Amici di Togoville
Kekeli Neva
Bollettino del Gruppo San Francesco d'Assisi di Barbarano Vicentino
Luglio 2007
In copertina: immagine di studenti di Togoville che cantano.
La didascalia dice: "Cantiamo con gioia e riconoscenza perché ora per noi la cecità è un
problema, ma non più una tragedia"
Non vedo lora di ripartire 2
Adesso sono i ciechi che gestiscono i loro
servizi
2
Ricordate quei sette piccoli progetti? 3
Il micro-credito comincia a dare frutti:
aperte altre due rivendite di petrolio 4
Un dono stupendo dai ragazzi della scuola
media di Barbarano 5
Un prezioso aiuto anche dagli Istituti
Comprensivi di Longare e Noventa. 5
Un pane per amor di Dio dedicato a Kekeli
Neva 6
Cori nostri musica e solidarietà 6
Il Gruppo San Francesco dAssisi 7
La scuola per i ciechi di Togoville 7
Quello che abbiamo fatto nel 2006 7
Come si finanzia la nostra associazione 7
Gruppo San Francesco d'Assisi 7
Raggiungiamo anche quest'anno, con queste pagine, i nostri amici e sostenitori per raccontare quello che il Gruppo San Francesco ha fatto, grazie al loro aiuto, per i ragazzi ciechi del Togo.
Anche questa volta la notizia più importante è che siamo riusciti a raccogliere e consegnare la somma su cui ci siamo impegnati e che rappresenta, lo sappiamo bene, la risorsa fondamentale per Kekeli Neva. Non è una novità perché, per fortuna, ce la facciamo ogni anno, ma è importante non dimenticare che questo non è semplice né facile, soprattutto quando le difficoltà economiche si fanno sentire in molte famiglie. A tutti un grande grazie!
La costanza è la caratteristica principale di questo nostro progetto, e guai se viene meno. Abbiamo puntato sull'istruzione per sollevare le sorti, davvero misere, dei ciechi di quella regione africana. La scuola, come diceva Urbana, è la sola strada che porta all'emancipazione, non ci sono scorciatoie.
Ma, pur presi prima di tutto dalla necessità di mantenere in vita quello che già esiste e funziona, abbiamo proposto l'anno scorso qualche piccolo progetto per risolvere alcuni problemi particolarmente sentiti. È con grande soddisfazione che vi raccontiamo in queste pagine come tutte le cose cha avevamo previsto, e per le quali avevamo chiesto l'anno scorso il vostro aiuto, sono state realizzate.
Unaltra bella novità di questanno è laccresciuta collaborazione con le scuole della zona che ci ha consentito di incontrare parecchie classi per parlare di ciechi, Africa e solidarietà. Abbiamo ricevuto da loro anche aiuti concreti, molto graditi, ma soprattutto ci è rimasto nel cuore il ricordo di tanti occhi attenti e curiosi. Questi ragazzi hanno capito che la cecità è certamente un problema ma non deve mai, per nessuno, diventare una tragedia.
È questo il nostro impegno.
Flavio Fogarolo
Da Padre Fabio Gilli, il missionario cieco che ha fondato Kekeli Neva, una lettera per amici e sostenitori
Cari amici,
Vi raggiungo con questa mia per augurarvi buone vacanze ed una buona estate, sempre con la promessa di accompagnarvi con la mia preghiera.
Io mi sto rimettendo adagio adagio ed ho fissato il mio ritorno in Togo verso la metà del mese di settembre prossimo. Sarò accompagnato. Non vedo l'ora di ripartire, ma mi dicono tutti di riprendermi bene, ed è quello che sto facendo.
Vi ringrazio ancora una volta per tutto quello che avete fatto e che continuate a fare per la missione che il Signore mi ha affidato, che è quella della formazione dei giovani seminaristi comboniani, così come l'opera a favore dei non vedenti. Come sapete il Centro S. Lucia è stato terminato lo scorso agosto e prossimamente avremo l'inaugurazione di questo Centro.
Continuiamo insieme e concordi per superare con minor difficoltà le prove che incontriamo nel lavoro per la missione. Tanto è stato fatto per i non vedenti. Pensare che la cecità, oltre che essere un male per colui che la porta, in Togo è anche una maledizione divina che cade sul cieco e tramite lui sulla sua famiglia. Il povero malcapitato non è ben visto dai suoi familiari, e non viene accettato. Basta osservare come è trattato, trascurato sotto tutti i punti di vista. Ora la situazione è un pochino cambiata. Le testimonianze e le lettere dei non vedenti dimostrano soddisfazione, gioia, sono amati ed apprezzati dalla gente perché li vede eccellere a scuola. Molti di loro hanno superato gli esami di maturità e poi continuano gli studi all'università. Tra di loro alcuni hanno vinto un concorso ottenendo dal governo un impiego, mentre altri, che sono meno dotati, si mettono nel commercio e vendono petrolio, fabbricano borse, impagliano sedie, sgabelli, stuoie ecc.
Vi chiedo una preghiera per tutti noi, perché non abbiamo mai a perdere la gioia di annunciare il Vangelo, anche se si è avanzati in età. Che l'esperienza del Signore risorto sia sempre la gioia che scaturisce da questa esperienza, che sia il faro in questa mia notte senza luna e senza stelle, e che mi guidi sempre verso il porto sicuro fra le tempeste che ci stringono da ogni parte. Lo ripeto: è tanto bello essere missionari anche se non è una passeggiata comoda per nessuno. Con affetto, vostro nel Signore
P. Fabio Gilli
Verona, 25 maggio 2007
Abbiamo avviato a questanno una stretta collaborazione con lassociazione dei non vedenti togolesi ACATO
Dall'anno
scorso il nostro gruppo ha affidato alcune attività in Togo
all'ACATO (Association Catholique des Aveugles du Togo),
un'associazione di ciechi che ha sede a Togoville e che è stata
fondata anni fa su suggerimento di Padre Fabio Gilli.
Presidente dell'ACATO
è il signor Amoussou Djanta, cieco, che di professione fa il
maestro elementare e insegna proprio nella scuola di Kekeli Neva.
L'ACATO
gestisce una fattoria, con allevamento di maiali e polli, e
organizza qualche altra attività di supporto per i numerosi
ciechi della zona meridionale del Togo.
A questa
associazione abbiamo affidato la gestione dei progetti di
micro-credito con i quali abbiamo cominciato a finanziare alcune
piccole attività commerciali. È compito loro indicarci i
progetti più validi, stendere i contratti di prestito, seguire i
giovani beneficiari e infine, raccogliere le quote che via via
vengono restituite e sostenere con queste altri progetti.
Abbiamo
affidato all'ACATO anche la gestione degli aiuti per gli studenti
universitari di Lomè. Durante la nostra visita in Togo del 2006
erano emersi vari problemi ed abbiamo pensato che fosse meglio
affidare il servizio ad una associazione di ciechi.
I risultati
sono stati molto soddisfacenti: i soci dell'ACATO, aiutati da
volontari vedenti, sono attenti e premurosi, molto disponibili
verso gli studenti, scrupolosi nella gestione economica.
In pratica
adesso i nostri referenti diretti in Togo sono la direttrice
dell'Istituto Kekeli Neva per quanto riguarda la scuola di
Togoville e il presidente dell'ACATO per le attività a favore
degli universitari e i progetti i micro-credito. Il tutto con la
supervisione di Padre Gilli e il supporto degli altri comboniani.
Pensiamo che questa organizzazione sia efficace anche per dare
maggiore continuità alle iniziative negli anni futuri.
A
Togoville, presso lIstituto Kekeli Neva, ci sono 72
allievi: 34 alunni nella scuola primaria, 26 nella secondaria e
12 nel corso professionale.
I
piccoli frequentano la scuola in istituto dove mangiano e
dormono. I ragazzi della secondaria studiano in una scuola
esterna e sono alloggiati in paese presso case private. Sono
autonomi anche per lalimentazione e ricevono ogni mese una
somma per le loro esigenze personali. Listituto
fornisce il supporto di insegnanti di sostegno.
Il nostro
gruppo sostiene queste attività con 25.500 euro allanno,
pari a circa il 50% del bilancio complessivo dellistituto.
A
Lomè ci sono 14 studenti ciechi: 9 universitari e 5
liceali, tutti ex allievi di Togoville.
Paghiamo
le loro rette scolastiche e diamo una somma mensile per la
sussistenza; ai liceali paghiamo laffitto di un
appartamento. A tutti forniamo assistenza didattica pagando lo
stipendio a quattro insegnanti di supporto e abbiamo aperto per
loro un centro studi attrezzato. Come diciamo sopra, da questanno
il servizio è gestito dallassociazione di ciechi
ACATO.
I costi
degli studenti di Lomè sono interamente a nostro carico. Nel
2006 abbiamo speso per loro 11.000 euro.
A Cotonou,
capitale del vicino stato del Benin, cè infine uno
studente ex allievo di Togoville che sta ultimando un corso
universitario di giornalismo. Per lui spendiamo 1.200
euro lanno.
Cose semplici ma di grande efficacia per migliorare la vita e lo studio dei nostri ragazzi ciechi. Grazie alla vostra generosità un anno dopo sono tutti realizzati, ma per alcuni serve ora un aiuto per mantenerli in vita.
Lanno scorso vi avevamo chiesto un aiuto per realizzare alcune iniziative che potevano migliorare sensibilmente la vita e lo studio dei nostri ragazzi ciechi. Si trattava di cose semplici e di costo contenuto, adatte alle modeste possibilità di una piccola associazione come la nostra, già molto impegnata nel finanziamento ordinario della scuola.
È con soddisfazione che possiamo ora dirvi che tutti e sette quei piccoli progetti sono diventati realtà. Limpegno non è concluso perché vanno adesso sostenuti e consolidati e per alcuni questo comporta una spesa aggiuntiva da corrispondere ogni anno. Ma molto è stato fatto.
1 Centro studi per gli studenti ciechi liceali di Togoville che non avevano un posto decoroso dove studiare.
Abbiamo inviato 2.000 euro per sistemare un locale non utilizzato e spedito 5 computer con programma vocale, adatti ai non vedenti. Con il prossimo container spediamo una stampante braille e altri computer. I lavori sono stati fatti e il centro studi è entrato in funzione.
2 Centro produzione libri parlati. I nostri studenti ciechi non avevano libri parlati, ossia registrati su cassetta, e nessuno sapeva produrglieli.
Abbiamo spedito lanno scorso unattrezzatura di base per la registrazione e la duplicazione delle cassette. L'istituto ha assunto una persona per registrare e immagazzinare i libri parlati e la produzione dei libri è quindi iniziata.
Adesso dobbiamo fornire cassette vuote, una quota annuale per le spese di funzionamento e gli stipendi del tecnico e di un custode (circa 1.000 l'anno).
3 Centro studi all'università di Lomè. Gli universitari ciechi avevano bisogno di un posto attrezzato per studiare, vicino alluniversità. È stato preso in affitto un locale, attrezzato con computer e un apparecchio ingrandente per ipovedenti. Sono in arrivo con il container una stampante braille e altri computer. È stato assunto un tecnico informatico e un guardiano.
Il centro funziona da diversi mesi, con grande soddisfazione degli studenti. Adesso dobbiamo fornire i soldi per pagare i due stipendi, laffitto del locale e altre spese (circa 1.500 l'anno).
4 Attrezzatura per i liceali di Lomè
I liceali hanno preferito usare la struttura degli universitari, per poter disporre del supporto del tecnico. Il progetto è stato quindi unificato con il precedente.
5 Bastoni bianchi.
Servono soprattutto per i ciechi più grandi che si spostano da soli in città. Ne abbiamo spediti quindici l'anno scorso, ma ne servono ancora.
Questo mini progetto è stato quindi realizzato ma i ciechi sono molti e servono almeno una dozzina di bastoni bianchi ogni anni (costo circa 250 euro).
6 Fondo per la salute .
Dal 2006 abbiamo aumentato di 500 euro la nostra sovvenzione annuale all'istituto di Togoville per sostenere alcune particolari spese mediche e adesso gli studenti ammalati possono essere ora curati come si deve.
Ma è un impegno continuativo e quindi ogni anno dobbiamo spedire 500 euro in più.
7 Microcredito.
Nel 2006 sono stati finanziati i primi due progetti per complessivi 2.500 euro: due ragazzi ciechi hanno cominciato a vendere al dettaglio petrolio per illuminazione (ne parliamo a pag. 5).
Nel 2007 finanziamo altri 3 progetti per complessivi 3500 euro. Ma le richieste sarebbero molte di più.
Con il progetto promosso dalla nostra associazione Antoine e Matthieu, ciechi ex allievi di Togoville, vendono nei loro villaggi petrolio per illuminazione.
Più di un anno è passato dalla nostra visita in Togo. Il bilancio su tutte le attività lanciate e finanziate è senzaltro positivo anche per quanto riguarda i primi due progetti di micro-credito che la nostra associazione ha inaugurato dopo quel viaggio, grazie allaiuto di tutti i nostri sostenitori.
Erano numerosi i progetti che ci ha sottoposto lassociazione ACATO, nostra partner in loco nella gestione di tutto ciò che va seguito quotidianamente. La scelta è andata a due ragazzi, Antoine e Matthieu che si proponevano nella gestione di vendita di petrolio da illuminazione. Era unesperienza già provata qualche anno fa quindi ci pareva che fosse bene cimentarsi, come prima volta, in una professione le cui modalità erano già familiari a tutti noi. Inoltre Antoine, padre di una bella bambina di un anno, e Matthieu che ha altri due fratelli ciechi come lui, ci sembravano le persone adatte, forse le più bisognose, anche se è molto difficile stabilire delle priorità. In ogni caso avevamo apprezzato la loro iniziativa, durante il nostro soggiorno di venirsi a proporre con delle idee precise e con molta buona volontà. A dicembre le cisterne sono state posate, i due neo-venditori sono stati formati sia per la vendita stessa per la quale si avvalgono dellaiuto di una persona di famiglia, sia per quanto riguarda la gestione economica.
Imparare ad amministrare i soldi, a metterne da parte il necessario per il riapprovvigionamento, per il pagamento della rata del credito sono cose che si imparano, ma una volta imparate è per sempre. Sanno che la loro riuscita permetterà ad altri fratelli non vedenti di poter partire con progetti simili, perché la somma che restituiranno andrà a ricostituire il fondo di rotazione che a sua volta verrà reinvestito nellapertura di nuove attività a credito come quelle menzionate. Sanno che una volta terminata la restituzione della somma saranno a giusto diritto i proprietari dellattività che si sono guadagnati.
Una bella conquista di dignità professionale e personale. Urbana, che si è sempre battuta per questo, sarebbe fiera di loro.
Stefania Pedersini
La proposta di micro-credito ha riscosso molto interesse nella comunità dei ciechi che ruota attorno a Kekeli Neva e parecchie altre richieste ci arrivano.
Una prima selezione delle domande viene fatta a cura dei nostri referenti in loco, in particolare dallassociazione ACATO.
Per il 2007 siamo in grado, per adesso, di sostenere tre nuovi progetti. Due riguardano ancora la vendita di petrolio, ma per la prima volta a beneficiarne saranno due ragazze cieche. Il terzo prevede lavvio di un allevamento di maiali e verrà gestito da un gruppetto di quattro ragazzi.
Per questi tre progetti serviranno circa 3.500 euro. Potremo sostenerne altri se le risorse a disposizione, come auspichiamo, saranno maggiori.
Con i fondi
del Mercatino di Natale hanno offerto a Kekeli Neva una moderna
stampante braille
Da quattordici
anni la scuola media di Barbarano, con il suo mercatino
natalizio, finanzia iniziative di solidarietà in tutto il mondo.
È un eccezionale progetto educativo, sostenuto con passione dal
dirigente e dagli insegnanti, cresciuto continuamente, anno dopo
anno; la produzione e la vendita di piccoli oggetti ha raggiunto
ora livelli eccezionali di efficienza, ma anche di slancio e
generosità, tanto che questanno i ragazzi sono riusciti a
raccogliere la bellezza di 3.300 euro.
Beneficiario
delliniziativa è stato questanno il Gruppo S.
Francesco, per le iniziative a favore dei ciechi di Togoville.
Nel mese di
aprile i ragazzi hanno incontrato una prima volta P. Fabio Gilli,
che ha spiegato loro cosa significa essere ciechi in un paese
povero come il Togo, ma anche quante cose possono fare questi
ragazzi se vengono sostenuti.
I fondi
raccolti dalla scuola media sono stati usati per lacquisto
di una nuova stampante braille. Era una acquisto davvero urgente
perché la produzione dei libri braille era stata sospesa dopo
che lunica, piccola, stampante era andata fuori uso per un
guasto non riparabile alcuni mesi fa.
Sabato 26 maggio
padre Fabio è tornato a scuola a Barbarano ed ha visto allopera
la stampante assieme ai ragazzi. .
Si tratta di una
macchina assai potente, veloce, ed in grado di sostenere la mole
di lavoro che richiedono le esigenze di quasi un centinaio di
studenti ciechi di varie età.
Grazie ad altri
aiuti, il Gruppo S. Francesco è riuscito ad integrare la somma
offerta dai ragazzi e acquistare una seconda stampante, un po
meno potente ma ugualmente efficace, per gli studenti
universitari di Lomè, in modo che anchessi possano avere i
tanto sospirati libri di studio in braille.
Entrambe le
stampanti partiranno per lAfrica questestate, con il
nostro container.
F. F.
Il Gruppo S.
Francesco ha partecipato anche ad altre iniziative con le scuole,
proponendo degli incontri con le classi per sensibilizzare i
ragazzi sul tema della cecità e, in generale, sulla disabilità
nei paesi poveri. Questanno siamo stati nelle scuole di
Noventa Vicentina, Nanto, Villaganzerla di Castegnero, Longare,
oltre che Barbarano.
I ragazzi di
Noventa hanno donato a Kekeli Neva i proventi del loro
giornalino. LIstituto Comprensivo di Longare, già
coinvolto da tempo in altri progetti di solidarietà, è riuscito
ad accantonare un significativo aiuto anche per noi.
A tutti il
nostro grande GRAZIE!
Lunità pastorale di Barbarano-Mossano ha destinato questanno ai ragazzi ciechi di Togoville liniziativa quaresimale di solidarietà
L'unità pastorale formata dalle parrocchie di Barbarano, Ponte di Barbarano, Mossano e Ponte di Mossano quest'anno ha attivato un concreto sostegno alle iniziative del gruppo San Francesco. L'occasione è stata la tradizionale pratica quaresimale "Un pane per amor di Dio", solitamente dedicata alla sensibilizzazione verso iniziative di solidarietà soprattutto verso le popolazioni dei paesi più poveri.
La risposta delle persone è stata molto positiva, non solo per la quantità di offerte raccolte (più di 5000 euro), ma anche perchè molti hanno potuto conoscere come opera il nostro gruppo e quali finalità si propone. In tutte le chiese abbiamo lasciato diverse copie del nostro giornalino che sono state distribuite alle persone interessate; i parroci Don Daniele e Don Pietro, hanno parlato durante le celebrazioni del periodo quaresimale delle attività del gruppo San Francesco; alcuni dei nostri soci hanno portato la loro testimonianza.
Si tratta di semi che, sicuramente, prima o poi daranno frutti; l'importante non è pretendere di raccogliere subito, ma continuare a seminare senza mai scoraggiarsi. Kekeli Neva chiede i tempi lunghi della formazione e della crescita; la scuola, l'istruzione, l'avviamento al lavoro non sono di per sè eventi spettacolari che suscitano risposte emotive forti e immediate, ma chiedono quella pazienza e lungimiranza che ci ha insegnato la nostra fondatrice, la carissima Urbana che dal cielo continua ad assisterci e incoraggiarci a non mollare.
Grazie a tutte le persone che si sono interessate al buon esito di questa iniziativa, in particolare Don Daniele e Don Pietro.
Antonio Zeffiro
Padre Fabio: «Questa è musicoterapia!»
Sabato 26 maggio la chiesa di Barbarano era gremita da tante e tante persone che sono venute da ogni parte per ascoltare la decima rassegna "Cori nostri", tradizionalmente dedicata a Kekeli Neva. La novità di quest'anno è stata la larga partecipazione dei giovani, non solo nei cori di Barbarano, di Ponte di Barbarano, di Ponte di Mossano, di Nanto, di Villaganzerla, ma anche nei gruppi strumentali che accompagnavano con tanta bravura ed entusiasmo le voci.
A fianco delle tradizionali chitarre e tastiere abbiamo ascoltato strumenti a fiato come i flauti e le trombe, strumenti a percussione come la batteria, le campane a vento, gli jambè; e ancora gli strumenti ad arco con i violini. Tutti i musicisti erano giovani o giovanissimi che trasmettevano entusiasmo e gioia di suonare.
Sentimenti questi che il nostro ospite d'onore, Padre Fabio Gilli, ha colto e sottolineato nel suo toccante intervento: Questa è musicoterapia - dice Padre Fabio - la vostra gioia di cantare e suonare, la bellezza e l'intensità dei testi di queste musiche, mi fanno ritornare con la memoria alle celebrazioni in Africa, soprattutto a quell'esperienza meravigliosa che ho fatto tra i carcerati, dove la voce dei bambini del nostro Istituto ha portato un raggio di luce e di speranza tra persone che vivono nella disperazione.
Salutato da grandi applausi l'intervento di Padre Fabio e il finale a cori uniti dove, più di cento coristi e strumentisti hanno eseguito "Jesus Christ you are my life".
Dato il grande successo di questa iniziativa, già gli organizzatori pensano ad una prossima edizione natalizia a dicembre; speriamo di trovarci in tanti anche per questa occasione.
A. Z.
Il Gruppo San Francesco di Assisi è unassociazione di volontariato, fondata da Urbana Carezzoli, che dal 1992 raccoglie fondi e materiali per la scuola per ragazzi ciechi Institut des Aveugles de Togoville nel Togo e per altre iniziative umanitarie di questa regione africana, soprattutto a favore dei non vedenti e di altri disabili.
La sede legale è a Barbarano Vicentino. Abbiamo soci e sostenitori in tutti i paesi dellarea berica ma anche in varie regioni dItalia.
Siamo iscritti al registro delle ONLUS
presso
Listituto per Ciechi di Togoville Kekeli Neva è sorto nel 1984 su iniziativa dei Padri Comboniani, in particolare di padre Fabio Gilli che dopo aver perso la vista ha voluto tornare nei luoghi dove prima operava. Segue complessivamente quasi un centinaio di giovani non vedenti.
I ragazzi più grandi frequentano come esterni le scuole superiori, usufruendo sempre del supporto economico e didattico dell'istituto. Alcuni ciechi adulti seguono un corso di formazione professionale e alfabetizzazione braille.
Accanto alla scuola sono state realizzate numerose iniziative di promozione sociale ed economica grazie alle quali attualmente sono decine i ciechi adulti che vivono decorosamente del loro lavoro.
Abbiamo inviato un contributo di 24.500 euro allIstituto dei Ciechi Kekeli Neva.
Abbiamo speso altri 11.000 euro per sostenere gli studi degli universitari ciechi e dei collegiali di Lomé e per altri adulti non vedenti in difficoltà. Abbiamo sostenuto piccoli progetti di microcredito con 2.500 euro.
Abbiamo spedito in Togo un container con una spesa di circa 8.500 euro tra acquisto di materiale e spese di spedizione.
Circa tre quarti delle nostre entrate derivano dalle offerte dei soci e dei sostenitori, in particolare di coloro che si sono impegnati a versare a scadenze regolari la quota da loro stessi definita.
Il resto dalla lotteria e dalle offerte raccolte durante i concerti di beneficenza.
Dallanno scorso il gruppo S. Francesco partecipa alla distribuzione del 5 per mille delle imposte destinato alle associazioni di volontariato.
Al momento non abbiamo ricevuto ancora nessuna somma ma sappiamo che nel 2006 sono stati 268 i contribuenti che hanno indicato la nostra associazione: è un dato confortante che ci fa ben sperare, anche per gli anni futuri.
Un grazie particolare a tutti coloro che ci hanno sostenuto anche in questo modo.
Associazione
di solidarietà ONLUS
Sede
legale: via Salvi, 13 - 36021 Barbarano Vicentino (Vicenza)
Tel. e fax 0444 / 638033
mail:
info@grupposanfrancesco.org
web: www.grupposanfrancesco.org
C.C.
Postale n. 18 88 33 55 intestato a Gruppo S.
Francesco dAssisi ONLUS
C.C.
Bancario n 18 88 33 55 Bancoposta Agenzia di Vicenza
Coordinate bancarie: ABI 7601 CAB 11800 Conto 18 88 33 55
Codice
Fiscale: 95047860242
Il
Gruppo S. Francesco dAssisi è iscritto al registro ONLUS
della Direzione Regionale delle Entrate del Veneto.
Le
offerte versate in posta o banca possono essere detratte dalla
denuncia dei redditi.
Amici
di Togoville Kekeli Neva - luglio 2007
Bollettino dellAssociazione Gruppo San Francesco dAssisi
Pubblicazione
registrata presso il tribunale di Vicenza 12/2002
Direttore responsabile: Alberto Carollo.
Redazione a cura del Gruppo San Francesco Onlus di Barbarano V.no
Stampa: Tipografia LAlba Cooperativa Sociale -Noventa V.na
Distribuzione gratuita
Questa
pubblicazione è disponibile in versione accessibile su file
digitale prelevabile dal nostro sito:
www.grupposanfrancesco.org