Amici di Togoville Kekeli Neva Bollettino del Gruppo San Francesco d'Assisi di Barbarano Vicentino www.grupposanfrancesco.org Aprile 2014 Sommario 1 Siamo fieri dei nostri ragazzi ciechi che superano il loro handicap con l’istruzione - di Flavio Fogarolo 2 ll nostro container è arrivato a destinazione e, come al solito, ha fatto felici tante persone 3 Molti pacchi sono giunti fino in carcere 4 Saper chiedere l'aiuto al Padre - di Padre Fabio Gilli 5 Solo se studiamo la gente ci considera - di AKAKPO Ayaba Gentile 6 Ultime dal Togo - di Moïse TCHAPO 7 L’ingegnosa pavimentazione tattile di Kekeli Neva: funziona! 8 Un registratore per tutti i ragazzi delle superiori 9 Grazie all’Associazione AiLaMus di Verona ripartono alla grande i corsi di musica 10 5 x 1000 a Kekeli Neva Abbiamo adottato in Africa una scuola per bambini ciechi. Ci prendiamo cura dell’Istituto dei ciechi Kekeli Neva di Togoville, in Togo, e dei cento studenti, piccoli e grandi, che ospita e assiste. Kekeli Neva in lingua ewè significa Venga la Luce. A Togoville la Luce viene grazie al vostro aiuto. Articolo numero 1 Perché abbiamo bisogno anche quest’anno del vostro 5x1000 Siamo fieri dei nostri ragazzi ciechi che superano il loro handicap con l’istruzione È stagione di 5x1000. Lo sappiamo bene: sono tante le associazioni meritevoli del vostro aiuto, ma una sola la firma che si può fare! Vi chiediamo di cuore di continuare a darci la vostra fiducia perché è solo grazie al ricavo del 5x1000 - circa 8.000 euro l’anno - che siamo riusciti negli ultimi anni a far fronte al nuovo, gravoso, impegno economico derivante dall’aumento degli studenti universitari ciechi . Per una piccola associazione come la nostra mantenere agli studi decine di studenti è un grosso sforzo, ma ne vale veramente la pena. Con questo giornalino cerchiamo di tenervi regolarmente aggiornati su quello che succede in Togo e penso che chi ci segue abbia ormai ben capito che il progetto di Urbana e Padre Fabio sta veramente funzionando. Grazie all’istruzione la vita di questi ragazzi ciechi è cambiata ma, soprattutto, è cambiato il loro atteggiamento verso la vita: oggi prevale nettamente in loro la speranza, il coraggio, la voglia di fare. Vi invito a leggere la testimonianza di Gentille, una nostra studentessa universitaria, a pagina 3: emerge chiaramente un senso di soddisfazione, pur nelle difficoltà. «Io sono fiera di me stessa!» dice con orgoglio. Anche noi siamo fieri di lei e di tutti i suoi compagni. Come dei quattro che hanno appena concluso la formazione e da settembre saranno formalmente insegnanti a Kekeli Neva. Da anni li aiutiamo ma non facciamo assistenza: diamo loro la possibilità di studiare, fino ai più alti livelli, ma l’impegno ce lo devono mettere loro. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo sistemato varie cose in Togo, riorganizzando alcuni servizi per poter offrire il massimo ai ragazzi ciechi, usando al meglio, senza nessuno spreco, le risorse che generosamente ci date. Nelle prossime settimana torno laggiù per verificare di persona ma i messaggi che mi arrivano sono tutti positivi e parto con molto ottimismo. Vi saprò dire... Flavio Fogarolo Ricordati di Kekeli Neva anche con il 5x1000 95047860242 Articolo numero 2 ll nostro container è arrivato a destinazione e, come al solito, ha fatto felici tante persone Puntuale come Babbo Natale, il nostro container è stato aperto e scaricato il 24 dicembre, vigilia di Natale. In realtà anche “troppo” preciso perché i bambini erano già in famiglia per le vacanze di Natale, ma riceveranno tutti qualcosa quando torneranno a gennaio. Le operazioni di scarico e distribuzione sono state seguite con cura dal nostro Moïse, che da un anno rappresenta il Gruppo San Francesco in Togo: cosa non semplicissima perché i pacchi caricati erano centinaia e oltre una decina i destinatari, tutti segnalati su un’etichetta. Hanno infatti beneficiato in tanti del nostro container, non solo i ragazzi ciechi ma anche i poveri della parrocchia di Adidogome, quelli seguiti da Padre Fabio e da suo fratello Padre Bruno, l’associazione di ciechi AHVDC, varie comunità di suore tra cui le comboniane che, come potete leggere nella lettera a fianco, hanno potuto dare qualcosa anche ai carcerati. Nel container c’era soprattutto materiale racconto dai nostri volontari: molti vestiti, scarpe, biciclette, letti, utensili, macchine da cucire, strumenti per ciechi, contenitori in plastica Articolo numero 3 Grazie alle suore comboniane Molti pacchi sono giunti fino in carcere Carissimi amici del Gruppo San Francesco Abbiamo ricevuto con tanta gioia i pacchi che ci avete inviato. Grazie! Abbiamo distribuito quasi tutti ai prigionieri che vivono in situazione miserabile. Nel carcere degli uomini sono più di 2.000, in quello delle donne un centinaio. Per loro facciamo corsi di alfabetizzazione, ascoltiamo, diamo cure sanitarie. Non posso mandarvi foto perché in carcere non si possono fare. Abbiamo potuto dare lenzuola e vestiti anche a qualche famiglia povera: non potete immaginare la gioia del ricevere per chi ha tanto bisogno. Suor Pasquita Sanchez Suore Comboniane di Lomé Articolo numero 4 Il saluto pasquale di P. Fabio Gilli Saper chiedere l'aiuto al Padre Miei cari amici in prossimità delle feste pasquali porgo a voi tutti il mio augurio con la promessa della mia preghiera specialmente nella settimana santa. Io sto bene e continuo con il lavoro di sempre. Ultimamente sono stato quindici giorni nel Benin per predicazioni ai novizi comboniani e poi alle suore camiliane. Adesso che sono ritornato ho ripreso le confessioni pasquali e il resto del lavoro che sono solito fare, come la messa qui in comunità del postulato o nei villaggi alla domenica. Non mancano direzioni spirituali e c’è sempre gente che viene per tante altre cose. E poi faccio quello che posso. Ma sono contento di questa mia vita. Confidiamo sempre nel Signore. A proposito, vi racconto questa storia. Un giorno, un papà volle fare una passeggiata con il figlioletto di 4 anni. Furono sorpresi da una grande tempesta, con vento forte a tanti chilometri orari. Trovarono rifugio in un casolare. Poi la tempesta passò e ripresero il cammino verso casa. Giunti che furono, il bambino si accorse che il grande vaso di fiori che ornava l’entrata di casa era stato rovesciato dal vento. Il piccolo corse e fece di tutto per rimetterlo in piedi. «Forza!!! - gli diceva il babbo - Metticela tutta, spingi con tutte le tue forze!!» «L’ho fatto, ma è inutile. Ho provato con tutte le mie forze» Rispose il bambino. «Non è vero: non hai chiesto al babbo di aiutarti, e avresti potuto farlo» Quanta paura abbiamo quando vogliamo fare tutto da soli, perchè non ce la facciamo. Resta con noi Signore perchè si fa tardi e la notte si avvicina. Egli è sempre accanto a noi; sta a noi invitarlo. Con affetto, vostro P. Fabio Gilli Adidogomé, 27 marzo 2014 Articolo numero 5 Un sito togolese ha pubblicato la testimonianza di Gentille, una delle nostre studentesse. Abbiamo tradotto alcuni passaggi. Solo se studiamo la gente ci considera Sono nata prematura ed è per questo che sono cieca. Ho iniziato la scuola primaria a 5 anni all'Istituto dei Ciechi Kekeli Neva di Togoville. I miei studi sono stati regolari e a 19 anni ho conseguito il Baccalauréat, série A, al Liceo di Togoville. I miei rapporti con i compagni e gli insegnanti sono stati sempre buoni, a parte qualcuno che pensava che il mio handicap fosse contagioso. Ma un po' alla volta sono riuscita ad avere dei buoni rapporti anche non loro. Non ho mai ripetuto una classe. Il mio profitto è sempre stato nella media e ringrazio Dio di avermi permesso di frequentare la scuola e di imparare a gestirmi da sola. I miei genitori non volevano che facessi da mangiare per paura che mi scottassi. Ma io è fin dai tempi della scuola primaria, a Kekeli Neva, che ho imparato a cucinare e preparare il cibo. È stata mia nonna materna che in seguito mi ha aiutata a cucinare sempre meglio Io sono fiera di me stessa perché sono l'unica tra i figli dei miei genitori ad aver superato il Baccalaureat e a iscriversi all'università. Qualche volta mi lamento e piango sul mio handicap perché mi sento condannata a vivere sempre dipendendo dagli altri. Ad esempio, se devo fare una ricerca ho bisogno di un assistete perché non ci sono libri in braille. Qualche volta è veramente dura. Invito i miei fratelli e sorelle non vedenti a non deprimersi e a farsi forza perché le cose evolvono, anche sul piano tecnologico. Li incoraggio a tener duro con gli studi perché è solo se studiamo che la gente ci considera, altrimenti non valiamo niente. E a non dimenticare il Signore, a pregare ogni giorno prima di fare qualsiasi cosa, ad aggrapparsi alla fede in Dio. AKAKPO Ayaba Gentile Da: www.visionssolidaires.com Articolo numero 6 Ultime dal Togo Moïse Tchapo, rappresentante della nostra associazione in Togo, ci aggiorna sulle novità. Sono felice di darvi queste informazioni direttamente dal Togo. La novità più bella è che ben quattro dei nostri amici non vedenti che hanno potuto studiare grazie all’aiuto del Gruppo San Francesco d’Assisi, dalla scuola primaria fino alla conclusione dei loro studi, sono entrati tra gli insegnanti assunti dallo stato togolese e assegnati proprio al nostro istituto di Togoville. Il 22 febbraio scorso hanno concluso la loro formazione professionale a Notsè e hanno ritirato con soddisfazione il loro diploma. I loro nomi sono Ablam SYLLI, Emmanuel AGBEKO, Boris SEMEKONAWO, Norbert APEVIEKOU. Oggi sono pronti a vivere autonomamente, ad essere anzi utili alle loro famiglie e alla società intera. Rendiamo grazie a Dio! È con gioia che cogliamo l’occasione per testimoniare ancora una volta la nostra riconoscenza e per dirvi che il vostro aiuto si rivela indispensabile per dare una speranza ai nostri amici non vedenti del Togo. Possa Dio ridarvi il centuplo di quello che avete donato. Un cordiale saluto a tutti voi Moïse TCHAPO Articolo numero 7 Bastano dei sassetti nel cemento per dare autonomia di movimento ai piccoli ciechi L’ingegnosa pavimentazione tattile di Kekeli Neva: funziona! Da alcuni anni sono comparsi anche nelle nostre città, nelle stazioni ferroviarie, uffici postali, marciapiedi molto trafficati… i percorsi tattili per non vedenti: pavimentazioni a rilievo, di solito righe o pallini, che hanno lo scopo di favorire l’orientamento e segnare i pericoli a chi non vede e ci cammina sopra. All’Istituto dei Ciechi di Togoville hanno risolto il problema semplicemente affogando dei ciotoli nel cemento quando hanno gettato i pavimenti dei lunghi corridoi: davanti ad ogni porta una fascia di consistenza diversa la segnala ai piccoli ospiti, che indossano delle ciabatte leggere e avvertono senza problemi la differenza. Altre segnalazioni simili le troviamo davanti alle panchine. Muovendosi con le ciabatte i bambini ciechi fanno sempre un po’ di rumore per cui tra di loro non si vanno mai addosso: il risultato è che, pur senza vedere, si muovono velocissimi tra questi spazi, con una sicurezza incredibile. Da rimanere incantati a guardarli... Ma se siete in mezzo al corridoio, meglio non incantarsi troppo ed essere pronti a schivarsi, perché altrimenti vi vengono addosso! Articolo numero 8 Un registratore per tutti i ragazzi delle superiori Mentre prepariamo questo giornalino il nostro container è in viaggio alla volta del porto di Lomè. Secondo le previsioni dovrebbe arrivare a destinazione entro la prima decade di dicembre, e quindi manca poco. Il container precedente era stato spedito all’inizio del 2011 ed era moltissima la merce raccolta nel nostro magazzino: vestiti, utenti, casalinghi, biciclette, computer... Grazie alla perizia di chi ha sistemato il carico, tutto è stato stivato alla perfezione. Abbiamo spedito materiale non solo all’istituto dei ciechi ma anche a molte altre missioni, strutture e persone che aiutano chi ha bisogno: malati, disabili, carcerati, poveri... Siamo sicuri che nulla andrà disperso! Articolo numero 9 Grazie all’Associazione AiLaMus di Verona ripartono alla grande i corsi di musica Ai.La.Mus. (Aiutiamo La Musica) è una piccola associazione con sede a Soave (VR); unisce persone amanti della musica che sostengono concretamente dei progetti di solidarietà proprio nel campo musicale (www.ailamus.net). Gli amici di Verona avevano già aiutato in passato l’istituto dei ciechi di Togoville acquistando diversi strumenti che abbiamo spedito in Togo con i container del 2011 e del 2013. Adesso si sono presi l’impegno di sostenere un progetto più impegnativo e organico finanziando un regolare corso di musica per i ragazzi ciechi di Kekeli Neva. Da gennaio un insegnante esperto ha già iniziato a tenere lezioni a cadenza regolare e confidiamo di vedere presto i risultati. Da troppo tempo a Togoville si faceva musica senza insegnanti, con i ragazzi grandi che insegnano ai piccoli. È un sistema educativo molto interessante, senza dubbio da valorizzare, ma non può essere l’unica risorsa a disposizione. Grazie al supporto dei AiLaMus le cose dovrebbero adesso cambiare sensibilmente in meglio. Articolo numero 10 5 x 1000 a Kekeli Neva Quando presenti la dichiarazione dei redditi o consegni il CUD, ricordati dei bambini ciechi del Togo: basta una firma. Donare il 5 per 1000 a te non costa nulla, ma a loro sta cambiando la vita. Codice Fiscale: 95047860242 Intestazione Gruppo San Francesco d'Assisi Associazione di solidarietà ONLUS Sede legale: via Salvi, 13 - 36021 Barbarano Vicentino (Vicenza) Tel. e fax 0444 / 638033 mail: info@grupposanfrancesco.org web: www.grupposanfrancesco.org C.C. Postale n. 18 88 33 55 intestato a "Gruppo S. Francesco d'Assisi ONLUS" Codice IBAN IT07 U076 0111 8000 0001 8883 355 Bancoposta Agenzia di Vicenza Coordinate bancarie: ABI 7601 CAB 11800 Conto 18 88 33 55 Codice Fiscale: 95047860242 Amici di Togoville Kekeli Neva - Aprile 2014 Pubblicazione registrata presso il tribunale di Vicenza 12/2002 Direttore responsabile: Alberto Carollo.