Quaresima 2018: L’Unità Pastorale di Barbarano – Mossano per i ciechi del Togo

Domenica 11 marzo 2018 l’Unità Pastorale di Barbarano – Mossano ha dedicato la giornata di solidarietà nel quadro delle quaresima al Gruppo San Francesco d’Assisi, in particolare al progetto per la prevenzione della cecità in Togo.
Questo il testo che è stato letto durante le messe nelle quattro chiese:

Sono passati quasi trent’anni da quando, dalla sua casa ai piedi della collina di San Pancrazio, Urbana Carezzoli ha iniziato a sollecitare l’aiuto di amici e conoscenti per sostenere i bambini ciechi del Togo.
Urbana, non vedente ma anche ammalata e costretta a passare la sua vita stabilmente a letto, ha aderito subito con entusiasmo all’appello di padre Fabio Gilli, missionario comboniano da alcuni anni diventato anche lui cieco, che chiedeva aiuto per far funzionare la scuola che da poco era riuscito a costruire per dare istruzione e speranza ai tanti bambini senza vista che vagavano sperduti per i villaggi di questo povero paese africano. “Kekeli Neva” è il nome che Padre Fabio aveva scelto per quella scuola, che nella lingua Ewé parlata in quella zona del Togo significa “Venga la luce”.
Il gruppo spontaneo di Urbana, che lei ha voluto dedicare a San Francesco d’Assisi, il santo che sentiva particolarmente vicino e non solo per la prossimità del convento di San Pancrazio, si è costituito formalmente in associazione il 18 febbraio 1998, giusto vent’anni fa, con atto notarile sottoscritto in camera sua, attorno al suo letto. Due anni dopo, il 22 luglio del 2000, Urbana ci ha lasciati, ma l’albero della solidarietà che ha piantato anche senza di lei ha continuato a crescere e dare frutti.
Grazie alla fiducia e alla generosità di tante persone il Gruppo di Urbana ha continuato, anno dopo anno, a mantenere gli impegni presi verso la scuola di Kekeli Neva, ampliando anzi il suo raggio d’azione verso il sostegno, sia didattico che economico, agli studenti universitari ciechi nella capitale Lomé ed allargando il supporto anche ad altre quattro scuole per non vedenti di varie regioni, fino all’estremo nord. In Togo il Gruppo San Francesco di Barbarano Vicentino ha oggi una propria struttura operativa, chiamata PINV Pro-getto Integrazione Non Vedenti, riconosciuta come una delle realtà più significative a supporto dell’istruzione dei giovani ciechi in quel paese.
L’aiuto che chiediamo all’Unità Pastorale di Barbarano e Mossano in occasione della Quaresima 2018 non riguarda però i progetti di istruzione per i ciechi, ai quali in qualche modo riusciamo a far fronte con aiuti ordinari (offerte, lotteria, cinque per mille…) ma un’iniziativa in campo sanitario per le malattie oculistiche.
La cecità in Togo è molto diffusa perché diffuse sono purtroppo le malattie agli occhi che la gente non può curare, in particolare nei villaggi più sperduti, mancando medici, strutture e, soprattutto, mezzi economici perché non esiste sanità pubblica e ogni cura è a pagamento. Che vuol dire, di fatto, inaccessibile per i più poveri.
Una piccola associazione locale chiamata FONTES (Terra della Speranza) e presieduta dal nostro rappresentante in Togo Moise Tchapo, organizza da alcuni anni delle attività di prevenzione di massa nei villaggi più sperduti del paese: un piccolo gruppo di sanitari, composto da un oculista e alcuni infermieri, arriva con un pulmino e attrezzature mobili e per una settimana visitano gratuitamente, spesso all’aperto sotto gli alberi, tutti coloro che si avvicinano. L’anno scorso il Gruppo San Francesco ha finanziato con 4.000 euro un intervento come questo in una sperduta regione del Togo centrale: in una settimana hanno visitato quasi mille persone, tra cui molti bambini, individuate varie patologie curabili con medicine, prescritti e procurati decine di occhiali e per 60 persone organizzato successivamente un viaggio nella capitale per un intervento di cataratta che in alcuni casi ha ridato la vista a chi l’aveva persa completamente.
Altri villaggi vicini sono ansiosamente in attesa di avere anche loro un’opportunità del genere e i nostri amici del Togo ci hanno chiesto di aiutarli anche quest’anno, ma noi purtroppo abbiamo assunto troppi impegni verso i tanti bambini ciechi delle scuole e non ce la facciamo proprio.
Per questo siamo qui a chiedere il vostro aiuto, nello spirito di solidarietà che anima questa quaresima, per aiutarci a finanziare una settimana di intervento sanitario per la prevenzione della cecità nel villaggio di Bassar.
Un grande grazie all’Unità Pastorale di Barbarano e Mossano e a tutti voi da parte del Gruppo San Francesco di Assisi e delle persone cieche del Togo e, soprattutto, di quelle che, grazie alla vostra generosità, torneranno a vedere bene.

La chiesa di Barbarano
La chiesa di Barbarano