Tutti ci chiedono carta per scrivere in braille, ma i ragazzi ciechi che seguiamo sono davvero tanti ed è sempre più difficile per noi fornirla a tutti.
Eppure, ci diciamo, se non hanno neppure la carta per scrivere, come possiamo parlare davvero di istruzione?
In Togo non ci sono cartiere e tutti questi prodotti sono importati. Vera carta braille non esiste ma si può fare lo stesso con carta normale purché sia abbastanza spessa e resistente, altrimenti i puntini poi si schiacciano e non si sentono più con le dita. Ma questa carta è considerata un prodotto di lusso, e costa più che da noi. Che vuol dire, considerando il costo della vita, da dieci a venti volte tanto. Qualche anno fa avevamo provato a spedirla dall’Italia ma ci sono le spese di trasporto e non conviene. Senza contare che una volta ha preso acqua durante il viaggio ed è arrivata tutta rovinata.
Ogni anno spendiamo migliaia di euro per la carta, sia per far scrivere i ragazzi che per stampare i libri in braille, ma non basta. Sappiamo che alcuni di loro si arrangiano unendo con graffette due fogli di carta da fotocopie, ma il risultato è veramente penoso.
I pacchi di carta per scrivere e stampare in braille vengono preparati nella nostra sede della capitale Lomé e poi inviati alle varie scuole per ciechi del Togo
Uno dei tanti studenti ciechi che regolarmente vengono nel nostro centro a ritirare i libri braille