Lettera natalizia di Padre Fabio Gilli

Natale 2010.

Miei cari amici,
con  l’approssimarsi delle feste Natalizie porgo a voi tutti il mio cordiale augurio con la promessa della preghiera mia e di tutti i miei bambini e bambine non vedenti.

Con vera gratitudine vi ringrazio di quanto fate per tutti noi e sopratutto per i non vedenti in modo particolare.

Vi spero bene con tutti i vostri familiari. Vi ho scritto l’ultima volta in occasione della pasqua di quest’anno. Non ho potuto farlo in occasione delle vacanze e per il mese di ottobre perchè la salute era assai precaria. Ora tutto va bene e mi sono immerso nel lavoro di sempre.

Sono tanto contento di questa mia vita missionaria e non cesso mai di rivolgere al Signore il mio grazie per il grande dono che mi ha fatto. Certo, ci sono prove e difficoltà che fanno parte della nostra vita. Vi dico che talvolta mi vienne la voglia di piantare tutto, ma poi il grido di tanta gente e di tanti bambini che chiedono di essere aiutati mi don forze nuove per continuare nel donare la mia vita fino alla fine.  Io sono devoto del presepio e soprattutto dell’asinello che ha portato Gesù e che nella grotta con il suo fiato fa caldo al bambino. 
El Fabio l’è sta sempre en asenel 
da tirar el caretel  
e quando avvienne che non ce la fa più,
intervienne quel Lassù
che tira l’asenel
e anche el caretel
.

Lungo è stato il cammino
ed a percorre ne resta ancora un pochino.

Non temere Fabio il mare in burrasca
e il vento contrario che tira forte
perchè Gesù ha vinto anche la morte.

Non aver paura se la notte è oscura segui sempre la stella perchè la strada è  quella verso il vero e santo Natale per una grande festa cordiale.

Auguri cari quindi e coraggio perchè al di là di tutto c’è un amore che ci aspetta.

Il lavoro è tanto assai. Si corre e si corre per arrivare ovunque. Solo gli imprevisti sono capaci di bloccarci un pochino.

Uno di questi mi è capitato in un villaggio lontano da Adidogome. Finita la messa uscivo dalla capella per continuare i miei programmi. Quando il mio autista mi dice che avevamo forato e che ci voleva del tempo per cambiare la ruota. Mi diedero una sedia e mi sedetti all’ombra pia di una palma. Appena mi fui seduto davanti a me si formo una file di penitenti che chiedevano di confessarsi. Sudato e stanco mi misi al lavoro e li confessai tutti. E mi dissi che tutto era grazia.

Poi me ne ritornai a casa stanco ma pure tanto contento.

Vi ricordate ancora queste parole? Se le fissiamo nella mente che c’è piu gioia nel dare che nel ricevere, che se abbiamo mani più vuote e cuori più pieni. Se continuamo a credere alle stelle anche nelle notti più buie. Si ogni mattina deporremo sulla strada un fiore di bontà allora ogni giorno faremo sorgere il sole ogni giorno sarà Natale perchè avremo capito che peggio di morire è smettere di nascere.

E ancora questa parole forti:
Alziamoci fratelli e lontani dal fragore di tante sconfitte recitiamo il nostro Credo à chi sa dell’errore che ci sovrasta e vienne a farsi dono di amore.

Destiamoci dunque e udiamo il grido di chi disperato  smorza il sole. Andiamo incontro al Vero Natale quello che nella notte del mondo spalanca all’uomo porte e finestre.

Buon Natale e un anno nuovo ricco di buone speranze e colmo di liete sorprese.

Vostro,

Padre Fabio Gilli
Padre Fabio Gilli

P. Fabio Gilli.