Amici di Togoville Kekeli Neva Bollettino del Gruppo San Francesco d'Assisi di Barbarano Vicentino www.grupposanfrancesco.org Maggio 2017 Da oltre 25 anni lavoriamo per mandare a scuola i bambini ciechi del Togo: vogliamo dare loro un futuro. Oggi sono decine e decine i ciechi adulti che hanno studiato grazie al nostro intervento, e in molti vivono dignitosamente del loro lavoro. Kekeli Neva significa: Venga la Luce. La Luce viene grazie al vostro aiuto. Sommario 1 I bambini ciechi in Togo sono tanti e proviamo ad allargare i nostri interventi di Flavio Fogarolo 2 Il nostro impegno per i ciechi del Togo si estende a due scuole del nord 3 La scuola SEFRAH di Dapaong 4 Il Centro dei Ciechi CASPAK di Karà 5 Decorare le ciabatte: al via, con un breve corso di formazione, l'ultima idea per dare un lavoro a chi non vede 6 Fare il possibile per prevenire la cecità 7 Il saluto pasquale di Padre Fabio Gilli 8 Assemblea 2017 e rinnovo delle cariche sociali Articolo numero 1 Siamo una piccola associazione ma possiamo fare di più I bambini ciechi in Togo sono tanti e proviamo ad allargare i nostri interventi Un po' alla volta l'attività del nostro gruppo si sta estendendo. Rimaniamo sempre una piccolissima associazione e continuiamo a puntare su progetti semplici ed efficaci, ma dopo tanti anni di contatti diretti, viaggi e testimonianze varie, la nostra percezione dei problemi dei ciechi del Togo diventa più nitida e capiamo che possiamo dare di più se articoliamo meglio il nostro aiuto. Visto sulla mappa dell'Africa il Togo sembra un minuscolo staterello ma le proporzioni non devono trarre in inganno. In realtà è il continente africano ad essere enorme e il Togo non è per nulla piccolo: oltre 600 Km da sud, sul mare, a nord, al confine con il Burkina Faso. 600 Km senza ferrovie, con strade che assomigliano poco alle nostre, paesaggi molto diversi dalla regione sulla costa a sud con i laghi palustri, alla collina del cacao, alla savana del nord. In questi anni abbiamo costruito una struttura operativa piccola ma efficace con un responsabile, il nostro rappresentante in Togo Moise Tchapo, un piccolo team di persone di fiducia e una sede nella capitale Lomè. Nulla di ché: un modesto ufficio in affitto, dove si fanno anche le trascrizioni braille per gli universitari ciechi, ma comunque un'ottima base di appoggio che sta funzionando molto bene. Oltre agli studenti ci occupiamo da tempo anche di varie emergenze, come quella, purtroppo assai diffusa, delle madri non vedenti rimaste sole: forniamo un modesto sussidio, assistenza sanitaria a loro e ai piccoli, cerchiamo adozioni a distanza per i bambini quando cominciano ad andare a scuola (che in Togo si paga, ricordiamo). Come raccontiamo in queste pagine, adesso cominciamo ad aiutare anche alcune scuole per ciechi delle regioni del nord particolarmente in difficoltà. In Togo ci sono ben 8 scuole per non vedenti, con oltre 300 bambini in tutto solo nella primaria, ma sono ancora tanti i piccoli che rimangono nei loro villaggi e non vanno a scuola. C'è tanto da fare, insomma. Col vostro aiuto, noi ci saremo. Flavio Fogarolo Articolo numero 2 Il nostro impegno per i ciechi del Togo si estende a due scuole del nord Da tanti anni (27 per l'esattezza) siamo impegnati a sostenere i ciechi in Togo concentrando il nostro impegno esclusivamente sull'area meridionale del paese, vicino al mare e alla capitale Lomè. Ogni tanto arrivavano degli studenti non vedenti provenienti dalle regioni settentrionali che ci chiedevano di essere presi in carico da noi, a Togoville o all'università di Lomè: ci parlavano di una situazione per i ciechi molto più difficile di quella che conoscevamo, con scuole poverissime che facevano quel che potevano, facendo pesare molti costi sulle spalle delle famiglie. Il che significa, come sappiamo bene, che nessuno si occupa dei bambini ciechi perché è molto difficile che i genitori facciano studiare i figli con disabilità: meglio puntare piuttosto su quelli sani che potranno sostenere la vecchiaia. Adesso cercheremo di aiutare anche loro, cominciando dalle due scuola più settentrionali, lontane dalla capitale: Kara e Dapaong. Abbiamo cominciato con una fornitura di materiale didattico, in particolare carta braille che rappresentava una vera emergenza. Per scrivere i bambini ciechi usavano fogli di carta normale per fotocopie, fornita dai genitori (chi poteva permetterselo), uniti a due a due con la cucitrice. Una pena… Da settembre cominceremo a dare loro un contributo in denaro, anche se modesto, considerando le nostre possibilità. La scuola di Togoville è gestita attualmente dalla diocesi ed ha meno esigenze, per cui possiamo pensare anche ad altri. Nelle due foto: Foto di gruppo all'istituto dei ciechi di Dapaong (a sinistra) e di Kara (a destra) davanti al materiale didattico donato dalla nostra associazione. A destra una cartina del Togo con evidenziate le sedi dei centri che aiutiamo: Dapaong, Karà, Lomè e Togoville. La didascalia dice: Nella cartina del Togo qui sotto sono indicate in rosso le città di Dapaong e Kara dove sono situati i centri per ciechi di cui parliamo in questa pagina. In basso, vicino al mare, si trova Togoville, dove abbiamo concentrato le nostre attività in questi anni, e la capitale Lomè con l'università e il nostro servizio per gli studenti ciechi. Articolo numero 3 La scuola SEFRAH di Dapaong Dapaong è una cittadina all'estremo nord del Togo, nella regione delle Savane, quasi al confine con il Burkina Faso. Il centro SEFRAH è aperto dal 1985 e si occupa in generale di bambini con disabilità: ciechi, sordi e disabilità motoria. La sigla significa: Service de Formation, de Réhabilitation des Aveugles et autres Handicapés. I ciechi ospitati sono 16, ma questo centro sta seguendo anche un progetto di integrazione: i bambini disabili frequentano le scuole dei loro villaggi e ci sono degli insegnanti di sostegno itineranti che si spostano in moto. Tutto è nato da un finanziamento proveniente dall'Europa ma purtroppo, una volta concluso, sono stati interrotti tutti gli aiuti. Oggi il progetto langue, con insegnanti che visitano le scuole una volta ogni tanto e bambini disabili praticamente abbandonati. Per questo motivo da due anni la scuola ha riaperto le classi interne per i ciechi, iniziando l'anno scorso con una piccola prima. Ora ha quindi due classi con 16 alunni, ma sono numeri sono destinati a salire in fretta. Articolo numero 4 Il Centro dei Ciechi CASPAK di Karà Karà, al centro-nord del paese, è la seconda città del Togo. Questa scuola, attiva da diversi anni, ospita 45 ragazzi ciechi, dalla primaria alle superiori, con ben 11 allievi al liceo. CASPAK significa "Centre des Aveugles Saint Paul d'Ateda Kara". Questa città è anche sede universitaria e sono 7 gli studenti non vedenti, ex allievi di questa scuola, che frequentano le lezioni all'università. Quattro ragazzi seguono corsi professionali di artigianato e agricoltura. È una scuola molto attiva, come si vede anche dai numeri, ma poverissima di mezzi finanziari e di attrezzature. Copre i bisogni di una regione molto vasta in cui purtroppo la cecità è molto diffusa. Nella foto: Una ragazza cieca albina che frequenta il centro CASPAK di Kara. Articolo numero 5 Una nuova iniziativa di formazione professionale per i ciechi Decorare le ciabatte: al via, con un breve corso di formazione, l'ultima idea per dare un lavoro a chi non vede È un'attività che a noi non sarebbe mai venuta in mente: prendere delle comuni ciabatte di plastica, le infradito che noi usiamo solo d'estate ma in Togo vanno sempre, e decorarle con fili colorati, perline ed altro per renderle più eleganti. Dubbi ne avevamo parecchi: funziona? Qualcuno poi acquisterà queste ciabatte "speciali", che dovranno essere vendute ovviamente a un prezzo superiore rispetto a quelle grezze originali? Ma soprattutto, nel nostro caso, è un lavoro che delle persone che non vedono potranno svolgere in autonomia? Non potevamo saperlo, ma abbiamo deciso che valeva la pena di tentare. Avevamo in particolare l'urgenza far fare qualcosa ad alcune giovani madri non vedenti e serviva un'attività semplice ma da svolgere in casa, assieme ai bambini, e con pochi costi di avviamento. Abbiamo chiesto la collaborazione di una associazione di ragazzi e bambini lavoratori, chiamata AEJT (Association des Enfants et Jeunes Travailleurs, Associazione dei Bambini e Giovani Lavoratori) specializzata in progetti di formazione di questo tipo. In Togo sulla carta il lavoro minorile è proibito, ma in realtà è diffusissimo; i ragazzi di questa associazione si danno da fare per aiutare questi bambini a sopravvivere meglio possibile in questa realtà, con progetti di formazione e supporti di vario tipo. Viene da loro l'idea delle ciabatte decorate e a loro abbiamo chiesto di insegnare questo lavoro ai nostri ciechi. La formazione è andata molto bene. L'attività è semplice ed una settimana di corso è stata sufficiente. Al termine tutti hanno avuto il materiale necessario per continuare il lavoro in casa: ciabatte grezze, fili colorati, pinze, forbici… Nei prossimi mesi un tutor andrà regolarmente a visitarli in casa per monitorare la situazione ed aiutarli a vendere i prodotti al mercato. Riceveranno anche un modesto sussidio economico per evitare, come è successo in altri progetti simili, che i ricavi delle prime vendite vengano usati interamente per il cibo e altre esigenze primarie, senza riuscire a mettere da parte le somme necessarie per acquistare altre ciabatte grezze e rinnovare l'attrezzatura. Gradualmente sia le visite che i sussidi andranno a ridursi: puntiamo all'autonomia completa in tre anni. Nelle foto: Alcuni momenti degli incontri di formazione sulla decorazione della ciabatte. L'ultimo giorno del corso (foto in basso) a ciascun partecipante è stato consegnato un sacco con l'attrezzatura necessaria per svolgere l'attività a casa. Nelle settimane successive i formatori hanno cominciato a seguirli con visite regolari a domicilio. Articolo numero 6 Fare il possibile per prevenire la cecità Abbiamo finanziato una settimana di visite oculistiche gratuite in una poverissima regione del Togo centrale La piccola associazione FON.T.ES (www.fontestogo.org), di cui è presidente il nostro rappresentante in Togo Moise Tchapo, ci ha chiesto un aiuto per finanziare una delle sue campagne per la prevenzione della cecità. Anche se ci occupiamo soprattutto di scuola, non ce la siamo sentita di dire di no e abbiamo sostenuto il progetto con 3500 euro. Un gruppetto di sanitari ha raggiunto con un pulmino delle zone sperdute vicino a Bassar, Togo centrale, e per una settimana ha offerto visite oculistiche gratuite a chi ne aveva bisogno. Sono state visitate in tutto 918 persone tra cui 343 bambini. In 49 casi sono stati riscontrati problemi e inviati ad accertamenti più specializzati, sempre gratis; 60 dovranno essere operati e a un centinaio hanno avuto gratuitamente gli occhiali. L'esperienza di questi anni ha dimostrato che spesso le persone più povere non riescono ad accedere alle cure oculistiche, che pure in Togo ci sarebbero, perché non possono pagare. E in tanti diventano ciechi solo per questo. Nelle due foto: un momento della visita a un bambino e l'assembramento dei pazienti in attesa. Articolo numero 7 Il saluto pasquale di Padre Fabio Gilli In ritardo, ma c'è un motivo... Padre Fabio è attualmente ospite del Centro di riabilitazione dei Comboniani di Castel D'Azzano (VR) dove si sta riprendendo dopo alcune vicissitudini. Il giorno di Pasqua ha espresso il suo dispiacere per non aver potuto inviare quest'anno, come d'abitudine, il solito messaggio pasquale ad amici e benefattori: il testo che leggete è stato quindi registrato e successivamente trascritto. Miei cari amici Il mio augurio di Buona Pasqua vi arriva quest'anno un po' in ritardo. Mi perdonerete se non sono al top ma vi posso assicurare che penso sempre a voi e sono sempre con voi, con la preghiera, chiedendo al Signore la forza per andare avanti, per essere sereni, per essere gioiosi, anche se ci sono difficoltà. Mi chiederete: come stai? Quando torni in Togo? Come sto: miglioro di giorno in giorno, certo che ci vuole del tempo. Quando torno: non lo so. Anch'io sono nelle mani del Signore e mi abbandono a lui: al suo amore, alla sua pace, alla sua gioia. Cerchiamo allora di andare avanti e continuare quello che abbiamo intrapreso, per il bene nostro e per il bene soprattutto dei non vedenti. Ringrazio tutti i benefattori e tutte le associazioni che ci aiutano. Andiamo avanti dunque, sempre con coraggio. Faccio quello che posso, ogni momento, come tutti. Ricomincio ogni giorno sapendo che il Signore è sempre con noi, non ci abbandona mai. Ringrazio tutti quelli che, in Italia e in Togo, continuano a sostenere i nostri progetti per i ciechi. È un aiuto che viene da altri, dal Signore prima di tutto, e che trasmettiamo a chi ne ha bisogno come possiamo. Ecco, questo è il messaggio che voglio darvi. Gioia, portate gioia. Kekeli Neva, che la luce venga. Saluti a tutti e ancora Buona Pasqua dal vostro Padre Fabio Gilli Articolo numero 8 Assemblea 2017 e rinnovo delle cariche sociali Sabato 6 maggio si è tenuta a Barbarano l'assemblea annuale della nostra associazione, con approvazione del bilancio e della relazione sulle attività in corso. Con commozione abbiamo ascoltato un messaggio registrato di Padre Fabio Gilli, attualmente ricoverato a Verona per problemi di salute. Egli ci ha sollecitato a continuare l'impegno per i ciechi del Togo, cercando di superare le varie difficoltà, e apprezzando l'idea di allargare il nostro intervento anche verso altre strutture che operano, in quel povero paese, a favore dei non vedenti. - Sono felice di vedere che anche se non ci sono l'opera continua - ha detto P. Fabio - perché se è un'opera fondata e voluta dal Signore non può morire. Nel corso dell'assemblea sono state rinnovate le cariche sociali per il triennio 2017-20. Il nuovo consiglio è composto da Giorgia Barbieri, Maria Giovanna Bogoni, Maria Grazia Casarin, Dalma De Marzi, Flavio Fogarolo, Maria Pagliarusco, Angelica Pozza, Raffaello Staurengo, Luigina Vigolo e Antonio Zeffiro. Flavio Fogarolo è stato confermato presidente. Articolo numero 9 Saluti e auguri da Padre Fabio «Per non perdere la gioia di annunciare il Natale a tutti gli uomini, soprattutto a coloro che sono gli ultimi, abbandonati e dimenticati» Cari amici, porgo a voi e ai vostri cari il mio vivo e cordiale augurio di buone feste con la promessa della mia preghiera. Vi spero tutti bene. Io sto bene e mi sto rimettendo dall'ultimo inconveniente che mi è capitato. Ho ripreso la mia attività di sempre con le messe, le confessioni, le direzioni spirituali e via dicendo. Gli anni sono 80 ma mi sento ancora in forma e sono tanto contento della missione alla quale il Signore mi ha chiamato e per la quale ho coinvolto pure tutti voi che da anni mi seguite e mi aiutate in tutti i modi. Tanti amici sono ormai in Paradiso, a cominciare da Urbana, e intercedono per questa opera a favore dei non vedenti. È un'opera che si sta sviluppando bene e ne sono contento. Non cesso di ringraziare il Signore e voi tutti per il grande aiuto che mi avete dato. Tutti mi chiedono come faccio e io rispondo che è il Signore che la realizza. È una verità che è sempre bello ricordare perché senza il Signore noi non riusciremmo a combinare nulla di buono. Amo tanto i miei bambini non vedenti e per loro sono sempre disposto a dare mille volte la mia vita. Rinnovo il mio augurio di bene e di pace a tutti voi. Chiedo a voi pure una preghiera per me affinché non abbia mai a perdere la gioia di annunciare il Natale a tutti gli uomini, soprattutto a coloro che sono gli ultimi, abbandonati e dimenticati. Che abbia sempre questa gioia nonostante le prove e le difficoltà di ogni genere, che purtroppo non mancano mai. Vi ringrazio assieme a tutti i bambini e i ragazzi ciechi che si ricordano sempre di voi nelle loro preghiere. Con affetto vostro Padre Fabio Gilli Come aiutarci Potete inviare le vostre donazioni a favore dei ragazzi ciechi di Togovillescegliendo una di queste tre modalità: - Presso gli uffici postali con bollettino di C.C. P. n. 18 88 33 55 intestato a “Gruppo S. Francesco d’Assisi onlus” - Con bonifico bancario: IBAN IT 07 U0 76 0 1 1 1 8000 0 0 0 1 8 8 8 3 355 Bancoposta Agenzia di Vicenza - On line con PayPal o carta di credito seguendo il link diretto nell'home page del nostro sito: www punto grupposanfrancesco punto org. Le donazioni al Gruppo San Francesco sono detraibili dalle imposte secondo la normativa vigente per le onlus. Conservare allo scopo la ricevuta originale delle poste o della banca. Ricordati dei bambini ciechi del Togo anche con il 5x1000 Codice fiscale 95047860242 Intestazione Gruppo San Francesco d'Assisi Associazione di solidarietà ONLUS Sede legale: via Salvi, 13 - 36021 Barbarano Vicentino (Vicenza) Tel. e fax 0444 / 63 80 33 mail: info@grupposanfrancesco.org web: www.grupposanfrancesco.org Codice Fiscale: 950 478 602 42 Amici di TogovilleKekeli Neva - maggio 2017 Pubblicazione registrata presso il tribunale di Vicenza 12/2002 Direttore responsabile: Alberto Carollo.