Per i ciechi del Togo Bollettino del Gruppo San Francesco d'Assisi di Barbarano Mossano www.grupposanfrancesco.org Aprile 2022 Sommario 1 Siamo in difficoltà, ma non possiamo fermarci - di Flavio Fogarolo 2 Per i ciechi di "tutto" il Togo 3 Dalla nostra piccola stamperia braille escono decine di pubblicazioni al giorno 4 Ma è un problema la carta braille, molto cara in Togo 5 Suor Martina e i suoi interventi per i ciechi adulti 6 180 operazioni di cataratta in tre giorni!. 7 Dopo tre anni di cecità è tornata a vedere 8 Vedere la luce della vita di Padre Manuel Ceola Articolo numero 1 Non è facile per una piccola associazione come la nostra aiutare i ciechi di un intero paese, anche se poco esteso come il Togo Siamo in difficoltà, ma non possiamo fermarci Sono ormai cinque anni che interveniamo per i ciechi di tutto il Togo, non solo quelli della parte meridionale del paese come abbiamo fatto per tanto tempo. Sapevamo che non sarebbe stato facile ma i primi anni sono andati abbastanza bene e cominciavamo ad essere ottimisti: dai che ce la facciamo! Adesso purtroppo cominciamo ad essere in crisi: abbiamo concluso il 2021 con 7.000 euro di disavanzo, coperti per fortuna da riserve degli anni precedenti, ma se succede ancora dobbiamo per forza ridurre gli interventi. I ragazzi che chiedono aiuto sono sempre più numerosi, i bisogni sono reali ed è davvero difficile dire di no a qualcuno. Cosa succede se smettiamo di dare a tutti i libri braille? Semplicemente rimarrebbero senza, perché non hanno nessun altro a cui chiederli. O se non diamo più un piccolo assegno mensile agli studenti liceali o universitari più bisognosi affinché possano vivere in città e mangiare qualcosa quando tornano da lezione? Nel 2020 abbiamo scoperto ragazzi del nord del paese che pativano veramente la fame e siamo intervenuti, ma se cessassimo di farlo per loro tutto tornerebbe inevitabilmente come prima. O se i nostri amici di Sotes Togo smettessero di curare gratuitamente i poveri nel loro ambulatorio oculistico, mica troverebbero altri pronti a operare agli occhi chi non può pagare. Non si può pensare che se non interveniamo noi, poi ci penserà qualcun altro: può funzionare, forse, in Italia ma in Africa non è così. Per i ciechi in Togo, di sicuro non è così. Ricorderete l'uomo che scendeva da Gerusalemme a Gerico e fu assalito dai briganti. Passarono due persone ma non si fermarono, ma poi arrivò il Samaritano e si prese cura di lui. Non sempre passa il Samaritano: se incontri qualcuno che ha bisogno del tuo aiuto quello diventa automaticamente il tuo prossimo e devi per forza fare i conti con la tua coscienza. Ecco perché ci piange il cuore anche solo all'idea di dover tagliare i sostegni che stiamo dando ai tanti ragazzi ciechi che abbiamo incontrato e che sono diventati, uno ad uno, il nostro vero prossimo. Ma vogliamo essere ottimisti: ce l'abbiamo fatta per tanti anni e ce la faremo ancora! Buona Pasqua a tutti. Flavio Fogarolo Articolo numero 2 Per i ciechi di "tutto" il Togo Cartina del Togo con le indicate località dove interveniamo Ci sono veramente tanti non vedenti in Togo, di tutte le età, e intervenire ovunque per una piccola associazione come la nostra è davvero complicato. Qualche numero: sono più di 400 i bambini e gli studenti che ci chiedono la carta per scrivere in braille, 85 gli universitari che hanno bisogno dei libri di studio in braille, 70 quelli che non hanno i mezzi per vivere in città e che aiutiamo con una borsa di studio. Cerchiamo di essere vicini a tutti perché, con il vostro aiuto, stiamo davvero cambiando loro la vita! Dapaong Dapaong è il capoluogo della regione delle Savane, all’estremo nord del Togo. Qui ci sono 55 studenti ciechi della secondaria: a 7 diamo un assegno mensile per mantenersi agli studi, a tutti materiale didattico e carta braille. Siuo Nel piccolo villaggio di Siou opera per i ciechi adulti suor Martina. Ne parliamo all'articolo n. 5. Kara A Kara, importante città del Togo settentrionale, aiutiamo, con carta, strumenti didattici e qualche finanziamento, la scuola per ciechi CASPA-K che ospita circa 40 bambini della primaria. A Kara, che è sede di una università, manteniamo agli studi 15 studenti universitari non vedenti e 8 liceali privi di altri mezzi. In tutto gli studenti ciechi delle superiori sono però 77 e a tutti forniamo carta e materiale didattico. Bassar A Bassar è in funzione dal 2020 il centro oculistico sociale DIFIIDI promosso e gestito dalla nostra associazione partner SOTES TOGO. Ne parliamo all'articolo n. 6. Sokodè Sokodè è la seconda città del Togo e qui ha sede il centro IFRAM che ospita 77 tra bambini e ragazzi delle superiori, più alcuni adulti in formazione professionale. A Sokodé funziona anche un Istituto Islamico per i non vedenti con 44 alunni. Lo aiutiamo fornendo carta braille e materiale didattico. Lomé La capitale Lomè è una città grande e popolosa: un terzo degli abitanti del Togo vive qui e anche i ciechi sono tanti. C'è una scuola, St Augustin, per i piccoli e tanti studenti che frequentano le superiori. A Lomé c'è l'università più grande del paese con decine di studenti ciechi: a circa 60 diamo i libri, a 30 paghiamo le tasse universitarie, a 25, provenienti da villaggi lontani, diamo un aiuto mensile per vivere in città. A Lomé ha sede il nostro servizio chiamato Projet d'Intégration des Non Voyants (PINV), con stamperia braille e centro operativo di tutte le nostre attività in Togo. Ne parliamo nell'articolo successivo. Articolo numero 3 Gli studenti ciechi sono numerosi e chiedono tanti libri in braille. Con fatica, ma riusciamo a rispondere ai bisogni di tutti. Dalla nostra piccola stamperia braille escono decine di pubblicazioni al giorno È dal 2007 che la nostra associazione ha attivato nella capitale Lomé un servizio di stampa braille per gli studenti ciechi dell'università. Adesso si chiama PINV, Projet d'Intégration des Non-Voyants, ha tre dipendenti, due piccole stanze in affitto, dei computer e due stampanti braille sempre in funzione, o quasi. La richiesta di libri braille è aumentata moltissimo negli ultimi anni, sia per l'incremento degli utenti (erano una decina quando abbiamo iniziato quindici anni fa e sono quasi 80 adesso) sia per la maggiore diffusione, anche in Togo, di dispense e testi di studio in formato digitale che ha comportato una drastica riduzione dei tempi di trascrizione. Solo pochi anni fa molti studenti arrivavano con pacchi di fotocopie sbiadite da trascrivere in braille e ci volevano ore e ore di lavoro per ogni dispensa, adesso i testi da produrre partendo dal libro di carta, con lo scanner, sono solo una piccola parte. Didascalia della prima foto: Uno degli operatori della stamperia è Céléstin, ex allievo di una scuola per ciechi. Lavora al computer con monitor ingrandito e sintesi vocale ma, da esperto lettore braille, sa anche controllare i testi stampati. Didascalia della seconda foto: Ogni giorno arrivano in continuazione studenti ciechi a ritirare i libri in braille preparati per loro. Articolo numero 4 Ma è un problema la carta braille, molto cara in Togo Il consumo di carta della stamperia sta diventando sempre più un problema per noi, ma i ragazzi ciechi che seguiamo sono talmente tanti che anche per la fornitura ad uso personale, per compiti e appunti, sosteniamo costi veramente impegnativi: circa 7.000 euro all'anno. In Togo non ci sono cartiere e tutta la carta è importata, ma quella più spessa, indispensabile per il braille altrimenti i punti si schiaccerebbero subito, è considerata un prodotto di lusso. Adesso ci stiamo organizzando per spedirla via nave: dovremmo risparmiare qualcosa, ma resta sempre un grosso impegno. In ogni caso, di sicuro, a scuola senza carta non si può stare. Nella foto: la rilegature dei libri finiti. Articolo numero 5 Suor Martina e i suoi interventi per i ciechi adulti Se non si interviene, la cecità causa la più assoluta miseria Siamo venuti recentemente in contatto con una suora italiana che opera a Siou, in una zona settentrionale e decentrata del Togo, dove vive una numerosa comunità di ciechi adulti, quasi tutti diventati tali per effetto di una grave epidemia di oncocercosi sviluppatasi qui qualche decennio fa. L'oncocercosi, detta anche cecità fluviale perché si manifesta in zone umide, è una patologia infettiva causata dalle larve di un mosca che, se arrivano a colpire gli occhi, causano spesso la completa cecità. In questa zona decine di persone hanno perso completamente la vista. Successivamente sono stati attivati specifici interventi sanitari e l'epidemia non si è più ripetuta, ma sono rimaste diverse decine di ciechi, tutti ormai anziani e tutti poverissimi. Suor Martina Bernardi, padovana, gestisce da alcuni anni un piccolo centro che organizza per loro, e con loro, delle attività lavorative, ma anche delle semplici azioni di supporto per i bisogni fondamentali: un po' di cibo, acqua per lavarsi, cure mediche... La nostra associazione è impegnata sul fronte dell'istruzione dei giovani non vedenti e non ha la possibilità di fare molto per lei, ma quel che possiamo lo facciamo volentieri. Abbiamo già inviato bastoni bianchi e tavolette braille per i pochi che sanno scrivere e stiamo provando a proporre con lei qualche progetto per sostenere questa iniziativa che, anche se con pochi mezzi, riesce a fare cose davvero molto preziose. Nella foto: suor Martina (prima a destra) con un gruppo dei ciechi adulti da lei seguiti. Articolo numero 6 Inaugurato nuovo blocco operatorio del Centro oculistico DIFIIDI di Bassar: un servizio di qualità accessibile anche ai più poveri 180 operazioni di cataratta in tre giorni! L'ambulatorio oculistico è attivo da neppure due anni ma è già diventato punto di riferimento fondamentale per una zona molto ampia, priva di servizi sanitari utilizzabili da tutti, con conseguenza disastrose nel campo delle malattie agli occhi. Non si risolvono i problemi con cliniche che danno solo servizi a pagamento, come succede abitualmente in Togo. Per poter ridare la vista alle tante persone che dovevano essere operate, fino all'anno scorso bisognava portarle a Sokodé o Kara, città ad oltre 100 Km di distanza, ma adesso è entrato in funzione un nuovo blocco chirurgico e si può fare tutto qui. C'erano però tante persone in attesa e così è stata organizzata una campagna intensiva di tre giorni, dal 21 al 23 gennaio, con il supporto di medici e infermieri venuti da fuori, e sono state operate ben 180 persone, molte diventate ormai completamente cieche che ora hanno ripreso a vedere. Gli operatori del centro si informano accuratamente sulla situazione economica dei pazienti e fanno pagare solo a quelli che possono. Come era prevedibile, la maggior parte degli operati erano persone molto povere e ben 120 di loro non hanno pagato assolutamente nulla, 40 hanno contribuito con il 50% delle spese e in 20 per intero (90 euro). Indescrivibile la gioia di chi è tornato a vedere dopo anni di cecità totale o quasi. Tutto questo è possibile grazie alla generosità di tante persone che hanno creduto in questo progetto ma anche alla scrupolosa gestione delle risorse. Nelle foto: Pazienti in attesa e, in basso, la sala operatoria con il nuovo microscopio. Articolo numero 7 Dopo tre anni di cecità è tornata a vedere Si chiama Marie KODJO, è una giovane mamma di 35 anni che ha fatto un viaggio in moto di 170 KM, con il marito, per farsi operare. Ecco cosa ci ha detto: Tornerò a casa e faremo festa. I miei bambini rideranno contenti assieme a me. Io sto già ridendo con tutto il mio cuore, dopo tre anni di cecità. Già ieri, subito dopo l'operazione, con l'occhio ancora coperto dalla benda, ero contenta. Adesso so che ci vedo e continuerò a vedere. Grazie a Dio, al centro di DIFIIDI di Bassar, ai suoi benefattori e alle persone generose e di buona volontà! Articolo numero 8 Vedere la luce della vita di Padre Manuel Ceola Padre Manuel Ceola, missionario comboniano in Togo, ha accompagnato dall'oculista, lo stesso che opera a Bassar, tre giovani della sua parrocchia che stanno diventando ciechi, ma per nessuno dei tre purtroppo c'era ormai più nulla da fare. Ci racconta qui l'amarezza di questa esperienza ma anche la lezione di coraggio che hanno dato questi ragazzi. Jules, Paul e Zachary sono 3 giovani della parrocchia di Tabligbo (Togo) dove vivo la mia missione come sacerdote missionario comboniano. Tutti e tre stanno progressivamente perdendo la vista e, assieme al nostro Moïse TCHAPO, li abbiamo portati da uno specialista per vedere cosa si sarebbe potuto fare per aiutarli. Sfortunatamente nessuno dei tre potrà recuperare la vista. Ero presente quando il medico ha dato questa risposta e sono rimasto profondamente scosso, soprattutto perché si sarebbe potuto fare qualcosa se s’interveniva prima. Quello che cercavo di vedere erano i loro sentimenti: Jules, il più giovane (18 anni), è sobbalzato sulla sedia; «Grazie perché finalmente qualcuno mi ha detto chiaramente come stanno le cose» ha detto Zachary; impassibilità, forse rassegnazione in Paul. Ma in tutti e tre ho sentito forte il dire: «Vabbè, pazienza, ma la vita continua, non finisce a causa della mia cecità». Questo loro desiderio di vivere li ha portati ad accettare di seguire dei corsi per non-vedenti, in modo particolare Jules che inizierà presto la scuola al centro di Togoville, dove già si trova suo fratello. Grazie Jules, Paul e Zachary, perché malgrado i vostri occhi siano chiusi alla luce del giorno, siete capaci di vedere la luce della vita e non vi arrendete mai. Padre Manuel Ceola Come aiutarci: Potete inviare le vostre donazioni: - Presso gli uffici postali con bollettino di C.C.P. n. 18 88 33 55 intestato a “Gruppo S. Francesco d’Assisi onlus” - Con bonifico bancario:IBAN IT07 U076 0111 8000 0001 8883 355 Bancoposta Agenzia di Vicenza - On line con PayPal seguendo il link diretto nell'home page del nostro sito: www.grupposanfrancesco.org 5 per 1000 Sostieni con il 5 per mille l'istruzione dei bambini e ragazzi ciechi in Togo Codice Fiscale: 9 5 0 4 7 8 6 0 2 4 2 Gruppo S. Francesco d'Assisi Associazione di solidarietà per i ciechi del Togo - ONLUS Fondata da Urbana Carezzoli Sede legale: via Salvi, 13 36048 Barbarano Mossano (Vicenza) Tel. 0444 1270194 info@grupposanfrancesco.org www.grupposanfrancesco.org Per il 5 per mille, questo è il nostro Codice Fiscale: 95 047 860 242