Amici di Togoville Kekeli Neva Bollettino del Gruppo San Francesco d'Assisi di Barbarano Vicentino www.grupposanfrancesco.org Settembre 2013 Sommario 1 Questi splendidi ragazzi ciechi - di Flavio Fogarolo 2 Nasce il “Progetto d’integrazione dei non vedenti” del Togo 3 In dieci anni è triplicato il nostro impegno per far studiare all’università i ragazzi ciechi che escono da Kekeli Neva 4 Importante accordo con l’università 5 Dieci giorni densi di incontri 6 L’incontro con Padre Fabio e la toccante testimonianza di Moïse, ora suo braccio destro, guarito dalla cecità anche con il nostro aiuto 7 Rinnovate le cariche sociali della nostra associazione Abbiamo adottato in Africa una scuola per bambini ciechi. Ci prendiamo cura dell’Istituto dei ciechi Kekeli Neva di Togoville, in Togo, e dei cento studenti, piccoli e grandi, che ospita e assiste. Kekeli Neva in lingua ewè significa Venga la Luce. A Togoville la Luce viene grazie al vostro aiuto. Articolo numero 1 Un resoconto dell’ultimo viaggio in Togo, con la conferma del grande impegno dei nostri studenti ciechi, veri protagonisti della propria emancipazione. Nel ricordo di Urbana che ha sempre creduto in loro. Questi splendidi ragazzi ciechi Questo numero estivo di Amici di Togoville è dedicato in gran parte alla visita che ho compiuto in Togo a fine aprile per incontrare i beneficiari dei nostri progetti e le persone che, a vario titolo, collaborano con noi. È la quinta volta che ci vado e ho avuto l’ennesima conferma di quanto sia necessario vedere di persona, parlare e ascoltare per poter gestire in modo efficace gli aiuti che voi generosamente ci mandate. Ma l’aspetto più importante di questi viaggi è sempre l’incontro con i bambini e i ragazzi ciechi, veri e unici destinatari del nostro impegno: seri, impegnati, sempre contenti, con una enorme voglia di vivere e di fare. In una parola: splendidi! Hanno ben compreso, anche i piccoli, l’importanza dell’opportunità che viene loro data per compensare con l’istruzione i limiti della loro pesante disabilità. Il Togo non ha, come da noi, tutele per i ciechi, né pensioni di invalidità o cose del genere; è d’altra parte un paese molto competitivo che dà enorme importanza ai titoli di studio, gestiti da una scuola severa e selettiva: solo il 3% degli alunni della primaria arriva alla fine delle superiori e di questi appena il 30% supera l’esame conclusivo. In un contesto sociale di questo tipo, la possibilità di studiare fino ai più alti livelli può diventare per un cieco una garanzia per il futuro, per certi versi anche più efficace della pensione perché non dà nulla in automatico ma si basa sempre sullo sforzo e l’impegno personale. Questa era la strategia di emancipazione alla quale credeva Urbana Carezzoli e che il Gruppo San Francesco d’Assisi, da lei fondato, persegue da oltre vent’anni aiutando i ciechi a studiare e sostenendo le tante iniziative di Padre Fabio Gilli. Andare in Togo oggi, e incontrare i tanti ragazzi che con il nostro aiuto ce l’hanno fatta, è sempre una bella soddisfazione, come raccogliere i frutti di un albero rigoglioso. A tutti loro ho sempre chiesto di ricordare sempre Urbana, che quell’albero ha sostenuto quando era un’esile pianticella. Flavio Fogarolo Articolo numero 2 Nasce il “Progetto d’integrazione dei non vedenti” del Togo Per superare alcune criticità, abbiamo riorganizzato i servizi a favore degli studenti ciechi più grandi Da alcuni mesi ci venivano segnalati problemi e malumori, di vario tipo, da parte dei ragazzi ciechi che seguiamo. Qualcosa non funzionava come doveva, questa era l’impressione, e la visita in Togo di Aprile aveva anche lo scopo di capire cosa ci fosse di vero in tutto questo e riorganizzare il servizio, se necessario. Il viaggio ha evidenziato diverse criticità ma anche risorse potenti, veri punti di forza, dalla grande volontà dei nostri ragazzi alla professionalità e correttezza di diversi collaboratori. Anno dopo anno abbiamo risposto alle esigenze dei ragazzi più grandi, ex allievi di Togoville, che vogliono continuare gli studi, e ne hanno le capacità, mettendo in piedi un sistema complesso, diviso su due sedi: Togoville per le scuole superiori, Lomè per l’università, affidato in parte ad un’associazione locale, ACATO, in parte alla direzione dell’istituto. I ragazzi lamentavano la mancanza di una figura di riferimento, e di fatto si sentivano piuttosto abbandonati. La nuova struttura, molto semplice e leggera, si chiama Projet d’Integration des non-voyants (Progetto d’integrazione dei non vedenti) e ha il compito di gestire tutte le iniziative di supporto allo studio per i ragazzi che sono usciti da Kekeli Neva, sia a Togoville che nella capitale Lomè. Punterà molto sulla collegialità e la condivisione, e fin da subito sono stati eletti dei rappresentanti sia tra gli studenti che tra gli insegnanti di sostegno nonché, per i più giovani di Togoville, tra i genitori. In questo modo si spera che in futuro i problemi vengano subito segnalati e affrontati. Coordinatore del progetto, e rappresentante del gruppo San Francesco in Togo, è stato nominato il segretario di P. Fabio Moïse Tchapo, che ci ha detto: «Utilizzeremo le esperienze degli anni precedenti per migliorare e ognuno di noi, beneficiario o operatore, del progetto, dovrà ritrovare la speranza e tornare al lavoro per il solo scopo di far meglio». Abbiamo anche assunto come segretario/contabile, un ex allievo di Kekeli Neva, di nome Céléstin, ipovedente e molto autonomo. La gestione concreta dei soldi è sempre un punto delicato, e abbiamo puntato su una persona seria e di fiducia. Perché, come ama dire Moïse: «Assieme, si vede meglio!» Articolo numero 3 In dieci anni è triplicato il nostro impegno per far studiare all’università i ragazzi ciechi che escono da Kekeli Neva Nel 2002 avevamo in carico tre studenti universitari ciechi, adesso sono venti. Allora pagavamo loro praticamente solo le tasse universitarie e il vitto, mentre oggi abbiamo un efficiente servizio di supporto, con personale specializzato, per fornire i materiali di studio in braille o audio. Questo progetto, tutto a carico del Gruppo S. Francesco d’Assisi, costa attualmente sui 20.000 euro l’anno, ed è aumentato circa tre volte rispetto ad una decina d’anni fa. Per la nostra piccola associazione è uno sforzo considerevole ma siamo davvero soddisfatti dei risultati, sia per il numero di laureati e occupati (una decina insegnano già nelle scuole statali) che per la motivazione allo studio che il loro esempio sostiene nei più giovani. Numero studenti 2002 3 2003 4 2004 4 2005 8 2006 11 2007 19 2008 22 2009 20 2010 21 2011 25 2012 20 Costo annuo 2002 6.200 2003 8.100 2004 6.650 2005 11.000 2006 13.000 2007 9.450 2008 10.430 2009 12.450 2010 21.412 2011 25.564 2012 21.597 Articolo numero 4 Sposteremo dentro il campus il nostro ufficio per gli studenti ciechi Importante accordo con l’università Durante la recente visita in Togo ho incontrato il prof. Komla Nubukpo, decano della facoltà di Lettere e Scienze Umane della grande università di Lomè, la capitale del Togo. Da tempo chiedevamo che il nostro centro per la trascrizione dei testi braille e il supporto agli studenti fosse ospitato dentro l’università in modo che fosse facilmente raggiungibile dai ciechi e che i nostri operatori potessero velocemente andare dove serve la loro presenza. Finora abbiamo dovuto affittare dei locali in un altro quartiere di Lomè, con grossi disagi. Il prof. Nubupko è parso molto sensibile e interessato alla questione, anche perché il 90% dei ciechi sono nella sua facoltà, e ha promesso di impegnarsi a risolvere il problema anche se non è facile perché questa università, con ben 60.000 studenti, ha enormi carenze di spazi per tutti. Ma dopo soli due giorni la stanza è stata individuata: è una costruzione nuova, da terminare, ma c’è la promessa ufficiale che a breve sarà finita e messa a disposizione degli studenti ciechi e dei loro insegnanti di sostegno. Si trova nella zona nuova del campus, di fronte a un’enorme aula da 1600 posti appena costruita. Ho sbirciato un po’ all’interno: la sala era quasi piena e fa veramente impressione una lezione con così tanti studenti! Articolo numero 5 Dieci giorni densi di incontri Questo viaggio è stato più complicato del solito e ha richiesto moltissimi colloqui per migliorare l’organizzazione dei nostri servizi, capire i problemi e cercare di individuare una soluzione Il programma iniziale del mio viaggio in Togo prevedeva 27 incontri con i ragazzi, gli insegnanti, gli operatori, i responsabili delle varie strutture con cui collaboriamo. Poi se ne sono aggiunti altri e alla fine ho contato più di 40 appuntamenti, di vario tipo; non male per un soggiorno di dieci giorni. È molto importante e utile ascoltare, parlare, capire i problemi e i diversi punti di vista, soprattutto quando viene segnalato da più parti che le cose non funzionano come dovrebbero. Ho documentato con delle fotografie solo gli incontri con i ragazzi ciechi, lasciando perdere quelli con gli adulti, più tecnici e formali. Nella foto in alto sono con i ragazzi e le ragazze (circa 25, tutti ciechi) che frequentano le scuole superiori a Togoville, sabato pomeriggio. Hanno organizzato l’incontro tutto da soli preparando sotto una tettoia un tavolo con la tovaglia bianca e sistemando a lato le panche. Sono tutti molto autonomi e maturi, anche perché vivono all’interno del villaggio e gestiscono da soli il proprio alloggio e l’alimentazione. Con molta serietà hanno illustrato i loro problemi: poca regolarità nei pagamenti della pensione mensile, carenza di cure mediche in caso di necessità, mancanza di un referente… Tutte cose che pensiamo di risolvere in modo soddisfacente con la nuova organizzazione. Con gli universitari (immagine in basso) mi sono incontrato due volte: all’inizio per ascoltare, alla fine per comunicare cosa e come sarebbe cambiato. È stato ribadito che il Gruppo S. Francesco continua a dare a tutti gli studenti ciechi ex allievi di Togoville, capaci e meritevoli, la possibilità di sostenere gli studi universitari fino ai massimi livelli, ma a loro chiediamo un reale impegno negli studi e ribadiamo che si tratta di un supporto a termine e non assoluto. La stessa possibilità che stanno avendo loro deve essere data anche in futuro ai loro compagni più piccoli e per questo bisogna gestire con cura le risorse. A Togoville, con i bambini della primaria dell’istituto Kekeli Neva, erano previsti vari incontri nelle singole classi e uno collettivo nella sala riunioni (foto in alto). A loro ho spiegato chi siamo, ho parlato di Urbana e dell’importanza che noi diamo all’istruzione come primo mezzo di emancipazione per i non vedenti. Il giorno dopo era vacanza per il 1° maggio e alcune bambine più piccole mi hanno chiesto un incontro personale, meno formale, per raccontarmi dei problemi, piccoli o grandi -ma per loro di sicuro molto grandi- che le angustiavano (foto in basso). Con grande serietà mi hanno raccontato alcune cose che non vanno e chiesto il mio intervento. È stato per me uno dei momenti più intensi di questo viaggio, da non dimenticare... F.F. Articolo numero 6 All’assemblea del Gruppo San Francesco d’Assisi quest’anno hanno partecipato anche i nostri ospiti attualmente in Italia. L’incontro con Padre Fabio e la toccante testimonianza di Moïse, ora suo braccio destro, guarito dalla cecità anche con il nostro aiuto Il 22 giugno 2013 si è tenuta a Barbarano l’assemblea annuale ordinaria della nostra associazione. Quest’anno abbiamo avuto il piacere di avere come ospiti Padre Fabio Gilli e il suo segretario e collaboratore Moïse Tchapo, entrambi in Italia per un periodo di cure. Padre Fabio ha ringraziato il Gruppo San Francesco per il prezioso aiuto che continua a fornire ai progetti che vengono sviluppati in Togo a favore dei non vedenti. Ha ricordato le tante iniziative che sono state attivate in questi anni e che hanno effettivamente cambiato la vita alle persone cieche di questa regione dell’Africa. Come esempio concreto, e vivente, dei risultati di questa attività ha proposto il caso di Moïse, qui presente, che era diventato cieco a seguito di un’infezione al nervo ottico e che è stato curato grazie anche al sostegno del Gruppo S. Francesco. Ha preso quindi la parola lo stesso Moïse che ha raccontato brevemente la sua storia: diventato cieco e paralizzato, in profonda disperazione, ha conosciuto Padre Fabio e la sua vita è cambiata. Ha ricordato l’incontro che ha avuto con Flavio e Stefania in Togo nel 2008, e l’aiuto che il nostro gruppo gli ha dato e che gli ha consentito di avere una diagnosi affidabile e di sostenere le prime cure, fino all’intervento chirurgico in Germania che l’ha completamente riabilitato. Moïse ha confermato la sua decisione di dedicare la sua vita per il bene dei suoi fratelli ciechi, a fianco di P. Fabio. Il presidente Fogarolo ha relazionato sul suo recente viaggio in Togo e ha illustrato il bilancio dell’associazione e la relazione sulle attività da svolgere. Pur tra tante difficoltà, i dati confermano la tenuta della nostra piccola associazione che anno dopo anno riesce a mantenere gli impegni presi e dare continuità ai progetti in Togo. Citiamo solo la conclusione della relazione: «Chiudiamo anche il 2012 con la soddisfazione di aver continuato a mantenere gli impegni presi. Nonostante le difficoltà, abbiamo la conferma che quello che facciamo in Togo sta effettivamente cambiando la vita a decine di ragazzi e ragazze privi della vista ma pieni di vita, di speranza e di volontà. Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci aiutano e continuano a starci vicino. Un pensiero a Urbana che ha saputo mettere in piedi tutto questo, con fiducia e determinazione. Il gruppo che lei ha fondato tredici anni dopo la sua scomparsa è ancora pienamente in attività: ne siamo orgogliosi, pensiamo ne sarà orgogliosa anche lei. Un grande grazie a Padre Fabio Gilli che celebra i 50 anni di sacerdozio. Non c'è modo migliore di festeggiarlo, ne siamo convinti, che garantire il nostro impegno per aiutarlo a mantenere in vita i grandi progetti che con passione è riuscito a realizzare in Togo per i fratelli ciechi.» Articolo numero 7 Rinnovate le cariche sociali della nostra associazione Quest’anno erano in scadenza tutte le nostre cariche per cui l’assemblea annuale era chiamata anche alle elezioni. Secondo il nostro statuto gli eletti rimangono in carica 3 anni. In base ai risultati delle votazioni, il consiglio direttivo per il triennio 2013 -16 sarà composto da Maria Giovanna Bogoni, Dalma De Marzi, Flavio Fogarolo, Aurora Michelazzo, Angelica Pozza, Mauro Pozza, Raffaello Staurengo, Luigina Vigolo e Antonio Zeffiro. Flavio Fogarolo è stato confermato presidente. Intestazione Gruppo San Francesco d'Assisi Associazione di solidarietà ONLUS Sede legale: via Salvi, 13 - 36021 Barbarano Vicentino (Vicenza) Tel. e fax 0444 / 638033 mail: info@grupposanfrancesco.org web: www.grupposanfrancesco.org C.C. Postale n. 18 88 33 55 intestato a "Gruppo S. Francesco d'Assisi ONLUS" Codice IBAN IT07 U076 0111 8000 0001 8883 355 Bancoposta Agenzia di Vicenza Coordinate bancarie: ABI 7601 CAB 11800 Conto 18 88 33 55 Codice Fiscale: 95047860242 Amici di Togoville Kekeli Neva - Settembre 2013 Pubblicazione registrata presso il tribunale di Vicenza 12/2002 Direttore responsabile: Alberto Carollo.