al punto di dissetare tante persone, dando sollievo a chi le stava vicino e un aiuto concreto a degli amici lontani, molto lontani.