Per i ciechi del Togo Bollettino del Gruppo San Francesco d'Assisi di Barbarano Mossano www.grupposanfrancesco.org Agosto 2021 Da trent'anni la nostra associazione sostienel'istruzione dei bambini e ragazzi ciechi in Togo - Gestiamo nella capitale Lomé un servizio chiamato PINV, Projet d'Intégration des Non-Voyants, che fornisce supporto agli studenti ciechi, con produzione di libri in braille; - manteniamo agli studi, con regolare borsa di studio, 35 studenti ciechi, 20 all'università di Lomé e 15 a Kara; - forniamo aiuti economici e materiale didattico (carta per scrivere in braille ma non solo) a cinque scuole per non vedenti di varie regioni del Togo; - manteniamo agli studi, con borse di studio e pagamento delle rette scolastiche, anche 30 studenti liceali; - in tutto sono oltre 400 i ragazzi ciechi a cui forniamo carta e altro materiale scolastico; - aiutiamo con progetti di assistenza e adozioni a distanza vari bambini figli di genitori non vedenti; - collaboriamo ai progetti sanitari di prevenzione della cecità promossi dall'associazione partner FONTES. Sommario 1 Chiedono solo di poter studiare! - di Flavio Fogarolo 2 Almeno la carta ci deve essere! 3 Forniamo materiale anche al Centro Islamico per i ciechi di Sokodé, nel Togo centrale 4 Un nuovo scanner per la stamperia braille 5 Arrivate le casse spedite via mare 6 Norbert, il più piccolo, amava tanto studiare e adesso è maestro nella scuola per ciechi di Kara 7 A volte la sfortuna non ha proprio limiti di Moïse TCHAPO 8 Lavori finiti! 9 L'assemblea dei soci ha eletto il nuovo consiglio dell'associazione Articolo numero 1 Josephine che ha perso la vista da poche settimane e tutti i 400 ragazzi ciechi del Togo sostenuti dalla nostra associazione Chiedono solo di poter studiare! La ragazzina togolese che appare nella foto qui sotto si chiama Josephine. Ha 12 anni, è ipovedente da quattro, ed è diventata cieca del tutto poche settimane fa. Ha concluso la prima media in una scuola comune, nella capitale Lomé, senza nessun supporto e con buoni voti finali. Da poco ha scoperto il nostro servizio e il 9 giugno, con il papà, è venuta a trovarci: è tornata a casa con il bastone bianco, gli strumenti per imparare il braille, un registratore e una prima raccolta di audiolibri. E, soprattutto, con una buona dose di speranza per il suo futuro. È stata indirizzata a uno dei centri che finanziamo e ha già iniziato i corsi di braille; conta di riprendere le lezioni normali, con i suoi compagni, a ottobre, quando in Togo riapriranno le scuole. Josephine ha un volto e una storia, che ci piace condividere con voi. Ma sono oltre 400 i bambini e ragazzi ciechi che aiutiamo in Togo e, della maggior parte di loro, io non conosco neppure il nome. Le storie sono simili, a volte assai più complesse perché non sempre questi ragazzi hanno alle spalle, come Josephine, una famiglia attenta e coinvolta, e i casi in cui il bambino disabile, per ignoranza o miseria, è di fatto abbandonato non sono per nulla rari. Ma anche loro chiedono di poter studiare e anche per loro, con il vostro aiuto, noi ci siamo! Flavio Fogarolo Flavio Fogarolo Didascalia della foto: Anche Josephine, 12 anni, cieca totale, usufruisce ora del nostro supporto Articolo numero 2 Non possiamo dare tutto a tutti ma su alcune cose, indispensabili per far funzionare una vera scuola, ci siamo impegnati davvero Almeno la carta ci deve essere! Da quando abbiamo iniziato ad occuparci di tutti gli alunni ciechi del Togo, dobbiamo fare i conti con dei numeri a cui non eravamo abituati: siamo passati da alcune decine dell'unica scuola che seguivamo allora a oltre quattrocento adesso. Impossibile, date le nostre risorse, dare tutto a tutti, per cui abbiamo cominciato a calibrare con cura gli aiuti in base ai bisogni, intervenendo dove le situazioni apparivano più critiche, sui ragazzi senza famiglia alle spalle o comunque in grave sofferenza. Ma dovevamo fare il possibile per dare a tutti alcuni supporti fondamentali perché era apparso chiaro che, se non fossimo intervenuti, era molto alto il rischio che non lo avrebbe fatto. Abbiamo così individuato tre supporti irrinunciabili che tutti, ma davvero "tutti", dovrebbero avere: - gli strumenti base per scrivere in braille, tavoletta e punteruolo; - un bastone bianco per spostarsi in autonomia, almeno per i più grandi; - la carta necessaria per scrivere e avere i testi in braille. Per le prime due voci non incontriamo grossi problemi: da alcuni anni abbiamo imparato a fornirci direttamente in Cina spendendo molto meno rispetto a prima ma, soprattutto, si tratta di oggetti che durano nel tempo e dobbiamo attrezzare ogni anno solo una piccola parte dei ragazzi. Assai più complessa è la situazione per la carta braille essendo un materiale di consumo, pesante e voluminoso. Per il braille serve carta spessa e di elevata qualità, altrimenti i punti si schiacciano e in breve tempo i testi non si leggono più. Noi la acquistiamo in Togo ma lì non ci sono cartiere e tutto il materiale è importato e ci costa assai più che in Italia. Spedirla noi, in ogni caso, costerebbe ancora di più. Mediamente, come si vede, il consumo annuale è stato di circa 100 fogli a testa nel 2020; un numero decisamente basso, dovuto anche alla pandemia, già quasi superato nel primo semestre del 2021. Assai di più consuma la nostra stamperia braille di Lomé che fornisce di libri oltre 80 studenti. Nel 2020 ci ha aiutato l'Unione Ciechi nazionale, che ringraziamo ancora. Ma anche nel 2021 ce la faremo! Tabelle sul consumo della carta Centri destinatari e numero di Alunni o studenti assistiti Istituto dei ciechi di Kara 77 Istituto dei ciechi IFRAM di Sokodé 64 Studenti di Dapaong 55 Istituto dei ciechi St. Augustin di Kégue- Lomé 64 Istituto dei ciechi islamico di Sokodé 44 Centro CESA di Lomé 22 Totale per i centri 326 Stamperia braille PINV e supporto universitari 83 Totale complessivo 409 Anno 2020 Centri destinatari, Numero di fogli forniti (pacchi da 100) e Somma spesa in Euro Istituto dei ciechi di Kara 75 759 Istituto dei ciechi IFRAM di Sokodé 59 600 Studenti di Dapaong 48 490 Istituto dei ciechi St. Augustin di Kégue- Lomé 36 370 Istituto dei ciechi islamico di Sokodé 41 421 Centro CESA di Lomé 53 544 Totale per i centri 312 3.184 Stamperia braille PINV e supporto universitari 441 3.924 Totale complessivo 753 7.108 Anno 2021 primo semestre Centri destinatari, Numero di fogli forniti (pacchi da 100) e Somma spesa in Euro Istituto dei ciechi di Kara 107 1.087 Istituto dei ciechi IFRAM di Sokodé 61 623 Studenti di Dapaong 38 392 Istituto dei ciechi St. Augustin di Kégue- Lomé 33 341 Istituto dei ciechi islamico di Sokodé 34 353 Centro CESA di Lomé 30 310 Totale per i centri 303 3.106 Stamperia braille PINV e supporto universitari 196 1.987 Totale complessivo 499 5.093 Articolo numero 3 Se serve aiuto per i ragazzi ciechi, non ci tiriamo mai indietro. Forniamo materiale anche al Centro Islamico per i ciechi di Sokodé, nel Togo centrale In Togo convivono, nel rispetto reciproco, molte diverse confessioni religiose, e questo è indubbiamente un fatto molto positivo. Ricordiamo che a poche centinaia di chilometri c'è un paese come il Burkina Faso dove le tensioni sono sempre molto alte. Nel nostro piccolo, anche noi cerchiamo di favorire questo clima positivo e aiutiamo tutti i ragazzi ciechi che chiedono aiuto, indipendentemente dalla loro religione, e recentemente abbiamo attivato una collaborazione esplicita anche con il centro per ciechi islamico CIEFA, (Centro Islamico per l’Educazione e la Formazione dei Ciechi) che accoglie attualmente quasi 40 alunni, dalla primaria all'università. È una struttura che vive grazie alle donazioni che arrivano dai togolesi musulmani emigrati, soprattutto in Europa, ma le entrate sono assorbite quasi interamente dalle spese per la sopravvivenza di base: cibo e salari del personale, prima di tutto. È poverissima in particolare la loro dotazione didattica, assai più critica della altre scuole simili del Togo, ed è su questo punto che in questi anni siamo intervenuti, portando strumenti di vario tipo che abbiamo introdotto in Togo e facendo partecipare anche i loro insegnanti agli incontri di formazioni del 2019 che purtroppo, causa Covid, non si sono potuti ripetere quest'anno. A tutti diamo la carta braille necessaria e abbiamo preso in carico, con un supporto economico, quattro studenti universitari, usciti da questa scuola, che ora studiano a Lomé. Didascalia della foto: un gruppo di ragazzine cieche della scuola islamica di Sokodé in un momento di accoglienza Articolo numero 4 Un nuovo scanner per la stamperia braille Grazie al nuovo strumento che abbiamo appena inviato è ora molto più semplice e veloce produrre i testi di studio in formato digitale accessibile per gli studenti ciechi e ipovedenti È finalmente arrivato in Togo il modernissimo scanner Czur che avevamo acquistato l'anno scorso ma che, con il blocco dei viaggi aerei causa covid, siamo riusciti a portare a destinazione solo adesso. Nato proprio per scansionare interi libri, è un apparecchio molto veloce perché non c'è il piano di vetro e il carrello luminoso che si sposta, come negli scanner tradizionali, ma una macchina fotografica ad alta risoluzione che cattura due pagine aperte affiancate in pochissimi secondi. Il software corregge gli inevitabili errori dovuti alla curvatura delle pagine e trasforma il testo stampato in formato digitale, PDF, DOC o TXT. L'operatore deve girare le pagine e premere un pulsante a pedale e si riesce a trasformare in digitale un libro di 300 pagine in una decina di minuti, più il tempo necessario per la revisione e la correzione degli errori. L'apparecchio è stato installato nel nostro centro PINV, Projet d'Intégration des Non-Voyant di Lomé, dove vengono prodotti i testi di studio per decine di studenti universitari ciechi; i nostri operatori, Dodzi e Celestin, hanno velocemente imparato ad usarlo e stanno sperimentando i vantaggi del nuovo sistema. Dal file digitale si può ricavare velocemente una stampa braille ma anche produrre in automatico un file audio con la sintesi vocale che poi lo studente può ascoltare grazie a un comune registratore o lettore MP3. Gli audiolibri così prodotti sono facilmente duplicabili e archiviabili: abbiamo già una biblioteca con varie centinaia di titoli che adesso, grazie al nuovo scanner, potrà crescere rapidamente. Didascalia della foto: DOKPO Dodzi, uno dei nostri operatori, mentre trasforma un testo di studio stampato su carta in formato accessibile ai non vedenti con il nuovo scanner Articolo numero 5 Arrivate le casse spedite via mare C'è voluto un viaggio durato più di un mese e un altro mese in attesa al porto di Lomé per intoppi burocratici, ma alla fine il materiale è arrivato. Adesso abbiamo tavolette braille e punteruoli in quantità, bastoni bianchi in abbondanza, le nostre mitiche cassettine braille con i chiodini, apprezzatissime in tutte le scuole per ciechi, tanti materiali didattici e strumenti per gli ipovedenti (lenti e ingranditori vari). È arrivato in questo modo anche il nuovo e velocissimo scanner Czur di cui parliamo qui sopra. Articolo numero 6 Tre fratelli ciechi e tante difficoltà, ma anche tanta voglia di fare. Norbert, il più piccolo, amava tanto studiare e adesso è maestro nella scuola per ciechi di Kara Ho incontrato Norbert per la prima volta quindici anni fa, nel 2006, a Togoville, con Stefania Pedersini; ricordo benissimo quel momento, anche grazie alla foto che pubblico qui sotto. Si sono presentati all'incontro tre fratelli, tutti ciechi; Norbert, di circa 16 anni, era il più piccolo. Hanno parlato quasi sempre i due più grandi, Matthieu e Casimire, per chiederci un aiuto per aprire un'attività lavorativa perché a loro studiare non piaceva proprio. Norbert parlava poco, come ho detto, ma ogni tanto si faceva sentire per ribadire, a scanso di equivoci, che quello che dicevano i fratelli non lo riguardava per nulla; a lui studiare piaceva, e non aveva nessuna intenzione di smettere! Negli anni successivi abbiamo fatto partire per i fratelli alcune attività, tra cui una rivendita di petrolio per illuminazione che funziona ancora e dà un po' da vivere ai due più grandi. Grazie al supporto della nostra associazione Norbert ha continuato a studiare, si è diplomato nel 2010, ha frequentato qualche anno l'università poi nel 2013 ha vinto un concorso ed è stato assunto come insegnante dallo stato. Adesso vive soddisfatto del suo lavoro, si è sposato e ha tre bambini, nessuno con problemi di vista. FF Nelle due foto: A sinistra Norbert con i fratelli a Togoville nel 2006 (lui è quello in centro). A destra insegnante a Kara (2018). Articolo numero 7 A volte la sfortuna non ha proprio limiti Cristophe, giovane non vedente laureato da pochi mesi, perde un occhio per un incidente in casa. È intervenuta la nostra associazione perché in Togo, se non si paga, non si ha nessuna cura. SEBOUNOU Kossi Christophe è un ex studente non vedente sostenuto fino al dicembre 2020 dal PINV, Progetto di Integrazione dei Non Vedenti gestito dal Gruppo San Francesco. Ha studiato diritto pubblico all'Università di Lomé e ha conseguito da poco la laurea; attualmente stava cercando uno stage nel suo settore. Il 24 aprile scorso mentre svolgeva le faccende domestiche nella sua camera da letto, ha urtato violentemente lo schienale della sua sedia provocandosi un'abbondante e dolorosa emorragia all'occhio sinistro. Con l'aiuto di un parente si è recato in clinica e, dopo i primi soccorsi, il medico ha detto che il bulbo oculare aveva una crepa ed era inevitabile la sua asportazione. Cristophe ha dovuto cercare i soldi per pagare l'intervento e si è rivolto al nostro centro di supporto per gli studenti ciechi che l'aveva preso in carico fino all'anno scorso. Io, come responsabile coordinatore, ho contattato il presidente del Gruppo San Francesco che mi ha subito autorizzato a intervenire; come al solito, di fronte a gravi esigenze sanitarie, questa associazione non si tira mai indietro. L'operazione è stata dolorosa, con varie complicazioni che alla fine si sono abbastanza risolte. Attualmente Cristophe è in convalescenza e si attende la piena guarigione per applicare una protesi oculare al posto del bulbo rimosso. È stato per lui un periodo traumatico sotto tanti punti di vista, fisico, psicologico e anche finanziario, ma in tanti gli sono rimasti vicini e speriamo si possa riprendere totalmente il prima possibile. Siamo davvero contenti che il nostro progetto, grazie al supporto del Gruppo San Francesco d'Assisi, riesca a intervenire anche in queste dolorose situazioni e ringraziamo di cuore coloro che rendono possibile tutto questo. Moïse TCHAPO - rappresentante in Togo del Gruppo San Francesco d'Assisi Nella foto, una recente immagine di Cristophe Articolo numero 8 Lavori finiti! L'edificio per le operazioni di cataratta è una realtà e appena arrivano le attrezzature chirurgiche entrerà pienamente in funzione. Rischiamo di essere noiosi con questi resoconti sui lavori al centro oculistico di Bassar, ma vi assicuriamo che non è facile, in Togo e neppure in Italia, vedere lavori che procedono con tale speditezza. La costruzione è iniziata a gennaio ed già finita. Quando la gente ci tiene, le cose si fanno. Presto e bene! Nella foto, immagine del nuovo edificio. Articolo numero 9 L'assemblea dei soci ha eletto il nuovo consiglio dell'associazione Sabato 26 giugno 2021 si è tenuta a Barbarano l’assemblea annuale della nostra associazione. È stato discusso e approvato il bilancio del 2020, assieme al rendiconto del PINV, il Projet d'Intégration des Non Voyants che gestisce tutte le nostre attività di solidarietà in Togo. Nonostante gli interventi siano parecchio aumentati, siamo riusciti a far fronte agli impegni, anche se grazie ad alcune entrate straordinarie, come la doppia erogazione del 5x1000 registrate nel 2020 che non avremo l'anno prossimo. Ma siamo sempre ottimisti! Era previsto anche il rinnovo delle cariche sociali. Sono stati eletti nel consiglio dell’associazione i soci: Bogoni Maria Giovanna, Fogarolo Flavio (confermato anche come presidente), Loro Alessia, Malaman Marco, Michelazzo Aurora, Pozza Angelica, Pozza Mauro, Vigolo Luigina e Zeffiro Antonio. Come aiutarci: Potete inviare le vostre donazioni: - Presso gli uffici postali con bollettino di C.C.P. n. 18 88 33 55 intestato a “Gruppo S. Francesco d’Assisi onlus” - Con bonifico bancario:IBAN IT07 U076 0111 8000 0001 8883 355 Bancoposta Agenzia di Vicenza - On line con PayPal seguendo il link diretto nell'home page del nostro sito: www.grupposanfrancesco.org 5 per 1000 Sostieni con il 5 per mille l'istruzione dei bambini e ragazzi ciechi in Togo Codice Fiscale: 9 5 0 4 7 8 6 0 2 4 2