L’assemblea annuale dell’Associazione Gruppo San Francesco d’Assisi è convocata per sabato 19 settembre 2009 a Barbarano Vicentino.
Sarà nostro gradito ospite padre Fabio Gilli, fondatore di Kekeli Neva, in questo periodo in Italia.
Assemblea 2009
Amici di Togoville – Aprile 2009
Nel primo numero del 2009, un breve bilancio dell’anno concluso. Sommario Grazie ad una scuola, qui è cambiato il destino dei ciechi Crollata una parte della copertura all’istituto dei ciechi di Togoville Per fortuna c’è il 5 per mille! «Io del pilota mi fido» Un risultato davvero eccezionale: finalmente un’occupazione vera! Grazie, Marco Trapianto di … Leggi tutto
VIDEO: ciechi piccoli imprenditori in Togo
Grazie ad alcuni progetti di microcredito sostenuti dalla nostra associazione, alcuni giovani ciechi del Togo, ex allievi dell’Institut des Aveugles de Togoville, hanno aperto delle piccole imprese e oggi riescono a vivere autonomamente.
FOTO: i bambini di Kekeli Neva
- Alcune immagini dei bambini ciechi dell’istituto Kekeli Neva di Togoville, in Togo.
FOTO: le pavimentazioni tattili a Kekeli Neva
Uno degli aspetti più interessanti della costruzione che ospita i ragazzi ciechi di Togoville, è l’uso intelligente e razionale (ma anche economico) di segnali tattili a terra per aiutare l’orientamento degli ospiti non vedenti. E’ bastato disporre dei sassi affogati nel cemento in alcuni punti strategici e tutto diventa più facile: i ragazzi si muovono per … Leggi tutto
FOTO: la scuola
Alcune immagini dell’istituto per ciechi Kekeli Neva di Togoville, in Togo.
Amici di Togoville – Dicembre 2008
Le nostre informazioni ai soci e sostenitori nel bollettino natalizio del 2008
Amici di Togoville – Luglio 2008
E’ un numero che segue di poco un nostro viaggio in Togo, quindi ricco di immagini e… di ricordi!
Amici di Togoville – Marzo 2008
Il gruppo San Francesco è nato ufficialmente come associazione nel febbraio 1998.
Questo giornalino ricorda i primi 10 anni, con un particolare pensiero a Urbana
Amici di Togoville – Luglio 2007
“Cantiamo con gioia e riconoscenza perché ora per noi la cecità è un problema, ma non più una tragedia”