Amici di Togoville
Kekeli Neva
Bollettino del Gruppo San Francesco d'Assisi di Barbarano Vicentino
Settembre 2009
Abbiamo adottato, in Africa, una scuola per bambini
ciechi.
Da ventanni ci prendiamo cura dellIstituto dei ciechi
Kekeli Neva di Togoville, in Togo,
e dei cento studenti, piccoli e grandi, che ospita e assiste.
Kekeli Neva in lingua ewè significa Venga la Luce.
A Togoville ogni giorno la Luce viene grazie al vostro aiuto.
Ragazze cieche in Togo: anche per loro le cose stanno cambiando
Dedichiamo la nostra foto di copertina a Veronique, la prima
ragazza cieca di Kekeli Neva che ha superato il Bac, ossia lesame
di stato, o di maturità, Togolese.
Negli anni scorsi vi abbiamo raccontato, di volta in volta, dei
primi ragazzi ciechi di Togoville ammessi alle superiori, poi del
primo diplomato, dei primi universitari, del primo laureato, del
primo assunto come insegnante
Tanti importanti traguardi che hanno contrassegnato il veloce
cammino verso lemancipazione, sociale e culturale, di
questa piccola comunità di ciechi africani. Sono risultati
incredibili se si pensa che tutto è iniziato solo venticinque
anni fa, praticamente dal nulla, con una piccola scuola
elementare. E ricordando che in Europa per raggiungere, a suo
tempo, traguardi del genere cè voluto limpegno di
generazioni di ciechi ed educatori.
Il successo di Veronique rappresenta però per la nostra
Associazione qualcosa di nuovo e speciale perché in un paese
come il Togo per le donne è tutto più difficile, tanto più per
le donne cieche, doppiamente svantaggiate.
È una notizia che, certamente, piacerà molto anche a Urbana:
brava Veronique!
Flavio Fogarolo
Cinque promossi su sei: bravi anche questanno i
nostri studenti non vedenti, ma con una bella novità
Veronique è la prima ragazza cieca che
conquista il Bac
Un altro importante traguardo per Kekeli Neva
Il Bac, abbreviazione di Bacalaureat, è lequivalente
del nostro esame di Stato, ex di maturità. In Togo è un esame
davvero molto selettivo e i promossi sono appena il 30%.
Ogni anno i ragazzi ciechi di Togoville riescono a superare
questo terribile esame con ottime percentuali. Questa volta gli
studenti dellultimo anno erano in 6 e ce lhanno fatta
in 5. Speriamo che lultimo possa riprendersi lanno
prossimo.
Ma la notizia più bella è che per la prima volta tra i
diplomati cè una ragazza: si chiama HODOR Akossiwa
Veronique, è cieca assoluta, entrata da piccola a Kekeli Neva
diversi anni fa.
Allistituto le bambine sono numerose nella scuola primaria
ma poi sono sempre meno: gradualmente abbandonano gli studi, ma
non per mancanza di capacità ma perché le famiglie in genere
preferiscono così. In Togo già è raro far studiare una figlia
femmina, se poi è anche disabile è quasi inconcepibile.
La nostra associazione segue e mantiene agli studi quasi 20
universitari ciechi, tutti maschi. Quando sono stato in Togo, lanno
scorso, Veroniqu frequentava il penultimo anno ed era la più
avanti delle ragazze. Le ho detto: «Forza! Sarai tu la prima
studentessa cieca delluniversità di Lomè.». Lei, con un
sorriso, mi ha risposto che per adesso era abbastanza
preoccupata, e spaventata, del suo Bac. Una cosa alla volta!
Da ricordare che in Togo i ciechi non hanno nessuna facilitazione
quando sostengono questo esame. Ci sono materie che essi possono
studiare solo in parte, come matematica, nelle quali prendono dei
voti bassissimi perché, ad esempio, non sanno tracciare un
grafico o leggere una formula (ho visto pagelle con zero e uno)
che però vengono conteggiati come gli altri: se non si
raggiunge, in media, la sufficienza lesame non è superato.
Un cieco quindi sa già in partenza che deve ottenere voti molto
alti nelle materie letterarie per pareggiare queste inevitabili
insufficienze.
F.F
Comè difficile andare a scuola in Togo,
soprattutto per le ragazze
Una su cento ce la fa
Il grafico qui a destra, tratto dal sito internet del
ministero delleducazione togolese (www.educ.tg), mostra landamento
della popolazione scolastica in Togo dalla prima classe
elementare (CP1) alla Terminale, corrispondente alla nostra
quinta superiore. A sinistra i dati delle ragazze (Filles), a
destra i maschi (Garçòns).
La dispersione è impressionate, soprattutto tra le ragazze: solo
metà concludono i sei anni della scuola primaria (CM2) e
pochissime arrivano alla Terminale. Da ricordare che di queste
meno di un terzo supera il Bac, ossia meno dell1% delle
bambine che iniziano le elementari (da 104.806 a circa 1.000).
Ma in Togo la scuola non è obbligatoria e quindi molti bambini,
e chissà quante bambine, non vengono neppure presi in
considerazione da queste statistiche perché non sono mai entrati
in unaula scolastica.
Descrizione del grafico:
Rappresenta il numero di alunni iscritti nelle varie classi in
Togo, da un lato le femmine dall'altro i maschi.
La diminuzione è nettissima per cui il grafico ha l'aspetto di
una piramide a gradoni.
Le femmine in CP1 (ossia la prima elementare) sono 104 mila 806,
i maschi 114 mila 276. In classe sesta, circa la nostra prima
media, le femmine sono 40278 e i maschi 62588.
In classe terminàl, l'ultimo anno delle superiori, le femmine
sono 3839 e i maschi 13396.
Su iniziativa della nostra associazione, una bambina
marocchina è stata operata a Schio per un trapianto di cornea.
Tornerà in ottobre per operare laltro occhio.
Saaida è tornata a casa
contenta: adesso finalmente ci vede!
Sollecitato da alcune persone del Marocco che lavorano qui da
noi, il Gruppo San Francesco si è attivato presso la Regione
Veneto per far curare in Italia una bambina con un grave problema
agli occhi. In Marocco non si poteva operare e, se rimaneva
così, in poco tempo sarebbe diventata cieca del tutto.
Saaida è arrivata in Italia con il padre verso Pasqua e il 20
aprile è stata operata al primo occhio presso lospedale di
Schio.
Il dottor De Liberato, chirurgo oculista, ha trovato una
situazione più complessa di quella che appariva dalle carte che
ci erano arrivate dal Marocco: locchio destro, che non
vedeva nulla da diversi anni, era molto deviato e cera il
rischio che non potesse più riprendere la funzionalità anche
dopo loperazione.
Invece tutto è andato molto bene e in un paio di mesi locchio
si è quasi sistemato.
Resta da operare locchio sinistro ma il medico ha preferito
attendere alcuni mesi perché tutto si stabilizzasse.
Saaida e suo padre sono quindi tornati a casa, un piccolo
villaggio del Marocco meridionale: torneranno da noi in ottobre
per il secondo e decisivo intervento. Locchio sinistro ha
meno problemi e ci sono tutte le premesse perché la bambina
acquisti, alla fine, una funzionalità visiva molto buona.
Ma già adesso è tornata a casa molto contenta e dice che ci
vede bene, grazie anche a dei nuovi occhiali da vista.
Un grande grazie al dottor De Liberato e al reparto di oculistica
dellospedale di Schio dove la bambina è stata curata con
grande professionalità e cortesia. Grazie anche a Don Lorenzo
Nicolin, ex parroco di Orgiano e adesso cappellano dellospedale
a Schio, che ci ha sostenuto in tutte le procedure.
Tutto lintervento è stato facilitato dalla grande
collaborazione dei connazionali marocchini, in particolare il
gruppo di Campiglia, che ha sostenuto gli ospiti accogliendoli,
guidandoli e accompagnandoli a Schio. E svolgendo anche lindispensabile
la-voro di interprete.
La tettoia è già stata ricostruita
Nel numero di marzo di Amici di Togoville abbiamo
pubblicato le fotografie del crollo della tettoia di collegamento
tra gli edifici dellistituto dei ciechi.
Fortunatamente nessuno si è fatto male: al momento del crollo i
bambini erano nelle aule ma fino a pochi minuti prima alcuni
giocavano proprio in quella posizione.
Il danno è stato contenuto e, come dimostrano, queste foto,
tutto è già stato riparato: in alto a destra la tettoia dopo il
crollo, qui sotto i lavori in corso.
Un sentito ringraziamento a chi ci ha aiutato anche in questa
occasione.
Nelle foto una immagine della tettoia crolalta e due dei lavori
di ricostruzione.
Il missionario cieco che ha fondato
Kekeli Neva è attualmente in Italia per alcuni controlli medici.
Sarà con noi a Barbarano, per lAssemblea annuale della
nostra Associazione, il 19 settembre.
Un saluto da Padre Fabio
Cari amici del Gruppo San Francesco
Spero in bene per tutti voi.
Io sto bene. Analisi e visite sono state buone e i medici mi
hanno dichiarato ancora abile e arruolato per il Togo.
Non vedo lora di partire.
A Togoville stanno preparando la festa del venticiquesimo di
fondazione del Centro Kekeli Neva.
Sarà unaltra occasione per dire grazie al Signore e a
tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questa
opera che tanto bene ha fatto e sta facendo.
Il 19 settembre ci incontreremo a Barbarano e avrò modo di
raccontarvi tutto per bene.
Di nuovo a tutti cari auguri e arrivederci a presto. Uniti nella
preghiera.
Vostro affezionatissimo nel Signore
Padre Fabio Gilli
Sporminore (Trento)
10 agosto 2009
Nella fotografia: Padre Fabio Gilli con lArcivescovo di
Trento, Sua Eccellenza Mons. Luigi Bressan, in visita allistituto
dei ciechi di Togoville (aprile 2009)
Grazie anche al Pane per amor di Dio di
Quaresima dellUnità Pastorale di Barbarano-Mossano
È in partenza il container 2009
Anche questanno siamo riusciti a completare il container
di aiuti per i nostri amici togolesi. Mentre scriviamo, stiamo
terminando il carico e la partenza è prevista per i primi giorni
di settembre.
Il vestiario raccolto, tutto pulito e controllato, è stato molto
abbondante per cui abbiamo allargato il numero dei destinatari.
Oltre ai ciechi di Togoville e Lomè, diversi scatoloni di
vestiti sono destinati alle suore comboniane che seguono, tra laltro,
i carcerati della capitale; altri alle Piccole Suore della Sacra
Famiglia che si occupano di poveri e ammalati (compresi i
lebbrosi), altri infine alla Caritas della popolosa, e povera,
parrocchia di Adigogome dove dallanno scorso è parroco
padre Bruno Gilli, fratello di padre Fabio.
Come sempre, inviamo anche alimentari e molto materiale specifico
per i ciechi: carta braille in abbondanza e computer,
registratori e materiale didattico vario. Arriverà a
destinazione a fine settembre.
La spedizione del container di questanno è sostenuta dalliniziativa
quaresimale «Un pane per amor di Dio» dellUnità
Pastorale di Barbarano-Mossano. Con le offerte raccolte durante
la Quaresima 2009 è stata coperta una quota importante delle
spese sostenute per la spedizione.
Un sentito ringraziamento a Don Daniele e Don Pietro, al
consiglio pastorale e a tutti coloro che hanno generosamente
contribuito con le loro offerte.
Assemblea 2009
Sabato 19 settembre 2009 ore 17.15 presso le opere
parrocchiali di Barbarano Vicentino
Assemblea annuale dellAssociazione Gruppo S. Francesco dAssisi
- Onlus
Partecipa Padre Fabio Gilli
Missionario comboniano, non vedente, fondatore dellIstituto
dei Ciechi
Kekeli Neva di Togoville.
Lassemblea è pubblica e aperta a tutte le persone
interessate a conoscere i progetti della nostra associazione
Intestazione
Gruppo San Francesco d'Assisi
Associazione di solidarietà ONLUS
Sede legale: via Salvi, 13 - 36021 Barbarano Vicentino (Vicenza)
Tel. e fax 0444 / 638033
mail: info@grupposanfrancesco.org
web: www.grupposanfrancesco.org
C.C. Postale n. 18 88 33 55 intestato a "Gruppo S. Francesco
d'Assisi ONLUS"
Codice IBAN IT07 U076 0111 8000 0001 8883 355
Bancoposta Agenzia di Vicenza
Coordinate bancarie: ABI 7601 CAB 11800 Conto 18 88 33 55
Codice Fiscale: 95047860242
Amici di Togoville Kekeli Neva - settembre 2009
Pubblicazione registrata presso il tribunale di Vicenza 12/2002
Direttore responsabile: Alberto Carollo.