Amici di Togoville Per i ciechi del Togo Bollettino del Gruppo San Francesco d'Assisi di Barbarano Mossano www.grupposanfrancesco.org Aprile 2019 Sommario 1 Grazie a voi, ce l'abbiamo fatta anche nel 2018. Ma continuate ad aiutarci! di Flavio Fogarolo 2 Il nostro bilancio del 2018: quasi 60.000 euro per i ciechi del Togo. 3 Continua il nostro impegno per i ragazzi albini 4 Organizziamo in Togo due giorni di formazione per gli insegnanti 5 È il momento di dare anche ai ciechi del Togo la possibilità di leggere audiolibri 6 Geometria da toccare 7 Per i bambini ciechi più piccoli, strumenti per facilitare l'accesso al Braille 8 «Venivano presi a sassate perché non volevano i ciechi tra di loro, portavano disgrazia» di Padre Fabio Gilli Articolo numero 1 Grazie a voi, ce l'abbiamo fatta anche nel 2018. Ma continuate ad aiutarci! Il numero di primavera del nostro giornalino è dedicato come al solito a un primo bilancio delle attività dell'anno che si è concluso: non è stato facile, ma ce l'abbiamo fatta anche questa volta. Non è stato facile perché nel 2018 è andato completamente a regime il nostro nuovo impegno che prevede una presa in carico dei ciechi in tutto il Togo, non solo verso un'unica scuola come in passato. Sapevamo che di conseguenza le spese sarebbero aumentate, anche se certamente speravamo di potercela fare. Vedere ora i conti dell'anno appena concluso ci fa tirare un bel sospiro di sollievo e ci piace condividere con voi la soddisfazione di questo risultato. Non è mai stato nel nostro stile lamentarsi a oltranza: se siamo in difficoltà lo diciamo senza problemi, ma se la solidarietà di chi ci aiuta ci consente di finanziare le iniziative su cui ci siamo impegnati, siamo ben lieti di farlo sapere. Un'informazione corretta pensiamo sia il modo migliore per ripagare la vostra fiducia, nonché per ringraziarvi. Tra qualche settimana tornerò in Togo assieme a due nostre volontarie. A scanso di equivoci, mi preme ricordare che per noi il volontariato è reale, e neppure un euro per spese di viaggi è a carico dell'associazione. Punteremo quest'anno sulla qualità dell'insegnamento e, come spieghiamo all'interno, porteremo molti materiali didattici ma dedicheremo anche parecchio tempo a mostrare come si usano. Per professione, anche se adesso sono in pensione, mi occupo da anni di didattica per gli alunni con disabilità e mi piange il cuore vedere quanto povere, in tutti i sensi, sono le scuole per ciechi in Togo. Ma abbiamo anche visto che non basta portare gli strumenti didattici che usiamo in Italia se non si fa un'adeguata formazione. È quello che vogliamo fare seriamente quest'anno, per compiere un altro passo verso la vera emancipazione dei ciechi in Togo. Padre Fabio, nel suo saluto pasquale, ci invita a considerare con soddisfazione quanti progressi abbiamo fatto in questi anni. Condividiamo il suo ottimismo, assieme all'impegno a migliorare ancora. Buona Pasqua a tutti. Flavio Fogarolo Articolo numero 2 Chiudiamo l'anno per la seconda volta di seguito con un leggero disavanzo ma, grazie al vostro aiuto, rimaniamo ottimisti sulla tenuta del nostro impegno in Togo. Il nostro bilancio del 2018: quasi 60.000 euro per i ciechi del Togo. Nel 2018 abbiamo consolidato il nostro intervento in tutto il Togo, iniziato l'anno prima, e le spese sono di conseguenza aumentate. I numeri del nostro bilancio annuale sono però confortanti, nonostante il passivo di 1384 euro a cui possiamo comunque fare fronte grazie a qualcosa messo da parte in passato. Certamente dobbiamo continuare a vigilare e darci da fare nel cercare altri aiuti, perché è evidente che non si può continuare per tanto tempo con un bilancio in rosso. Difficile per noi pensare di ridurre le spese: i bisogni in Togo sono enormi, gli interventi che facciamo attentamente monitorati dai nostri collaboratori locali, in particolare dal nostro braccio destro Moise Tchapo. Le nostre spese di funzionamento ammontano a 1.214 euro, pari al 2% delle uscite, e riguardano quasi esclusivamente i costi puri (tipografia e spese postali) di questo giornalino e delle lettere destinate a informare e ringraziare le persone che ci aiutano. Il 5 per mille rimane una voce importante delle nostre entrate e vi invitiamo ovviamente a continuare a darci la vostra adesione ma anche, se possibile, di invitare a farlo parenti e amici. Prima tabella Bilancio 2018 dell'Associazione Gruppo San Francesco d'Assisi Entrate   Donazioni 37.129 Quote associative 520 Offerte durante i concerti 392 5 per mille (redditi 2016) 7.659 Vendita biglietti lotteria 8.295 Sovvenzioni straordinarie e anonimi 4.196 Altre entrate 240 Totale entrate 58.431 Uscite Interventi in Togo per l'istruzione dei ciechi (dettaglio nella tabella successiva) 50.674 Interventi in Togo per la prevenzione della cecità 4.014 Altri interventi in Togo 700 Acquisto materiale inviato in Togo 2.478 Spese per la lotteria 735 Spese di funzionamento (tipografia, spese postali, tenuta conto) 1.214 Totale uscite 59.815 Disavanzo -1.384 Seconda tabella Dettaglio spese in Togo per l'istruzione dei ciechi Funzionamento generale del servizio (salari, affitto ufficio, luce, telefono, internet, viaggi, acquisto in loco carta braille e altro materiale per le scuole…) 21.593 Spese per gli studenti universitari ciechi (pensione mensile, tasse universitarie, eventuali cure mediche) 7.841 Contributi economici alle scuole dei ciechi che assistiamo 14.337 Supporto alle famiglie dei ciechi, ex nostri allievi, in difficoltà e assistenza ai loro bambini 6.903 Totale 50.674 Articolo numero 3 Continua il nostro impegno per i ragazzi albini L'anno scorso ci siamo impegnati ad aiutare i ragazzi albini che frequentano le scuole per ciechi a Kara e Sokodé, portando loro occhiali da sole e diversi flaconi di creme protettive. La crema è terminata da tempo, purtroppo, e ne serve ancora, e in quantità ben superiore: il sole africano per loro è micidiale e la usano tutto l'anno, non solo d'estate come noi. Si tratta di prodotti cosmetici abbastanza costosi, e questo ci mette in difficoltà. Ma ce la faremo! Articolo numero 4 Portare materiale didattico nuovo serve a poco se non si insegna ad usarlo. Organizziamo in Togo due giorni di formazione per gli insegnanti Torniamo in Togo a breve, dal 21 a 30 aprile, e come al solito porteremo materiale didattico di vario tipo per le scuole dei ciechi. Da anni cerchiamo di rendere più efficace l'insegnamento ma non è facile. Gli insegnanti di queste scuole conoscono benissimo il braille, molto meno i principi e gli strumenti più generali della didattica e il risultato purtroppo in molti casi è un'alta percentuale di insuccessi e abbandoni. Se i bambini imparano bene, altrimenti... va bene lo stesso. Tutti gli insegnanti in Togo bocciano tantissimo, ma per uno come me che da anni lavora in Italia per promuovere una scuola inclusiva, sono cose difficili da digerire. Essendo tante le scuole che seguiamo, è difficile anche ripetere più volte gli stessi discorsi e per questo abbiamo proposto a tutti di recarsi due giorni a Sokodé, al centro del Togo, per una formazione intensiva: presenteremo i nuovi strumenti che portiamo, mostriamo come si usano e a cosa servono, e poi lasceremo subito il tempo per provare ad usarli. Tra gli insegnanti ce ne sono infatti parecchi di non vedenti che hanno bisogno di toccare. Mi aiuterà in questa attività Chiara Onger, che è già stata in Togo due volte e, soprattutto, che è insegnante in una scuola montessoriana, esperta e ben attenta ai bisogni educativi dei bambini in difficoltà Questo il calendario: Venerdì 26 aprile, pomeriggio, mostreremo strumenti e giochi per i bambini più piccoli. Sabato 27 mattina: sistemi per fare disegni accessibili al tatto e modellini per la geometria. Sabato 27 pomeriggio: gli audiolibri. Su alcuni di questi argomenti trovate degli approfondimenti a pagina 3. È la prima volta che organizziamo una cosa del genere: bisogna pagare il viaggio a chi viene da lontano, pensare alla sistemazione di notte e fornire pasti per tutti; ma per questo possiamo contrare sull'ospitalità e la collaborazione del centro per non vedenti IFRAM di Sokodè. Nel prossimo numero di questo giornalino vi racconteremo come è andata. F.F. Articolo numero 5 Gli apparecchi di ascolto costano sempre meno e testi registrati in francese se ne trovano tanti in internet È il momento di dare anche ai ciechi del Togo la possibilità di leggere audiolibri In tutto il mondo occidentale le persone che non vedono accedono alla cultura in due modi: il braille rimane fondamentale per i testi di studio e soprattutto nella fase dell'istruzione ma è con gli audiolibri, sia registrati con lettore umano che ricavati con sintesi vocale da documenti digitali, che si ha la possibilità di entrare nel mondo sconfinato della cultura e del gusto di leggere, essendo troppo limitata la produzione braille. Per vari motivi in Togo i ciechi utilizzano solo il braille, che è come dire che, a parte i libri si scuola, non possono leggere quasi nulla. Avevamo tentato più volte, in passato, di proporre audiolibri ma purtroppo con scarsi risultati. Un po' per banali problemi tecnici come la sostituzione delle pile degli apparecchi e più in generale la loro manutenzione, ma soprattutto per la qualità del materiale che avevamo allora fornito, quasi tutto di autori classici francesi per adulti. In realtà bisognava puntare sui ragazzi e, con il supporto dei loro insegnanti, far sì che imparino da piccoli a usare questi metodo alternativo di lettura. Quindi servono tanti libri adatti a loro, meglio se di autori africani. E con internet li abbiamo trovati! Portiamo in Togo una raccolta, liberamente duplicabile, di quasi 500 audiolibri, di cui 200 di letteratura infantile o per ragazzi, e molti dei quali proprio di autori africani. Puntiamo anche ad insegnare agli operatori a registrare leggendo ad alta voce i libri che non sono disponibili che possono così entrare nel catalogo della biblioteca ed essere a disposizione di tutti. In questo campo è evidente che mettersi in rete e collaborare è la mossa vincente. Anche da punto di vista degli apparecchi le cose dovrebbero funzionare meglio. Oggi questi lettori sono forniti di una batteria fissa ricaricabile, analoga a quelle dei cellulari e non servono più le pile come qualche anno fa. Comperiamo tutto on line direttamente dalla Cina a prezzi che ci sognavamo: il lettore MP3 della foto a fianco costa meno di 2 euro; con la scheda di memoria e gli auricolari arriviamo a 5 euro circa. Nella foto: Uno dei piccoli lettori MP3 che portiamo in Togo per fare ascoltare i libri ai ragazzi ciechi. Ne abbiamo presi una quarantina. o. Articolo numero 6 Geometria da toccare Tra i nuovi strumenti didattici che porteremo in Togo in aprile ci sono dei modellini per la geometria. Per chi non vede è possibile comprendere le caratteristiche delle forme geometriche, solide e piane, solo attraverso il tatto perché anche la descrizione a parole funziona poco, se non in un secondo momento per far riflettere sulle varie proprietà: lati uguali, paralleli, perpendicolari ecc. In Togo non abbiamo mai visto nulla che potesse aiutare gli studenti ciechi in questo campo e così siamo intervenuti. Porteremo ad ogni scuola un sistema flessibile per costruire solidi e figure piane di tutti i tipi con delle cannucce di plastica componibili nonché una serie di solidi e figure piane già pronti. Collegando cannucce di varia lunghezza e colore si possono costruire tutte le forme geometriche che servono. Per quelle con lati curvi (cerchi, coni, sfere) porteremo modellini di legno e plastica. Nella foto: triangolo, cubo e piramide con le cannucce. Articolo numero 7 Per i bambini ciechi più piccoli, strumenti per facilitare l'accesso al Braille Tanto materiale e tanto spazio nella formazione sarà dedicato ai più piccoli. A sinistra un casellario per esercizi di strutturazione e organizzazione dello spazio, fondamentale per l'introduzione al braille. A destra due sistemi di scrittura braille per i piccoli. Tutto il materiale è da noi prodotto o adattato. Articolo numero 8 Padre Fabio Gilli, il missionario comboniano non vedente che ha fatto nascere il nostro impegno in Togo, ci ricorda quanta strada abbiamo fatto. «Venivano presi a sassate perché non volevano i ciechi tra di loro, portavano disgrazia» Cari Amici la Pasqua si sta avvicinando e voglio augurarvi ogni bene e ringraziarvi per tutto quello che fate. Io sono qui, a Castel d'Azzano, in questa casa di riposo per missionari comboniani: sto bene e sono contento. La mia più grande gioia adesso è vedere che quello che abbiamo fatto in Togo per i ragazzi ciechi non è certo finito ora che questo povero prete non è più là. Siamo partiti dal niente, ma ne abbiamo fatta di strada! Appena aperta la scuola di Togoville aveva cinque ragazzi. Dopo le lezioni giravano per il villaggio per fare quattro passi ma spesso venivano presi a sassate: non volevano i ciechi tra di loro, portavano disgrazia. Ma non ci siamo scoraggiati e abbiamo continuato a farli uscire. Spesso andavo anch'io con loro in passeggiata, cieco tra i ciechi, e un po' alla volta le cose sono cambiate. Ora alcuni di quei cinque ragazzi sono laureati, fanno i professori, lavorano, hanno figli… E non mi risulta che in Togo tirino più sassi a chi non vede. La gente ha capito che anche noi poveri non vedenti riusciamo a fare qualche cosa, ha visto i risultati e adesso ci stima. Ecco perché insisto sempre a dire che bisogna avere coraggio, andare avanti, non scoraggiarsi davanti alle difficoltà. Le mie difficoltà principali oggi sono legate alla salute ma tengo duro. Ho iniziato a uscire, a incontrare dei gruppi, a parlare di tutto quello che abbiamo fatto e facciamo in Togo. Deve arrivare chiaro il messaggio che nulla è finito, che non ci siamo stancati, perché, tutti assieme, si continua. Io sono un povero cieco e, da solo, senza di voi, non avrei mai fatto nulla. Penso sempre al Togo, ai cari amici di laggiù che porto sempre nel mio cuore. Ogni notte mi sogno del Togo, di essere in questo o in quel villaggio, di viaggiare sulla Vespa quando ci vedevo ancora un po', poi aiutato o spinto da qualcuno. Amo questa terra, amo questo Togo che mi ha sempre voluto bene, e io voglio ricambiare come posso. Cari amici del Togo: prego tanto per voi, e voi pregate per me. Non dimentico mai tutto quello che mi avete dato: che siate benedetti! Mi chiedete se tornerò: sì, tornerò, e resterò sempre con voi, fino alla morte. Buona Pasqua a tutti voi che mi leggete, in Italia e in Togo. Per noi missionari la Pasqua è il fulcro di tutto. È la Pasqua che ci fa camminare e andare per il mondo. Cristo è risorto e con lui noi tutti siamo risorti e votati alla resurrezione, e noi crediamo che dopo questa vita ce n'è un'altra, e che non finisce qui. Dio ci ama, da sempre e per sempre, non si stanca di amarci. È contento di noi, non ci giudica e non ci condanna, mai. Grazie a questa Pasqua siamo salvati. Vi sono vicino e vi ringrazio Padre Fabio Gilli Nella foto, di qualche anno fa, Padre Fabio in Togo con gli studenti non vedenti Come aiutarci Potete inviare le vostre donazioni a favore dei ragazzi ciechi di Togoville scegliendo una di queste tre modalità: - Presso gli uffici postali con bollettino di C.C. P. n. 18 88 33 55 intestato a “Gruppo S. Francesco d’Assisi onlus” - Con bonifico bancario: IBAN IT 07 U0 76 0111 8000 0001 888 3355 Bancoposta Agenzia di Vicenza - On line con PayPal o carta di credito seguendo il link diretto nell'home page del nostro sito: www punto grupposanfrancesco punto org. Le donazioni al Gruppo San Francesco sono detraibili dalle imposte secondo la normativa vigente per le onlus. Conservare allo scopo la ricevuta originale delle poste o della banca. Intestazione Gruppo San Francesco d'Assisi Associazione di solidarietà ONLUS Sede legale: via Salvi, 13 - 36021 Barbarano Mossano (Vicenza) Tel. e fax 0444 / 63 80 33 mail: info@grupposanfrancesco.org web: www.grupposanfrancesco.org Codice Fiscale: 950 478 602 42 Amici di Togoville - aprile 2019 Pubblicazione registrata presso il tribunale di Vicenza 12/2002 Direttore responsabile: Alberto Carollo.