Amici di Togoville Kekeli Neva Bollettino del Gruppo San Francesco d'Assisi di Barbarano Vicentino www.grupposanfrancesco.org Dicembre 2012 Sommario 1 L’emancipazione dei ciechi in Togo: grazie all’istruzione in pochi anni raggiunti traguardi inimmaginabili - Di Flavio Fogarolo 2 I ragazzi di Kekeli Neva salutano i nostri lettori 3 15 ottobre 2012 - Festa di inizio d’anno a Togoville 4 Lavori in corso 5 Grande Yaovi Silvestre: si laurea in diritto e accede al Dottorato di Ricerca in Franciai 6 Sono ben sette quest’anno i nostri universitari che hanno concluso gli studi 7 La nostra associazione 8 È GIUNTA L'ORA - Poesia di Urbana Carezzoli 9 Auguri natalizi Abbiamo adottato in Africa una scuola per bambini ciechi. Ci prendiamo cura dell’Istituto dei ciechi Kekeli Neva di Togoville, in Togo, e dei cento studenti, piccoli e grandi, che ospita e assiste. Kekeli Neva in lingua ewè significa Venga la Luce. A Togoville la Luce viene grazie al vostro aiuto. Articolo numero 1 L’emancipazione dei ciechi in Togo: grazie all’istruzione in pochi anni raggiunti traguardi inimmaginabili Sarebbe piaciuta molto a Urbana la storia di Yaovi Silvestre, cieco, dottore in legge che continuerà i suoi studi in Francia (ne parliamo a pagina 3). Sembra ieri quando raccontava i successi dei primi ragazzi di Kekeli Neva ammessi al Liceo di Togoville: «Nessuno ci credeva - diceva entusiasta - eppure hanno dimostrato di essere in grado di fare quello che fanno gli altri, anche meglio degli altri!». Poi i primi ciechi che hanno superato l’esame finale, il terribile BAC con una media di promossi che in Togo non supera il 30% (ma i nostri ragazzi ce la fanno ogni anno quasi tutti!). Poi i primi studenti universitari, i primi laureati, i primi insegnanti ciechi che salgono in cattedra nel liceo che hanno frequentato da studenti pochi anni prima. Alcuni di questi risultati sono episodi recenti, e Urbana non ha potuto raccontarli. Ma ci piace pensare che, in qualche modo, ci sia anche il suo zampino e abbia festeggiato con noi e con loro. In pochi anni i ciechi di questo povero paese africano hanno superato traguardi inimmaginabili. In Italia, mi dicevano, per arrivare a risultati simili c’è voluto il lavoro duro di intere generazioni, perché i pregiudizi sono duri da cedere, ovunque. E, a proposito di pregiudizi, ancor più duro è il cammino delle ragazze cieche che, anche se brave negli studi, fanno molta più fatica a continuare. Ma anche in questo campo, pur tra mille difficoltà, qualcosa si comincia a muovere e certamente faremo il tifo, assieme a Urbana, per la nostra cara Gentille che ha superato brillantemente il BAC e comincia quest’anno la sua avventura universitaria nella capitale. Urbana aveva visto giusto: con l’istruzione le cose possono cambiare, anche in Africa. Ed è grazie ai loro successi che continuiamo ad avere il coraggio di chiedere ancora il vostro aiuto. Flavio Fogarolo Articolo numero 2 I ragazzi di Kekeli Neva salutano i nostri lettori Abbiamo ricevuto dal Togo alcune letterine per gli amici del Gruppo San Francesco. Le pubblichiamo volentieri assieme alle foto degli autori. Grace È la più piccola, da poche settimane a Togoville. La classe CI è una classe iniziale, preparatoria, dedicata ai primi rudimenti del braille. «Sono arrivata da poco, la scuola era già iniziata da un mese e mezzo. I miei genitori erano alla ricerca di un centro per non vedenti e ora hanno trovato Kekeli Neva. Sono molto felice di essere stata ben accolta da tutti: la direttrice, la mia insegnante di classe CI, i miei compagni e tutti gli amici dell’internato». Alphonsine L’anno scorso ha avuto qualche problema di salute e adesso sta ripetendo la classe CM1, corrispondente alla nostra quinta primaria (in Togo la scuola primaria dura 6 anni, a Kekeli Neva 7 perché c’è anche la classe iniziale per preparare al braille). «Ripeterò la classe CM1. Quest'anno sto meglio e voglio imparare tutto per farcela. Grazie per l'aiuto che mi date». Spéro Ha iniziato la classe CM2, l’ultima della primaria. L’anno prossimo passerà quindi al college, ossia alla scuola media. È un salto importante perché il college è una scuola impegnativa che si frequenta fuori dell’istituto, assieme a ragazzi vedenti. «Sono in CM2 e quindi so bene che il mio percorso alla primaria si sta concludendo. Voglio farcela e andare al college, ma ho difficoltà a capire tutto, soprattutto il calcolo scritto. Per questo sono già al lavoro» Articolo numero 3 15 ottobre 2012 - Festa di inizio d’anno a Togoville Alcune foto della cerimonia di inizio d’anno celebrata nella cappella dell’istituto dei ciechi Kekeli Neva. Oltre ai bambini e ragazzi allievi della scuola, hanno partecipato anche i ciechi adulti del laboratorio per la fabbricazione dei gessetti da lavagna e quelli che frequentano la formazione professionale dove i giovani che non riescono negli studi imparano dei lavori manuali, come intrecciare stuoie, impagliare sedie e costruire cesti Articolo numero 4 Lavori in corso In Togo piove raramente ma quando accade ne viene giù davvero tanta e il terreno dell’istituto si trasforma in un pantano molto insidioso per tutti, tanto più per i ragazzi che non vedono. Per risolvere il problema sono attualmente in corso i lavori per rivestire almeno il cortile principale. Articolo numero 5 Grande Yaovi Silvestre: si laurea in diritto e accede al Dottorato di Ricerca in Francia Ce l’ha fatta Yaovi Silvestre: dopo la Licence (corrispondente più o meno alla nostra laurea triennale) in Diritto Pubblico conseguita nel 2009, il 31 agosto scorso ha conseguito anche la Maîtrise, ossia l’equivalente della nostra specialistica. Non solo: l’università del Togo lo ha segnalato per un bando internazionale per cui adesso è in partenza per un’università francese dove seguirà il Dottorato di Ricerca in giurisprudenza. Nessun cieco in Togo aveva mai raggiunto questi traguardi e la notizia ha fatto scalpore. I nostri amici togolesi ci hanno descritto la cerimonia di proclamazione in una sala stracolma di amici, colleghi, persone di spicco dell’università, tutti curiosi di vedere se è veramente possibile che uno studente che non vede possa arrivare fino al dottorato! «È assai più bravo di molti suoi compagni di corso» ha detto il vicepresidente della giuria, mentre il presidente ha annunciato, proprio in quella occasione, l’intenzione dell’università togolese di proporlo per il dottorato in Europa. Abbiamo incontrato più volte Yaovi Silvestre nei nostri viaggi in Togo e ci ha sempre colpito per la sua volontà e determinazione. È uno che veramente sa quello che vuole e si impegna al massimo per ottenerlo. «Ogni mattina - raccontava - mi alzo alle quattro perché ho bisogno di più tempo per prepararmi e poter fare, da solo, quello che fanno gli altri che non sono ciechi». Da bambino Yaovi vedeva normalmente, poi di colpo, verso i 9 anni, è caduto nella cecità. Nessuno ha capito perché, racconta, e i medici dicevano che i suoi occhi erano a posto ma lui non ha più visto niente. In quel periodo è rimasto anche senza padre e la mamma ha dovuto provvedere a lui da sola perché in nonni paterni hanno ritenuto poco conveniente mantenere un nipote cieco. Allontanato dalla scuola normale che stava frequentando allora, è rimasto purtroppo alcuni anni inattivo finché qualcuno non ha segnalato alla mamma l’istituto Kekeli Neva di Togoville e allora Yaovi è ripartito alla grande. Racconta che in tre giorni ha imparato il braille: un’affermazione forse un po’ azzardata che dà però l’idea del caratterino di questo ragazzo. Tutti i suoi studi sono stati sostenuti dalla nostra associazione che, in particolare, ha coperto interamente i costi degli anni di università. Di questo ovviamente ben si ricorda Yauvi Silvestre che scrive: «Se ho avuto la possibilità di arrivare fin qui è stato grazie all’associazione italiana Gruppo San Francesco d’Assisi. Li ringrazio di cuore, tutti i soci e i sostenitori, e imploro per loro e per le persone care tutte le benedizioni. Voglio anche assicurare loro che il lavoro che hanno avviato per i non vedenti del Togo non sarà mai vano e che noi stessi ci prepariamo a sostenerlo in futuro con tutte le nostre forze». Siamo anche noi convinti che con un “avvocato” del genere i ciechi del Togo saranno ben tutelati! Bravo Yauvi! Di sicuro sentiremo parlare ancora di te. Articolo numero 6 Sono ben sette quest’anno i nostri universitari che hanno concluso gli studi Non c’è solo Yaovi Silvestre. Altri sei solo gli studenti ciechi seguiti dalla nostra associazione che terminano il loro percorso universitario. Jean Pierre ha conseguito la triennale in storia, Issufou in sociologia, Kokouvi in scienze dell’educazione. Celestin ha conseguito un diploma in Risorse Umane e Sylvain in Spagnolo. Poi c’è Yawa che ha superato un concorso nella pubblica amministrazione e interrompe quindi gli studi. Due sono le matricole, ex studenti di Togoville che hanno superato con successo il BAC, il temuto e molto selettivo esame di stato togolese. Abbiamo Emerson che studierà inglese e Gentille iscritta al corso di spagnolo. Gentille è la seconda ragazza cieca che arriva all’università, dopo Veronique iscritta nel 2009. In un paese come il Togo se i ciechi sono emarginati, le ragazze cieche lo sono tre volte di più e anche per questo il suo successo ci riempie di soddisfazione. Gentille è la bambina dalla pelle chiara della cartolina che Urbana aveva fatto stampare in nel 1998, forse qualcuno la ricorderà. Articolo numero 7 La nostra associazione L’associazione di solidarietà Gruppo San Francesco d’Assisi è stata fondata a Barbarano Vicentino da Urbana Carezzoli che, benché cieca e immobilizzata a letto per una lunga malattia, ha lavorato per oltre dieci anni, instancabilmente, per i non ve-denti del Togo. Urbana ci ha lasciati il 22 luglio 2000. Siamo una piccola associazione iscritta al registro delle ONLUS; viviamo delle donazioni dei soci e dei sostenitori, del ricavato di una lotteria annuale e dei proventi del 5 per mille. Agiamo come puro volontariato e non abbiamo nessun costo di gestione a parte le poche spese necessarie informare, con questo giornalino, coloro che ci aiutano. Fin dall’inizio il nostro impegno principale è rivolto alla scuola Kekeli Neva di Togoville che ospita circa 35 bambini ciechi della primaria e assiste 25 studenti delle medie e superiori più una ventina di giovani ciechi che seguono corsi di formazione professionale. Dagli inizi degli anni ’90 il Gruppo San Francesco d’Assisi si fa carico di buona parte delle spese di funzionamento della scuola, dall’alimentazione al sostegno di insegnanti specializzati. Poiché i ragazzi di Kekeli Neva riescono molto bene negli studi, ci chiedono spesso di poter continuare oltre il liceo. Quest’anno abbiamo una quindicina di studenti ciechi all’università di Lomè, capitale del Togo; oltre vitto, alloggio e pagamento delle tasse universitarie, diamo loro un supporto didattico e forniamo i libri braille o registrati. Dopo gli studi, alcuni riescono a far valere il loro titolo e diventare, ad esempio, insegnanti. Per gli altri, sosteniamo la loro autonomia economica aiutandoli ad avviare piccole attività con progetti di microcredito. In un modo o nell’altro, sono numerosi i ciechi ex allievi di Kekeli Neva che oggi vivono del loro lavoro. Cosa abbiamo fatto nel 2012 Anche quest’anno siamo riusciti a mantenere tutti gli impegni che ci siamo assunti, in particolare verso la scuola di Togoville con un contributo di circa 25.000 euro, e verso gli studenti universitari per i quali spenderemo, entro la fine dell’anno, una somma praticamente analoga. Nel 2012 non abbiamo avuto la possibilità di spedire il container; contiamo di farlo nel 2013 se i nostri bilanci lo consentiranno. Abbiamo però inviato in marzo una stampante braille nuova per il centro stampa degli studenti universitari (costo 2.900 euro). Abbiamo inoltre finanziato con 4.000 euro un intervento sanitario per far curare un collaboratore di P. Fabio Gilli rimasto ferito in un brutto incidente stradale mentre lavorava ai progetti per i ciechi. Articolo numero 8 Poesia di Urbana Carezzoli È GIUNTA L'ORA È giunta l'ora... andiamo amici ad incontrare i derelitti, i senza pane, i derubati, gli oppressi e offesi dall'orgoglio altrui, gli intrappolati in loschi intrighi. Andiamo amici... e il nostro andare sarà richiamo per altre genti, sarà respiro per altri cuori; e insieme, uniti, faremo un mondo dove saremo tutti fratelli. Urbana Carezzoli Frammenti di favole vere (1993) Articolo numero 9 Assieme abbiamo vissuto il sogno di un Natale di solidarietà che dura tutto l'anno. Grazie per averci ascoltato,grazie per averci aiutato. Buon Natale dal Gruppo San Francesco d’Assisi Intestazione Gruppo San Francesco d'Assisi Associazione di solidarietà ONLUS Sede legale: via Salvi, 13 - 36021 Barbarano Vicentino (Vicenza) Tel. e fax 0444 / 638033 mail: info@grupposanfrancesco.org web: www.grupposanfrancesco.org C.C. Postale n. 18 88 33 55 intestato a "Gruppo S. Francesco d'Assisi ONLUS" Codice IBAN IT07 U076 0111 8000 0001 8883 355 Bancoposta Agenzia di Vicenza Coordinate bancarie: ABI 7601 CAB 11800 Conto 18 88 33 55 Codice Fiscale: 95047860242 Amici di Togoville Kekeli Neva - Dicembre 2012 Pubblicazione registrata presso il tribunale di Vicenza 12/2002 Direttore responsabile: Alberto Carollo.