Per i ciechi del Togo Kekeli Neva Bollettino del Gruppo San Francesco d'Assisi di Barbarano Mossano www.grupposanfrancesco.org Dicembre 2020 Da trent'anni sosteniamo i ragazzi ciechi del Togo Aiutiamo sei scuole per non vedenti, dal sud all'estremo nord del paese, e facciamo studiare, con borse di studio e servizi di supporto, circa quaranta studenti ciechi delle superiori e trenta dell'università. Assieme all'associazione locale FONTES Togo sviluppiamo progetti sanitari per la prevenzione della cecità. Sommario 1 Anche in Togo scuole chiuse per mesi, ma ora finalmente si riparte di Flavio Fogarolo 2 Finalmente si torna in classe! 3 Nella scuola del suo villaggio poteva solo ascoltare 4 Carta braille per tutti! 5 Festa grande a Bassar: il centro oculistico è finalmente una realtà! 6 Chi ci ha aiutato 7 C'è già voglia di andare oltre! Un piccolo progetto di ampliamento per la sala operatoria. 8 Troppi studenti ciechi delle superiori lasciano la scuola perché non hanno da mangiare 9 Stava diventando cieco: operato, ha ripreso a vedere 10 Buon Natale anche da Padre Fabio Gilli Articolo numero 1 Vediamo i ricordi postivi di 2020 pure per noi decisamente complicato Anche in Togo scuole chiuse per mesi, ma ora finalmente si riparte Pur tra tanti problemi, l'anno che sta terminando ci lascia fortunatamente anche qualche ricordo positivo, e partiamo da lì! È entrato in funzione il nuovo ambulatorio oculistico su cui l'associazione togolese Fontes, con cui collaboriamo strettamente, ha concentrato i propri sforzi. In un'ampia zona del Togo centrale, povera in tutti i sensi ma soprattutto dal punto di vista sanitario, in cui le malattie agli occhi hanno un'incidenza elevatissima ma non opera neppure un oculista, ora c'è un servizio sanitario più che decoroso, ben attrezzato e in grado di dare risposte a tutti, anche a chi non può permettersi il costo della visita, degli occhiali o di eventuali operazioni. Di questo siamo contenti e, se permettete, anche orgogliosi. Per quel che riguarda le scuole per i ciechi è stato effettivamente un anno difficile perché a causa del Covid sono state chiuse tutte per mesi. Ora finalmente si riparte, tra problemi vecchi e nuovi. Abbiamo deciso di intervenire sulla questione degli allievi più grandi delle superiori perché ci arrivano troppe segnalazioni di ragazzi in grave difficoltà economica. Fino ad oggi li abbiamo aiutati attraverso l'istituto dei ciechi di provenienza, con un piccolo contributo uguale per tutti, ma con quei soldi i più poveri non riuscivano neppure a mangiare. Abbiamo quindi rivisto la nostra organizzazione per aiutare in modo specifico quelli che hanno più bisogno. Non è mai facile fare scelte del genere in un paese lontano, dove sembra che tutti siano ugualmente bisognosi, ma se non lo si fa sono sempre i più poveri ad essere penalizzati. Con l'inizio di questo anno scolastico, circa 40 ragazzi ciechi delle superiori riceveranno così un aiuto regolare in denaro, a patto di continuare a studiare ovviamente. È lo stesso trattamento che da anni garantiamo agli studenti universitari, circa 30 quest'anno, che nel tempo sta dando ottimi risultati. Sarà impegnativo, ma contiamo di farcela. Continueremo ad aiutare, con supporti mirati, anche le scuole che ospitano i piccoli della primaria, in particolare quelle più in difficoltà, fornendo aiuti in denaro, materiali e strumenti didattici. Ci lasciamo alle spalle un anno complicato, ma c'è tanta voglia di ripartire e con il vostro aiuto ce la faremo. Grazie di cuore e Buon Natale! Flavio Fogarolo Articolo numero 2 Le scuole per ciechi sono state chiuse per sette mesi causa Covid, ma gli esami finali hanno dato comunque ottimi risultati Finalmente si torna in classe! Gli insegnanti sono piuttosto preoccupati per gli effetti di questa lunghissima sospensione delle lezioni, che in Togo non ha avuto neppure un qualcosa che assomigliasse alla nostra didattica a distanza. «Alcuni hanno dimenticato quasi tutto» dicono sconsolati, ma si sono già messi al lavoro. In questi mesi gli unici che sono tornati a scuola, da giugno in poi, sono stati quelli delle classi terminali, che hanno sostenuto gli esami dei vari gradi di scuola. Da questo punto di vista gli esiti dei ragazzi non vedenti sono stati al di sopra di ogni più rosea aspettativa: 100% di promossi sia all'esame conclusivo della primaria che ai due intermedi della secondaria. Non c'era nulla di scontato: in Togo tutti gli esami sono molto selettivi e il numero dei respinti è sempre molto alto, purtroppo. E nessuna agevolazione è prevista per i ragazzi ciechi. L'esame più impegnativo era però quello del BAC, analogo al nostro esame di maturità solo che in Togo la percentuale dei promossi è mediamente di circa il 30%. In tutto, quest'anno, gli studenti ciechi che hanno sostenuto l'esame e che noi aiutiamo, direttamente o attraverso il loro istituto di rifermento, erano 18 e ben 15 di loro l'hanno superato. Una percentuale di successi, come si vede, ben più alta di quella generale! Adesso ovviamente ci chiederanno di andare all'università e speriamo di poterli accogliere tutti nel nostro progetto e dare anche a loro, con una borsa di studio, questa possibilità. Se la sono meritata e, come facciamo da tanti anni, faremo di tutto per non lasciar fuori nessuno. Didascalia delle foto: Primi giorni di scuola anche in Togo, anche lì sempre con la mascherina. Siamo a Sokodé, istituto dei ciechi Ifram Articolo numero 3 Nella scuola del suo villaggio poteva solo ascoltare M’Yakou Honoré, cieco totale, è entrato da poco per la prima volta all'istituto dei ciechi Ifram di Sokodé. Ha nove anni e ha già frequentato tre classi al suo villaggio, ma nessuno sapeva come insegnargli a leggere e a scrivere e così ha potuto solo ascoltare quello che diceva la maestra. Ma in questo modo ha iniziato a parlare in francese che, per i bambini togolesi che a casa parlano una lingua completamente diversa, non è certo uno scherzo. Con questa premesse, imparerà in fretta anche il braille! Nella foto: il piccolo Honoré svolge degli esercizi per affinare tatto e udito. Le bottigliette fanno parte di un gioco sonoro che abbiano portato in Togo l'anno scorso: i bambini devono trovare le due che producono lo stesso suono. È appena arrivato e non ha ancora la divisa scolastica, che in Togo indossano tutti, ma arriverà presto anche per lui. Articolo numero 4 Carta braille per tutti! Grazie anche al generoso contributo ricevuto in aprile dall'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, siamo riusciti a fornire di carta braille allievi e studenti ciechi di tutto il Togo. È un problema molto sentito perché hanno bisogno di carta assai più spessa di quella usata abitualmente per scrivere con la penna, e molto più costosa, anche perché in Togo non ci sono cartiere ed è tutta importata. Quasi tutti i centri hanno anche una buona stampante braille e potrebbero produrre facilmente i testi necessari, ma è proprio la carta che manca. Nella foto: gli operatori del nostro progetto, Célestin e Dodzi, con i pacchi di carta braille pronti per la spedizione in tutto il Togo. Articolo numero 5 Il 28 settembre è entrato in funzione il nuovo ambulatorio Festa grande a Bassar: il centro oculistico è finalmente una realtà! È stata veramente una grande soddisfazione! La nostra associazione partner Sotes, Solidaire Terre d'Espérance, ha lavorato tantissimo per completare questo progetto e alla fine, quando sembrava tutto concluso, si è messo anche il Covid che ha bloccato l'acquisto delle strumentazioni mediche costringendo a cercare altri fornitori. Se pensiamo che tutto è cominciato poco più di un anno fa, e che siamo partiti avendo neppure metà dei soldi necessari, si può essere davvero soddisfatti. È importante ricordare da dove nasce questa iniziativa: i nostri amici togolesi da alcuni anni organizzavano delle campagne di viste oculistiche in questa zona del Togo centrale, lontana da tutti i servizi sanitari esistenti. Prendevano a noleggio gli strumenti e una stanza, allestivano ambulatori provvisori, a volte visitavano anche sotto agli alberi, e hanno visto negli anni migliaia di persone con problemi agli occhi di tutti i tipi. A volte bastavano degli occhiali o delle medicine, ma spesso servivano interventi più seri e sono alcune centinaia quelli che hanno ripreso a vedere dopo l'intervento alla cataratta. Da tempo sognavano una sede stabile, che funzionasse tutto l'anno, non solo nei pochi giorni della campagna oculistica, ed ora è finalmente una realtà. Un tecnico sanitario e una segretaria infermiera sono sempre a disposizione, mentre ogni 2-3 settimane arriva il medico oculista dall'ospedale di Kara. Ci sono anche una farmacia e un laboratorio per la preparazione degli occhiali. Nelle foto: La sala d'aspetto all'esterno dove si spiega anche ai pazienti come avverrà la visita oculistica. La prova di acuità visiva. La farmacia. Visitano il nuovo centro le autorità di Bassar: sindaco e prefetto. Articolo numero 6 Chi ci ha aiutato La nostra piccola associazione non avrebbe mai potuto sostenere da sola un progetto così impegnativo. Ringraziamo, assieme agli amici dell'associazione SOTES Togo: La famiglia Ceola di Malo che ha avviato i lavori con una importante donazione in memoria di due congiunti; La Caritas Antoniana di Padova grazie alla quale è stato poi possibile completare l'edificio; L'Agenzia Italiana per la prevenzione della cecità - IAPB di Roma che ha fornito le attrezzature oculistiche; Il Movimento Apostolico Ciechi di Roma che ha finanziato l'acquisto dei mobili e della prima scorta di medicine e pagato le spese del personale del primo anno di attività.. Nella foto: a targa apposta all'ingresso dell'ambulatorio. Articolo numero 7 C'è già voglia di andare oltre! Un piccolo progetto di ampliamento per la sala operatoria. Già dopo poche settimane dall'inizio delle visite oculistiche la lista dei pazienti da operare, cataratte ma non solo, contava già oltre 50 persone, segno che i bisogni qui sono davvero tanti. Si è cominciato così a ragionare su come poter attrezzarsi in loco, evitando a tutti una complicata e costosa trasferta al lontano ospedale. Serve un piccolo edificio aggiuntivo di 50 mq circa, con impianto elettrogeno di sicurezza: per adesso è solo un disegno (a sinistra nella foto), ma siamo fiduciosi che diventi presto realtà. Articolo numero 8 Un nuovo fronte di impegno: ragazzi e ragazze più grandi che vivono fuori degli istituti e, se le famiglie sono povere, non hanno nessun aiuto Troppi studenti ciechi delle superiori lasciano la scuola perché non hanno da mangiare Sono decine in Togo i ragazzi ciechi che frequentano le scuole secondarie. Dopo aver frequentato la primaria nei vari istituti per ciechi del paese (ce ne sono ben otto in Togo) si iscrivono a una scuola esterna e iniziano questo difficile percorso sperando di ottenere un titolo di studio. Molti provengono da villaggi lontani e devono prendere in affitto una camera e arrangiarsi con il cibo. La maggior parte di loro sono sostenuti dalla famiglia di origine, e noi forniamo solo assistenza agli studi e i materiali che servono, per altri basta un aiuto per pagare la retta della scuola. Ci sono stati però segnalati ragazzi in forte difficoltà: genitori molti poveri, a volte scomparsi, che restano senza mangiare per giorni o dormono in alloggi indecenti, anche se continuano ad andare a scuola ogni giorno con la loro divisa sempre in ordine. Così abbiamo deciso di intervenire. Per fortuna oggi abbiamo una struttura efficiente, con operatori fidati, che ci consente di individuare le situazioni più problematiche e intervenire su quelle. A circa 40 studenti e studentesse di varie età, pari a circa il 30% del totale, daremo una piccola pensione di circa 20 euro al mese, e con quella almeno non si patisce più la fame. Nella foto: il gruppo di studenti ciechi di Dapaong, all'estremo nord del Togo, che da quest'anno abbiamo cominciato ad aiutare. A tutti paghiamo la retta della scuola e forniamo carta braille e altri strumenti per lo studio, a sette di loro più bisognosi diamo anche un piccolo sussidio in denaro per vivere. Articolo numero 9 Stava diventando cieco: operato, ha ripreso a vedere È arrivato al nuovo ambulatori oculistico proprio il giorno dell'inaugurazione, il 28 settembre, con mamma e papà. Si chiama Gnintaa, ha tre anni e per una cateratta congenita era ormai quasi completamente cieco. Preso in carico dal progetto, è stato operato il 22 ottobre e ora ci vede. Nella foto: Gnintaa è tornato all'ambulatorio per un controllo, ma anche per ringraziare. Articolo numero 10 Buon Natale anche da Padre Fabio Gilli Gli siamo sempre vicini, nonostante il Covid Da tanti anni chiudiamo il numero natalizio del nostro notiziario con gli auguri e le riflessioni di Padre Fabio, il missionario comboniano non vedente che è stato la fonte del nostro impegno per i ciechi del Togo. Prima le scriveva lui, con la sua vecchia macchina da scrivere, e ce le mandava dall'Africa. Negli ultimi anni registravamo la sua voce e poi trascrivevamo i suoi pensieri. Quest'anno non riusciamo a fare neppure questo perché in questi giorni la casa di riposo dei comboniani dove è ospitato è in piena emergenza Covid, con diversi confratelli contagiati, e tutti in super isolamento. E allora abbiamo pensato di riproporvi le parole che amava ripetere in ogni occasione, ma soprattutto nei momenti di difficoltà come questo. Diceva: Durante tutta la giornata io mi dico: «Fabio, c'è uno che ti guarda.» E io lo sento in fondo a me. È Dio che mi dice: ti amo Fabio, sono contento di te, non ti giudico e non ti condanno, scuso tutto, perdono tutto, dimentico tutto, non tengo conto di niente. Questo è salutare per me e mi fa rinascere. Ed è quello che auguro di cuore a tutti voi: di fare questo passaggio, dalla sofferenza e dalla tristezza alla gioia e alla pace. Buon Natale! Auguri di Natale Prestami la tua luce. Tutto impallidisce. Lo spirito trema. Cade l'ultima stella e morendo mi chiama lontano dal dolce martirio del mondo. Prestami la tua luce. Io devo andare. Urbana Carezzoli. Da "Il mio canto" 1990 Buon Natale dal Gruppo San Francesco d’Assisi Come aiutarci: Potete inviare le vostre donazioni: - Presso gli uffici postali con bollettino di C.C.P. n. 18 88 33 55 intestato a “Gruppo S. Francesco d’Assisi onlus” - Con bonifico bancario:IBAN IT07 U076 0111 8000 0001 8883 355 Bancoposta Agenzia di Vicenza - On line con PayPal seguendo il link diretto nell'home page del nostro sito: www.grupposanfrancesco.org 5 per 1000 Sostieni con il 5 per mille l'istruzione dei bambini e ragazzi ciechi in Togo Codice Fiscale: 9 5 0 4 7 8 6 0 2 4 2