Per i ciechi del Togo Bollettino del Gruppo San Francesco d'Assisi di Barbarano Mossano www.grupposanfrancesco.org Dicembre 2022 Sommario 1 Siamo finalmente tornati in Togo! - di Flavio Fogarolo 2 E intorno a me - Poesia di Urbana Carezzoli 3 Le tappe del nostro viaggio - 12-21 ottobre 2022 4 Dagli studenti universitari una bella lezione 5 Tre fratelli non vedenti ci chiedono di poter studiare 6 Incontri con gli insegnanti: quest'anno li abbiamo replicati per ben quattro volte 7 A Bassar tutta la comunità in festa - di Chiara Onger 8 DIFIIDI: un soccorso solidale per scongiurare le tragedie della cecità - di F.F. 9 I nostri interventi per i non vedenti in Togo 10: Notizie in breve sulle attività della nostra associazione. Articolo numero 1 Condividiamo le emozioni di questo viaggio e la soddisfazione per quello che, grazie a voi, riusciamo a fare per tanti ragazzi ciechi Siamo finalmente tornati in Togo! Era il primo viaggio dopo tre anni e mezzo di interruzione, causa covid, e anche per questo è stato per noi particolarmente significativo. Quest'anno siamo arrivati fino a Dapaong, all'estremo nord del Togo, dove si trova una scuola veramente molto ma molto povera, sia di risorse che di personale: solo quattro insegnanti per sei classi. Anche gli edifici sono piccoli e malandati, con dormitori di una decina di metri quadri dove dormono anche in otto, per terra. Dedichiamo a loro la foto di copertina di questo numero che mostra alcuni dei bambini ciechi di questa scuola ma si intravede anche sullo sfondo, nell'angolo in alto a destra, una baracca di lamiere: quella è la loro cucina! Per una piccola associazione come la nostra, che con le sue modeste risorse vuole sostenere i ciechi di un intero paese, è fondamentale definire bene le priorità sulle quali intervenire. Aiutiamo sei scuole per non vedenti ma non tutte hanno le stesse necessità, sosteniamo agli studi decine di studenti ciechi delle superiori e dell'università ma per alcuni il nostro supporto è davvero indispensabile mentre per altri c'è una famiglia che aiuta nei bisogni fondamentali e basta fornire i libri braille, la carta per scrivere e gli altri strumenti. Da questo punto di vista siamo molto soddisfatti del viaggio di quest'anno perché ci sta aiutando davvero a compiere delle scelte importanti facendo, si spera, meno errori possibile. In primavera abbiamo dovuto sospendere gli aiuti mensili per mancanza di fondi ma adesso ci stiamo riprendendo. Abbiamo detto a tutti che siamo in difficoltà, e del resto già lo sapevano, ma che non abbiamo nessuna intenzione di abbandonarli. Siamo sempre convinti che il modo migliore per ringraziare voi che ci aiutate, e continuate a farlo, sia quello di darvi informazioni corrette ma anche di cercare di trasmettervi le emozioni e le tante soddisfazioni che derivano da quello che, grazie a voi, riusciamo a fare in Togo. È in questo spirito che vi inviamo questa piccola pubblicazione, assieme ai nostri più calorosi auguri per il Natale che sta arrivando. Non è vera festa se non porta ovunque, veramente ovunque, pace e serenità. Flavio Fogarolo Articolo numero 2 E INTORNO A ME E intorno a me, nient'altro che notte, ma dentro all'anima, quanto sole… il sole che tu, amore, mi doni assieme all'azzurra trasparenza d'invisibili cristalli, con cui guardo l'incantevole bellezza di tutte le cose palpitanti nell'armonia dell'intero creato; e felice, contemplo l'ordine delle stelle infinite e, rapita dagli arcobaleni deI sublime nostro amore, sogno l'eternità. Urbana Carezzoli da "Illusioni dolcissime, inquiete sensazioni" 1998 Buon Natale dal Gruppo San Francesco d’Assisi Articolo numero 3 Le tappe del nostro viaggio 12-21 ottobre 2022 In questa pagina proviamo a raccontarvi sinteticamente quello che abbiamo visto e le persone che abbiamo incontrato nel nostro itinerario di quest'anno. Nella carta dell'Africa il Togo appare minuscolo ma quando lo si percorre si cambia presto idea. Abbiamo viaggiato in auto per quasi 2.000 Km, per tante e tante ore: più di dodici, ad esempio, da Lomé a Dapaong, complice anche qualche banale imprevisto (vari ingorghi, una foratura…). In realtà, adesso lo sappiamo bene, è l'Africa che è enorme, non il Togo che è piccolo! Al centro della pagina c'è una cartna del Togo con indicate le varie città dove siamo stati. Dapaong Dapaong è all’estremo nord del Togo, in una regione molto povera ed è altrettanto povera anche la locale scuola per ciechi, con edifici piccoli e malmessi, poca attrezzatura e anche poco personale: solo quattro insegnanti, tutti ciechi assoluti, per una trentina di bambini di sei classi della primaria. I risultati scolastici però sono discreti e questo è testimoniato dall'elevato numero di alunni ciechi, usciti da questa scuola, che frequentano le superiori ma che hanno però grande bisogno di aiuto. Visitare questa scuola è stato veramente un colpo duro per noi. Nella foto: gruppo di ragazzi ciechi- Kara A Kara c'è una scuola per ciechi ma è anche sede di una delle due università del Togo dove studiano alcune decine di non vedenti. Noi ne sosteniamo direttamente una dozzina e ci ha fatto piacere incontrarli martedì 18, alla fine della nostra visita alla scuola dei piccoli: tutti ragazzi seri e molto determinati. Nella foto: il nostro presidente Fogarolo incontra gli stduenti universitari di Kara Barrar Mercoledì 19 a Bassar abbiamo partecipato con grande soddisfazione alla festa di inaugurazione del centro oculistico Difiidi. In realtà offre servizio già dal 2020 ma, causa covid, una vera inaugurazione non c'era mai stata. Come è emerso chiaramente durante la cerimonia dalle testimonianze e dai vari interventi, questo ambulatorio sta svolgendo un ruolo importantissimo per la prevenzione della cecità in una zona del Togo purtroppo priva di ogni supporto sanitario per la cura degli occhi Nella foto: un momento della festa, con danza folkloristica Sokodé La scuola del ciechi di Sokodé stupisce sempre per la sua accoglienza più che calorosa, confermata anche questa volta: musica, canti e danze in quantità, con i ragazzi ciechi sempre protagonisti. Al pomeriggio abbiamo concluso, con l'ultimo dei quattro incontri previsti, il ciclo di formazione per gli insegnanti, con presentazione del nostro materiale didattico, iniziato la settimana prima a Lomé e proseguito poi a Dapaong e a Kara. Nella foto: danza delle ragazze cieche Lomé Dalla capitale Lomè, dove c'è l'aeroporto, è iniziato e si è concluso il nostro viaggio. Qui ha sede anche il nostro centro operativo chiamato PINV, Projet d'Integration des Non-Voyants, dove si stampano i libri braille per gli studenti universitari e dove si raccoglie il materiale didattico per ciechi che distribuiamo alle scuole di tutto il Togo. Ed è qui che giovedì 13 abbiamo incontrato gli studenti universitari della capitale. Il giorno dopo nella periferia nord di Lomé abbiamo visitato la scuola per ciechi St. Augustin e tenuto per i loro insegnanti il primo dei nostri quattro incontri di formazione sull'uso del nuovo materiale didattico. I partecipanti erano quasi tutti non vedenti ed è stato emozionante assistere alla loro scoperta, ovviamente attraverso il tatto, delle potenzialità di questi strumenti. Nella foto: un momento della formazione agli insegnanti Articolo numero 4 Dagli studenti universitari una bella lezione «Siamo ciechi, ma possiamo studiare come tutti. Ci basta poco!» Durante il nostro viaggio in Togo abbiamo visitato i vari istituti per non vedenti con i quali collaboriamo e che sosteniamo in svariati modi, incontrando bambini, insegnanti e studenti delle superiori e dell'università. Ci hanno colpito particolarmente quest'anno i ragazzi più grandi che ci hanno manifestato le loro preoccupazioni e i loro bisogni, ma anche la loro grande voglia di fare. A Kara, per farci comprendere la loro quotidianità scolastica, hanno preparato e recitato per noi una scenetta. Con un’ironia intelligente e un sarcasmo tagliente hanno messo in scena diversi tipi di sketch interpretando vari personaggi. Due studenti vestivano i panni di due colleghi vedenti, uno disponibile ad aiutare i non vedenti rivedendo con loro le lezioni, l’altra invece scontrosa ed egoista che si rifiutava di supportarli inventandosi mille scuse. Altri due interpretavano il ruolo di professori universitari, uno comprensivo e disponibile, l’altro che continua ad affermare di non aver tempo da perdere con loro perché il tempo è sempre poco e quando l’orario di lavoro è finito, si sa, non si può più far nulla. Il loro messaggio è chiaro: se i professori avessero un po’ più di pazienza, se fornissero le dispense in digitale per tempo e in formato adatto per poter produrre audiolibri, se consentissero di usare senza fare tante storie il registratore a lezione... gli studenti ciechi non avrebbero così tanti problemi! Con pochi mezzi e grande partecipazione sono riusciti a farci comprendere quali ostacoli si trovano ad affrontare ogni giorno e quanto sia importante il supporto che ricevono dalla nostra associazione. Nella foto: la scenetta recitata per noi dagli universitari ciechi di Kara Articolo numero 5 Tre fratelli non vedenti ci chiedono di poter studiare Nella scuola per ciechi di Dapaong, all’estremo nord del Togo, abbiamo incontrato questi tre fratelli. I due più piccoli, gemelli, si chiamano Yenhame (lui) e Yentougle (lei); hanno 14 anni e iniziano adesso la scuola secondaria. La ragazza più grande, di nome Larba, ha 17 anni ed è al liceo; l’anno scorso davamo una borsa di studio solo a lei. All'incontro c'era la preside della scuola che stanno frequentando che ha confermato che si tratta di ragazzi meritevoli e molto impegnati e sarebbe un vero peccato non consentire loro di studiare. In base alle nostre risorse pensavamo di assegnare ai ragazzi di questa zona sei borse di studio, come l'anno scorso, ma ne servirebbero metà solo per loro. Dobbiamo per forza rivedere i nostri conti. Nella foto: i tre fratelli di Dapaong Articolo numero 6 Incontri con gli insegnanti: quest'anno li abbiamo replicati per ben quattro volte Abbiamo portato tanti materiali didattici per alunni non vedenti e abbiamo organizzato incontri in tutte le scuole visitate Da alcuni anni ci siamo impegnati a fornire alle scuole per ciechi del Togo materiali didattici adeguati, in particolare carte geografiche a rilievo e disegni tattili di vario tipo che qui sono purtroppo praticamente sconosciuti. Nel 2019 avevamo organizzato una formazione approfondita, di due giorni, invitando una delegazione di tutte le scuole del Togo in una unica sede. Quest'anno abbiamo cambiato strategia proponendo un corso breve, di un solo pomeriggio, ma ripetuto presso ogni scuola in modo che tutti gli insegnanti potessero partecipare. Abbiamo organizzato quindi quattro incontri: a Lomé, Dapaong, Karà e Sokodé. È stato impegnativo ma secondo noi ha funzionato, anche se dovremo aspettare per verificare le effettive ricadute. Vorremmo, ad esempio, che imparassero a costruire da soli i disegni in rilievo di cui hanno bisogno, ma vediamo che questo è molto difficile non solo perché non sono abituati a farlo ma anche per la difficoltà a trovare materiali adatti inoltre, e questo è probabilmente l'ostacolo maggiore, perché la maggioranza degli insegnanti è totalmente non vedente. Ma insisteremo perché questo è un punto troppo importante. Nelle foto: vari strumenti didattici presentati durante la formazione. Le didascalie dicono: - La bandiera del Togo in rilievo ma anche in versione tattile da comporre con elementi magnetici su una apposita tavoletta. - Planisfero tattile. - Come spiegare a un bambino cieco le fasi della luna se non è possibile fargliela toccare? Un disegno tattile è indispensabile. Il fulmine non ci voleva proprio! Scoppiate tutte le medicine in confezione di vetro, colliri e fiale di vario tipo, e danneggiate le attrezzature Il 23 agosto scorso, durante un violento temporale, un fulmine si è abbattuto vicino all'ambulatorio oculistico: più che i danni all'impianto elettrico, in parte protetto, è stata devastante l'onda d'urto nel locale della farmacia e nel magazzino: tutto quello che era sotto vetro (colliri, fiale…) è esploso. Sono scoppiate anche le lampadine, anche se erano quasi tutte spente. Tra gli strumenti oculistici, danneggiata irrimediabilmente la lampada a fessura mentre dovrebbe essere facilmente riparabile il microscopio che serve per le operazioni di cataratta. Operazioni che per adesso sono purtroppo sospese. Tanta paura, come è facile immaginare, anche perché è successo mentre l'ambulatorio era in funzione e i pazienti venivano visitati. Articolo numero 7 A Bassar tutta la comunità in festa Inaugurazione ufficiale del nuovo ambulatorio oculistico Il 19 ottobre è stata una giornata davvero speciale ed emozionante. Il nostro caro amico e collaboratore Moïse Tchapo ha organizzato l’inaugurazione del Centro oculistico Difiidi, nella città di Bassar, e l’ha fatto coinvolgendo tantissime persone, ognuna delle quali ha dato il suo prezioso contributo alla riuscita della festa. Il Centro è attivo dal 2020 ma, a causa del Covid, non era stato possibile inaugurarlo prima. Erano presenti anche i cinque fratelli Ceola di Malo (Vicenza) che nel 2019, con una loro donazione, hanno fatto partire i lavori di costruzione: quattro sono venuti con noi dall'Italia mentre il quinto, Padre Manuel, è missionario comboniano proprio in Togo. Descrivervi in poche righe quella giornata è compito arduo perché è stata di una ricchezza incredibile. Tra discorsi di ringraziamento, testimonianze di chi ha già potuto usufruire del prezioso servizio, danze e canti tradizionali abbiamo passato delle ore emozionanti e potuto vedere, finalmente dal vivo, gli spazi ben tenuti e curati che contribuiscono ogni giorno alla campagna di prevenzione della cecità in Togo. Il tutto si è concluso la sera con una cerimonia eccezionale: la danza del fuoco. Grazie Moïse! Siamo orgogliosi di collaborare con te! Chiara Onger Didascalie delle foto: - esibizione di uno dei vari gruppi folcloristici - l'intervento di Moïse Tchapo, nostro rappresentante in Togo e presidente dell'Associazione locale Sotes, Solidaire Terre d'Esperance, che ha costruito e gestisce l'ambulatorio. - il presidente della nostra associazione Fogarolo consegna al prefetto di Bassar una bandiera del Togo da noi adattata per i bambini ciechi. - i fratelli Ceola ricevono un riconoscimento dal capo dei villaggi. Articolo numero 8 DIFIIDI: un soccorso solidale per scongiurare le tragedie della cecità - di F.F. Il centro oculistico inaugurato a Bassar il 19 ottobre si chiama DIFIIDI, che nella lingua locale significa "soccorso". Mi hanno chiesto di prendere la parola durante i festeggiamenti e mi sono sentito in dovere di ricordare, davanti a tutti, il triste episodio che ha fatto nascere questo progetto, nel 2015: protagoniste una madre vedova e le sue due figlie, di 18 e 12 anni, Akosse e Joséphine, diventate cieche entrambe in breve tempo per delle banali infezioni agli occhi curabilissime, ma non per loro che non avevano i soldi per pagare dei semplici antibiotici. La cecità delle ragazze ha condotto tutte e tre alla disperazione più nera, anche a causa dell'emarginazione sociale e delle accuse di stregoneria di cui era oggetto la madre, anche da parte dei parenti. Era andato a trovarle il nostro rappresentante in Togo, Moïse Tchapo, che aveva cercato di spiegare loro, lui che era stato cieco per tre anni, che la vita poteva continuare anche senza la vista, che potevano andare a scuola e studiare, che le avremmo aiutate... Ma era troppo tardi: la notte stessa si sono impiccate, tutte e tre. Da questa tragedia, che ha toccato a fondo tutti noi, è nato ora DIFIIDI, un centro oculistico sociale che non lascia fuori nessuno e offre a chi ha bisogno quel soccorso che inutilmente aveva chiesto sette anni fa quella povera mamma per salvare la vita, non solo la vista, delle sue figlie Akosse e Joséphine. F.F. Didasclia della foto L'ingresso del centro oculistico DIFIIDI a Bassar: il soccorso ora c'è! Articolo numero 9 I nostri interventi per i non vedenti in Togo Gestiamo nella capitale Lomé un servizio chiamato PINV, Projet d'Intégration des Non-Voyants, che fornisce supporto agli studenti ciechi, con produzione di libri in braille; manteniamo agli studi, con regolare borsa di studio, 30 studenti ciechi, 18 all'università di Lomé e 12 a Kara; facciamo studiare, con borse di studio e pagamento delle rette scolastiche, anche 30 studenti liceali di varie zone del Togo; forniamo aiuti economici e materiale didattico (carta per scrivere in braille ma non solo) a sei scuole per non vedenti; in tutto sono oltre 400 i ragazzi ciechi a cui forniamo carta e altro materiale scolastico; aiutiamo con progetti di assistenza e adozioni a distanza vari bambini, figli di genitori non vedenti; collaboriamo ai progetti sanitari di prevenzione della cecità promossi dall'associazione nostra partner SOTES Togo. Come aiutarci: Potete inviare le vostre donazioni: - Presso gli uffici postali con bollettino di C.C.P. n. 18 88 33 55 intestato a “Gruppo S. Francesco d’Assisi onlus” - Con bonifico bancario:IBAN IT07 U076 0111 8000 0001 8883 355 Bancoposta Agenzia di Vicenza - On line con PayPal seguendo il link diretto nell'home page del nostro sito: www.grupposanfrancesco.org 5 per 1000 Sostieni con il 5 per mille l'istruzione dei bambini e ragazzi ciechi in Togo Codice Fiscale: 9 5 0 4 7 8 6 0 2 4 2 Gruppo S. Francesco d'Assisi Associazione di solidarietà per i ciechi del Togo - ONLUS Fondata da Urbana Carezzoli Sede legale: via Salvi, 13 36048 Barbarano Mossano (Vicenza) Tel. 0444 1270194 info@grupposanfrancesco.org www.grupposanfrancesco.org