1° giugno 2019: assemblea del Gruppo S. Francesco a Castel d’Azzano

L’assemblea generale del Gruppo S. Francesco si è tenuta quest’anno il 1° giugno a Castel d’Azzano, nel centro che ospita Padre Fabio Gilli. Oltre a lui erano presenti anche diversi altri padri comboniani interessati ai i temi che ci stanno a cuore: il Togo e la cecità.
Pubblichiamo la conclusione della relazione presentata ai soci e ai presenti.
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Dalla Relazione ai soci – Assemblea 2019
Conclusioni

Sempre più la nostra piccola associazione è presente in Togo a sostegno dei non vedenti di questo paese africano e delle persone che si occupano di loro. L’istruzione rimane il nostro ambito di intervento principale ma si fanno sempre più sentire gli effetti del gruppo Fontes, autonomo ma a noi collegato, per le iniziative nel campo della prevenzione della cecità.

Viaggiare per il Togo e incontrare decine e decine di persone, forse centinaia, alle quali di fatto stiamo cambiando la vita, in un modo o nell’altro, è un’esperienza che lascia il segno.

E dobbiamo continuare. Assolutamente.

Kekeli Neva! Venga la luce! Il motto d’augurio coniato da Padre Fabio tanti anni fa rimane sempre valido, perché in Togo la Luce viene, davvero. Dove la cecità portava automaticamente alla disperazione più nera, ora c’è ampio spazio per la speranza.

Ricordiamo sempre Urbana. 19 anni dopo la sua partenza, saranno 20 I’anno prossimo, il gruppo che lei ha fondato è ancora pienamente in attività. Ne siamo orgogliosi, pensiamo ne sarà orgogliosa anche lei.

L’assemblea di quest’anno si tiene a Castel d’Azzano vicino a Padre Fabio Gilli: è un atto concreto di stima e riconoscenza verso la persona che, assieme a Urbana, è stata determinante in questi anni per dare un senso alla nostra attività per i ciechi del Togo e sentirci così vicini ad un paese che la stragrande maggioranza di noi non ha mai visitato e che pure sente così profondamente “prossimo”.

Grazie Padre Fabio! Tu dici sempre che quello che hai costruito laggiù non deve finire e noi, nel nostro piccolo, faremo la nostra parte perché questo non accada. Uno degli obiettivi principali oggi del nostro agire deve essere la continuità. Non basta fare del bene, dobbiamo farlo anche in modo che continui, che resti in piedi anche senza di noi e dopo di noi.

Perché ce lo chiede Urbana e perché è giusto così.

Castel d’Azzano 1° giugno 2019