Amici di Togoville Per i ciechi del Togo Bollettino del Gruppo San Francesco d'Assisi di Barbarano Vicentino www.grupposanfrancesco.org Dicembre 2017 Anche quest'anno accompagniamo i nostri auguri di Buon Natale e Buon Anno con il piccolo calendario 2018 dei bambini ciechi del Togo Kekeli Neva Venga la Luce! Sommario 1 Ci avviamo a sostenere l'istruzione dei bambini ciechi di buona parte del Togo di Flavio Fogarolo 2 Un viaggio per conoscere tutte le scuole per ciechi del Togo: c'è tanto da fare! 3 Gli albini 4 Le prime carte geografiche a rilievo e braille per i non vedenti del Togo 5 La nuova mappa dei nostri impegni in Togo 6 Intervista a Padre Fabio Gilli - Tanta nostalgia, ma l'impegno per il Togo certamente continua, anche se in altro modo Articolo numero 1 Aumenta l'impegno, ma assieme ce la possiamo fare Ci avviamo a sostenere l'istruzione dei bambini ciechi di buona parte del Togo Per una piccola associazione come la nostra voler prendersi carico dell'istruzione di tutti i ciechi di un intero stato, anche se di dimensioni contenute come il Togo, sarebbe quanto meno velleitario. Non è così, ovviamente. Intanto perché non tutte le scuole per ciechi di quel paese hanno bisogno di essere aiutate, fortunatamente, e il viaggio di ottobre è stato molto utile per farsi almeno un'idea di come stanno le cose. Ma è di sicuro vero che soprattutto al nord, lontano dalla capitale, queste scuole sono di una povertà sconcertante, soprattutto per quanto riguarda materiali e oggetti indispensabili per fare scuola. Si trovano magari strumenti tecnologici, donati in passato da qualche ONG americana o europea, ma manca tutto il resto. Tutte le scuole che abbiamo visitato hanno ad esempio una bella stampante braille ma, ammesso che la sappiano usare, manca la carta, per cui rimane inutilizzata. Ecco, ho pensato, il tipo di intervento che può fare un'associazione come la nostra, piccola ma con una struttura solida nel territorio, in grado di verificare i bisogni e intervenire in modo mirato. Posso dire che la carta è arrivata e che abbiamo spinto la scuola più in difficoltà con le tecnologie a mettersi in contatto con un'altra più esperta, e non troppo lontana, per condividere dei percorsi di formazione. Ovviamente non basta la carta e abbiamo concordato anche un sostegno economico di circa 100 euro l'anno per bambino della primaria, circa il 50% in più per la secondaria . Non è tanto, ma per noi neppure poco perché i ragazzi sono davvero numerosi e un minimo di impegno sarà comunque necessario da parte della scuola e delle famiglie. La garanzia di un'entrata regolare ha fatto tirare ovviamente un bel sospiro di sollievo ai responsabili delle scuole he abbiamo incontrato. È dunque così che il nostro impegni per i ciechi del Togo si evolve e continua. Siamo, e rimaniamo, una piccola associazione ma la nostra parte la facciamo di sicuro. Assieme a voi, grazie alla vostra fiducia. Flavio Fogarolo Articolo numero 2 Un viaggio per conoscere tutte le scuole per ciechi del Togo: c'è tanto da fare! Sono stato in Togo dal 9 al 17 ottobre. Il viaggio di quest'anno aveva lo scopo di conoscere direttamente le varie strutture educative per i non vedenti che ci hanno chiesto di essere aiutate. Sono arrivato fino a Dapaong, all'estremo nord del paese, quasi ai confini con il Burkina Faso, e ho constatato di persona quello che mi era stato detto da molti sull'enorme povertà delle regioni interne. Anche le scuole per ciechi seguono questa regola, purtroppo, e la più povera in assoluto è infatti quella di Dapaong, la più lontana dalla capitale. In sette giorni ho percorso con Moise Tchapo, il nostro rappresentante in Togo, oltre 2.000 km per le strade del Togo. Guardando la carta dell'Africa, il Togo sembra un paese minuscolo ma in realtà le enormi dimensioni di questo continente ci traggono in inganno: dopo averlo percorso tutto, da sud a nord, posso affermare che non è per nulla uno staterello e che le distanze sono proprio ragguardevoli. In tutto in Togo ci sono otto scuole per non vedenti e con questo viaggio ho avuto conferma, come dicevo, che quelle del nord sono di gran lunga le più bisognose di aiuto. Siamo arrivati portando in dono tavolette braille, punteruoli, bastoni bianchi, carte geografiche… Per quelle più in difficoltà anche l'impegno a dare un aiuto economico che consenta loro di funzionare un po' meglio. Per strada avevo sempre nelle orecchie la raccomandazione che mi aveva fatto Padre Fabio prima di partire: «Ciechi in Togo ce ne sono tanti, aiutatene più che potete!» F.F Articolo numero 3 Gli albini Nelle scuole del Togo settentrionale abbiamo incontrato diversi albini, mai visti in precedenza nelle scuole del sud. L'albinismo come è noto porta a gravi problemi alla vista ma in alcune regioni dell'Africa gli albini sono anche vittime di stregonerie o persecuzioni. Nulla di questo, ci hanno assicurato, si registra in Togo per cui il problema maggiore rimane quello sanitario: non solo l'ipovisione ma anche dermatiti e gravi infiammazioni agli occhi. Nella foto: un bambino albino della scuola di Sokodè Articolo numero 4 Le prime carte geografiche a rilievo e braille per i non vedenti del Togo È possibile studiare geografia senza aver mai visto una carta geografica? In Italia da tempo esistono carte a rilevo e con indicazioni in braille, ben accessibili al tatto, ma purtroppo i ragazzi ciechi del Togo non hanno mai avuto la possibilità di capire come fosse fatto veramente il loro paese dato che nessuno aveva mai fornito loro niente di simile. Con il viaggio di quest'anno abbiamo finalmente colmato la lacuna consegnando a ciascuna delle scuole che abbiamo visitato alcune copie di due piccoli atlanti di nostra produzione: uno del Togo e l'altro di tutta l'Africa. Ciascun Atlante, in formato A4, comprende una dozzina di carte geografiche prodotte con la tecnica della carta termica a microcapsule e duplicate in Togo grazie all'attrezzatura da noi fornita. Abbiamo consegnato inoltre alle due scuole più grandi, di Kara e Sokodé, due carte geografiche di grande formato, una del Togo l'altra dell'Africa, opportunamente adattate per rendere riconoscibili al tatto i confini e i centri abitati mentre i nomi delle città e delle varie regioni o degli stati sono stati tutti duplicati in braille. Nelle foto: In alto una pagina dell'atlante del Togo in braille: rappresenta la regione meridionale chiamata "Marittima". A destra in alto: il direttore del centro per non vedenti di Sokodé signor Nabede, anche lui cieco, esplora soddisfatto la carte del Togo a rilievo. Sotto: la copertina dell'atlante dell'Africa è sia in braille che in caratteri normali. All'interno ci sono 14 carte geografiche con le varie zone del continente, da nord a sud. Articolo numero 5 La nuova mappa dei nostri impegni in Togo Da quest'anno sosteniamo bambini e ragazzi ciechi che vanno a scuola in tutto il Togo, fino alle estreme regioni del nord. La pagina contiene una carta geografica del Togo con evidenziate le città dove siamo operativi. Dapaong è il capoluogo della regione delle Savane, all’estremo nord del Togo. Qui sosteniamo il SEFRAH, un centro che si occupa di istruzione e formazione professionale di giovani disabili, tra cui una ventina di non vedenti della primaria e liceo. A Kara, importante città del Togo settentrionale e sede universitaria, sosteniamo il centro CASPA-K. È una struttura che funziona da diversi anni e ospita e fa studiare una cinquantina di ciechi, dai bambini della primaria fino all’università Sokodè è la seconda città del Togo e qui ha sede il centro per non vedenti Saint François: una realtà vivace che ospita circa quaranta tra bambini e ragazzi delle superiori, più alcuni adulti in formazione professionale. Tutti lindi, nelle loro divise sgargianti: gialle e azzurre quelle dei piccoli, rosa o bianche per i grandi. Nella capitale Lomè continuiamo a gestire il servizio di supporto per gli studenti universitari non vedenti con tre nuove matricole aggiunte quest'anno. Dal nostro centro di trascrizione escono decine di libri braille ogni mese che coprono egregiamente le loro esigenze di studio. Da quest'anno abbiamo iniziato ad aiutare anche una piccola struttura, chiamata CESA, con sede a Lomè che sostiene alcuni ciechi adulti e studenti liceali della capitale. A Togoville c'è il centro Kekeli Neva che abbiamo sostenuto fin dalla fondazione del nostro gruppo. Attualmente è stato preso in gestione dalla diocesi di Aneho e questo ci ha consentito di ridurre il nostro impegno e aiutare anche altre scuole. A Togoville continuiamo a sostenere gli studenti esterni e aiutiamo le famiglie dei ragazzi ciechi che non riescono a pagare le rette scolastiche Articolo numero 6 Intervista a Padre Fabio Gilli Tanta nostalgia, ma l'impegno per il Togo certamente continua, anche se in altro modo Abbiamo registrato questa conversazione qualche settimana prima di Natale a Castel d'Azzano (VR), nella casa di riposo e riabilitazione dei padri comboniani dove dallo scorso febbraio è ospite Padre Fabio Gilli, il missionario non vedente che per tanti anni ha animato il nostro impegno per i ciechi del Togo. D - Caro Padre Fabio, innanzitutto: come stai? La tua salute ultimamente ha fatto preoccupare un po' tutti. R - Ma no! Non preoccupatevi: sto bene. Dico di più: sono l'uomo più felice al mondo. C'è stato un momento difficile ma è stato superato, grazie anche alla vostra preghiera. D - Nostalgia del Togo? R - Tanta! Inutile che lo nasconda. Vivo anche ora per il Togo, penso sempre alle persone che ho lasciato laggiù, in particolare ai tanti non vedenti. Quando mio fratello, padre Bruno, ha detto loro che non sarei più tornato mi hanno scritto che quella notizia ha avuto l'effetto di una pugnalata. Ma io non ho abbandonato il Togo, e mai l'abbandonerò. Voglio fare di tutto, con la mia testimonianza e le mie parole, per sostenere questo povero paese, parlare del Togo, di quello che abbiamo fatto assieme alle altre persone che, come voi, ci aiutano. Tanta nostalgia, certo. Ma noi siamo missionari fino all'ultimo respiro. D - Com'è oggi in Togo la situazione di chi non vede? È cambiato qualcosa in questi anni, da quando sei arrivato? R - È cambiato tanto. Non solo per quello che abbiamo messo in piedi, ma per gli atteggiamenti delle persone. C'è molta più comprensione e i non vedenti sono più gioiosi. Ricordo le persone che venivano a visitare il centro dei bambini ciechi e vedendo i piccoli non vedenti dicevano stupiti: ma sono contenti, sono felici. Sì: questa è la differenza. E la loro serenità mi ha trasformato, ha messo da parte il mio handicap e mi ha fatto andare avanti, sempre aiutato dal Signore. D - Permettici però ora di esprimere le paure di molti: non è che adesso, senza padre Fabio, tutto quello che è stato fatto per i ciechi in Togo va a finire? R - No, non finisce. Non può finire. Io penso sempre a Urbana Carezzoli e sono sicuro che dal paradiso lei continua a pensare a noi. Quante volte mi ha sostenuto e incoraggiato! Nei momenti più difficili ancora oggi penso a lei. Io tengo duro, con la mia preghiera continua. E quando toccherà a me dal paradiso, come diceva Comboni, metterò in croce Gesù, Maria e tutti gli altri per i non vedenti del Togo! D - Grazie Padre Fabio. Anche il Gruppo San Francesco, fondato da Urbana, vuole tenere duro con te. R - Vi ringrazio ancora e vi auguro di cuore Buon Natale. Vi sarò vicino sempre, specialmente in quella notte santa. Coraggio, andiamo avanti! Prendiamoci per mano, e andiamo avanti! Nella foto: Padre Fabio Gilli in Togo tra i bambini ciechi. ------- Prestami la tua luce. Tutto impallidisce. Lo spirito trema. Cade l'ultima stella e morendo mi chiama lontano dal dolce martirio del mondo. Prestami la tua luce. Io devo andare. Urbana Carezzoli. Da "Il mio canto" 1990 Buon Natale dal Gruppo San Francesco d’Assisi Come aiutarci Potete inviare le vostre donazioni a favore dei ragazzi ciechi di Togoville scegliendo una di queste tre modalità: - Presso gli uffici postali con bollettino di C.C. P. n. 18 88 33 55 intestato a “Gruppo S. Francesco d’Assisi onlus” - Con bonifico bancario: IBAN IT 07 U0 76 0111 8000 0001 888 3355 Bancoposta Agenzia di Vicenza - On line con PayPal o carta di credito seguendo il link diretto nell'home page del nostro sito: www punto grupposanfrancesco punto org. Le donazioni al Gruppo San Francesco sono detraibili dalle imposte secondo la normativa vigente per le onlus. Conservare allo scopo la ricevuta originale delle poste o della banca. Intestazione Gruppo San Francesco d'Assisi Associazione di solidarietà ONLUS Sede legale: via Salvi, 13 - 36021 Barbarano Vicentino (Vicenza) Tel. e fax 0444 / 63 80 33 mail: info@grupposanfrancesco.org web: www.grupposanfrancesco.org Codice Fiscale: 950 478 602 42 Amici di Togoville - dicembre 2017 Pubblicazione registrata presso il tribunale di Vicenza 12/2002 Direttore responsabile: Alberto Carollo.