Amici di Togoville Kekeli Neva Bollettino del Gruppo San Francesco d'Assisi di Barbarano Vicentino www.grupposanfrancesco.org Aprile 2011 Sommario 1 Con costanza e coerenza anche in pochi si fa molto Di Flavio Fogarolo 2 I numeri di un miracolo di solidarietà 3 Tabella bilancio 2010 4 Il 5 per 1000 funziona! 5 Ha difeso la moto ma ha rischiato la pelle 6 Il nostro container è in viaggio 7 Un registratore digitale MP3 ad ogni studente cieco 8 Chiedono aiuto ma non sempre siamo in grado di offrirlo e il cuore sanguina di Padre Fabio Gilli 10 Auguri Abbiamo adottato in Africa una scuola per bambini ciechi Ci prendiamo cura dell’Istituto dei ciechi Kekeli Neva di Togoville, in Togo, e dei cento studenti, piccoli e grandi, che ospita e assiste. Kekeli Neva in lingua ewè significa Venga la Luce. A Togoville la Luce viene grazie al vostro aiuto. Articolo numero 1 Con costanza e coerenza anche in pochi si fa molto Il primo numero dell’anno del nostro giornalino è per tradizione dedicato ai bilanci. Potremmo dire semplicemente che anche nel 2010 ce l’abbiamo fatta, che siamo riusciti a fare quello su cui ci siamo impegnati, che la scuola Kekeli Neva ha funzionato bene, che i nostri numerosi studenti ciechi a Lomè e a Togoville hanno avuto quello di cui avevano bisogno. Abbiamo ben poco di spettacolare o sconvolgente da raccontare, ma forse è meglio così. Abbiamo puntato sull’educazione e l’istruzione per dare dignità ai ciechi di questa povera zona dell’Africa e sappiamo bene che in questo campo serve prima di tutto costanza e coerenza. Servono azioni semplici e quotidiane, per nulla appariscenti, ma in grado con il tempo di cambiare le cose. In Togo per i ciechi le cose sono davvero cambiate in questi ultimi vent’anni e lo testimoniano i tanti non vedenti che vivono dignitosamente del loro lavoro e i giovani che studiano con passione e che si impegnano tutti i giorni per costruire il proprio futuro. Nel 2010 abbiamo ulteriormente rafforzato la collaborazione con la locale associazione di ciechi ACATO alla quale abbiamo affidato la gestione delle attività di supporto agli universitari e dei microprogetti per il lavoro. Dall’anno scorso essi gestiscono direttamente anche i nostri finanziamenti, che inviamo loro con bonifico diretto, a fronte di una puntuale e rigorosa rendicontazione mensile e un controllo collegiale. È importante che i ciechi stessi siano protagonisti della loro emancipazione, e questo vale ovviamente anche in Africa. Da parte nostra continuiamo, con costanza e coerenza, a mantenere in vita questa piccola ma straordinaria macchina di solidarietà che è il Gruppo San Francesco d’Assisi, fondato vent’anni fa dalla cara Urbana. Con azioni semplici, per nulla appariscenti e spettacolari, facciamo la nostra parte per costruire un mondo migliore. Anche in pochi si può fare molto. Flavio Fogarolo Articolo numero 2 Bilancio 2010. Nonostante l’aumento delle spese per gli universitari, riusciamo a chiudere l’anno accantonando una bella somma per il prossimo container I numeri di un miracolo di solidarietà GIl nostro bilancio annuale è molto semplice e trasparente. Il 2010 chiude con un avanzo di 7.721 euro perché abbiamo rinviato all’anno successivo la spedizione del container per il quale servono parecchi soldi, non solo per le spese di trasporto ma anche per il materiale caricato poiché ovviamente non tutto ci viene regalato. Questo avanzo ci ha consentito in particolare di acquistare una nuova stampante braille e di dotare tutti gli studenti di un registratore MP3, come raccontiamo meglio più avanti. Nel 2010 sono diventate assai più impegnative le spese per gli universitari: siamo a oltre 21.000 euro (erano 12.000 l’anno scorso) anche se fortunatamente in parte si tratta di spese straordinarie che non dovrebbero ripetersi l’anno prossimo. Dobbiamo fare i conti con l’aumento del loro numero, con il fatto che diversi si stanno laureando e questo in Togo comporta vari costi aggiuntivi ma anche con il nostro ulteriore sforzo per fornire un supporto didattico efficace e di qualità. Nel 2010 abbiamo trasferito la sede dei servizi di trascrizione braille e della altre attività di supporto in un locale più grande e decoroso, più vicino all’università e alle residenze degli studenti, e questo ha comportato un aumento dei costi fissi oltre alle spese di trasferimento. Ma con i nostro studenti ciechi che riescono brillantemente negli studi, ben sostenuti dal nostro personale, siamo sempre più convinti che ne valga la pena. Il nostro contributo per l’Istituto KeKeli Neva di Togoville si mantiene costante sui 27.000 euro ma nel 2010 abbiamo finanziato un fondo speciale per sostenere gli insegnanti della scuola e consentire loro di usufruire di piccoli prestiti autogestiti (una specie di Cassa Peota). A questo scopo abbiamo investito, una tantum, 3.000 euro. Tutto questo ovviamente non sarebbe possibile senza la vostra generosità. La sezione Entrate del nostro bilancio è composta essenzialmente di donazioni, lotteria e 5 per 1000. I numeri parlano da soli. Noi possiamo solo ringraziare e fare il possibile per meritare la vostra fiducia cercando di mantenere in vita questo miracolo di solidarietà. F. F. Articolo numero 3 Tabella bilancio 2010 Entrate Anno 2010   Quote associative 390 Donazioni soci e sostenitori 43.670 “5 per 1000” 2008 8.748 Entrate lotteria 11.819 Mercatini 398 Offerte da anonimi 44 Totale Entrate 2010 65.069 Uscite Anno 2010   Per Istituto di Togoville 27.120 Per universitari ciechi Lomè 21.512 Fondo speciale insegnanti 3.000 Altre borse di studio 120 Progetti microcredito 1.300 Acquisto materiale 765 Spese per la lotteria 1.243 Spese postali, tipografia e varie 2.288 Totale Uscite 2010 57.348 Avanzo 2010 da utilizzare per container 2011 - Spedizione e acquisto materiale 7.721 Articolo numero 4 Il 5 per 1000 funziona! È ormai arrivato a regime e sta costituendo per noi, e per le nostre iniziative, un’importantissima risorsa, preziosa soprattutto perché regolare e programmabile. Sono usciti recentemente i dati del 2009 che confermano i nostri risultati degli anni precedenti: abbiamo circa 300 adesioni equivalenti ad un importo di quasi 9.000 euro. Per la nostra associazione questa è oggi la terza voce di entrata, dopo le donazioni dirette dei soci e la lotteria di dicembre. Certamente non avremmo potuto far fronte a tanti nuovi impegni, in particolare verso i numerosi studenti universitari ciechi, senza questa entrata aggiuntiva. Ringraziamo coloro che ci aiutano nel modo che riteniamo più efficace: raccontando come vengono utilizzati gli aiuti che riceviamo e come, grazie ad essi, stiano cambiando molte cose per i ciechi del Togo. Il nostro 5x100, anno dopo anno: Denuncia dei redditi del 2006 Numero scelte 298 per un importo corrispondente di euro 6.335,02 riscossi nel 2008 Denuncia dei redditi del 2007 Numero scelte 307 per un importo corrispondente di euro 9.603,48 riscossi nel 2009 Denuncia dei redditi del 2008 Numero scelte 291 per un importo corrispondente di euro 8.748,14 riscossi nel 2010 Denuncia dei redditi del 2009 Numero scelte 301 per un importo corrispondente di euro 8.813,42 annunciati per il 2011 Articolo numero 5 Brutto incidente per Agbé, il nostro insegnante che segue gli universitari Ha difeso la moto ma ha rischiato la pelle Agbé è uno dei più esperti del nostro gruppo di insegnanti di supporto per il numeroso gruppo di studenti universitari ciechi. Per i suoi spostamenti in città, da una facoltà all’altra, l’anno scorso gli abbiamo acquistato una motocicletta. Alcuni giorni fa Agbé è stato aggredito da alcuni malviventi che volevano appunto la sua moto. Ha cercato di difenderla ma ha avuto la peggio: non solo gliel’hanno rubata ma è rimasto seriamente ferito tanto che all’ospedale i medici hanno temuto per la sua vita. Adesso si sta riprendendo. Ha subito un’operazione al collo per eliminare dei coaguli ma sembra non ci siano altre conseguenze. Gli abbiamo scritto che non si preoccupi della moto: a quella ci pensiamo noi. Articolo numero 6 Partito ai primi di aprile, sarà in Togo tra circa un mese. Tra le tante cose spedite, anche una nuova stampante braille. Il nostro container è in viaggio Nel 2010 abbiamo sospeso l’abituale spedizione annuale del container per poter finanziare alcune iniziative ritenute più urgenti o necessarie. Di solito facciamo il carico d’estate, durante le ferie, ma questa volta abbiamo deciso di anticipare ai primi mesi considerando che alcune forniture erano davvero urgenti. La stampante braille di Togoville, ad esempio, in panne da diversi mesi, è stata riparata in Italia e andava restituita. Non è la prima volta che succede: a causa dell’uso intenso e delle condizioni climatiche, queste apparecchiature purtroppo si guastano spesso. Ma una scuola con decine di ragazzi ciechi non può rimanere tanti mesi senza poter stampare in braille e per questo abbiamo deciso di acquistare, e inserire nel container, una seconda stampante, nuova, acquistata appositamente. Abbiamo spedito una grossa quantità di carta braille (circa 100.000 fogli) adatta sia alla stampa che all’uso manuale. Poi bastoni bianchi, giochi didattici per ciechi, palloni sonori e altro. E un bel quantitativo di generi alimentari. Molto consistente è stata, come al solito, la fornitura di oggetti usati, raccolti nei mesi scorsi dai nostri volontari: vestiario, biciclette, computer, occhiali... Abbiamo avuto poi in dono un notevole quantitativo di stoffe di vario tipo, di contenitori di plastica, di lamiere per copertura, reti per agricoltura ecc. Abbiamo inoltre ospitato diversi aiuti raccolti dai padri Comboniani di Verona per i loro confratelli in Togo e vari pacchi di tavolette braille donate dall’Unione Ciechi. Un grande grazie a tutti coloro che, in tanti modi, hanno reso possibile tutto ciò. Container 2011 Principale materiale donato o raccolto dai nostri volontari: 250 scatoloni di vestiti usati, tutti lavati e controllati; 30 scatoloni di stoffe di vario tipo; 20 scatoloni di scarpe; 16 scatoloni di occhiali, in parte da vista usati, in parte da sole nuovi; 13 biciclette usate, tutte funzionanti; 8 scatoloni di farmaci misti; 6 macchine da cucire; 1 macchina da maglieria; 2 macchine da scrivere; 16 scatoloni con computer e monitor; 16 scatoloni di materiale vario di cancelleria e libri; 17 letti; circa 150 secchi e contenitori in plastica (dono euro3plast di P.di Barbarano); 1 piano elettronico e 2 scatole di strumenti musicali donati a Kekeli Neva da un’associazione di Verona. La parrocchia di S. Croce Bigolina ha donato un altare in legno con leggio e altri elementi associati. A questo va aggiunta la merce acquistata, come descritto in questa pagina Articolo numero 7 Un aiuto concreto per l’autonomia di studio dei nostri ragazzi dell’università e delle superiori Un registratore digitale MP3 ad ogni studente cieco È una promessa che avevamo fatto l’anno scorso, durante la nostra ultima vista in Togo: fornire a tutti gli studenti più grandi uno strumento personale per aiutarli nelle loro attività di studio. Nell’ultimo container abbiamo così caricato oltre 50 di questi apparecchi, piccoli e potenti, assieme ad una scorta consistente di batterie ricaricabili, caricabatterie, cuffie e auricolari. Abbiamo scelto un modello molto flessibile, in grado di essere collegato con il computer e di gestire file MP3 prodotti in vario modo, non solo registrati direttamente. Con questo apparecchio gli studenti ciechi possono, ad esempio: - registrare le lezioni a scuola o all’università; - farsi leggere ad alta voce alcune pagine dei libri dai compagni e registrare la lettura; - con l’aiuto del personale e delle tecnologie comuni che abbiamo messo loro a disposizione, avere velocemente una versione audio in MP3, prodotta con computer e sintesi vocale, di tutti i testi di cui si dispone del file digitale: dispense dei professori, documenti trovati in internet, libri catturati con lo scanner. Un bel passo avanti per degli studenti che oggi hanno solo alcuni libri in braille, sempre troppo pochi per tutte le loro esigenze di studio. Adesso stiamo preparando delle istruzioni per ottimizzare l’uso di questo apparecchio, soprattutto considerando che sarà usato da non vedenti e quindi le informazioni del display non sono fruibili. Ma organizzando bene le registrazioni, soprattutto inserendo all’inizio di ogni brano i dati più importanti (argomento, data, titolo del capitolo se si tratta di un libro..) è possibile gestirli in modo abbastanza efficiente anche senza vedere. A questo scopo sarà ovviamente necessaria un’attenta attività di formazione e di assistenza, soprattutto nel primo periodo. È la prima volta che diamo a tutti gli studenti uno strumento tecnologico. I ragazzi sono tanti ed ogni innovazione deve considerare i costi e la complessità derivanti anche dal loro numero, oltre che dalla situazione ambientale. Ma siamo convinti che oggi ci siano le condizioni per il successo dell’iniziativa. Complessivamente tutta l’operazione è costata al nostro Gruppo circa 3.550 euro. Articolo numero 8 Pasqua 2011: il saluto di Padre Fabio Gilli Chiedono aiuto ma non sempre siamo in grado di offrirlo e il cuore sanguina Miei cari amici, con l’approssimarsi delle feste pasquali, porgo a tutti voi il mio cordiale augurio con la promessa della mia preghiera di questi giorni di preparazione e poi nei giorni della settimana santa. Con vera gratitudine vi ringrazio di tutto. Vi posso confessare che la vostra continua solidarietà nell’aiutarci anche a prezzo di tanti sacrifici mi ha sempre commosso e consolato. Mi ha confortato nelle prove e nelle difficoltà e soprattutto mi dà una gioia continua per continuare sulla via che il Signore mi ha tracciato e che da anni sto percorrendo. Certo non manca il lavoro. Mi ricordo che un giorno stavo confessando nel mio ufficio quando la cuoca è venuta a dirmi che in cortile c’era una folla di penitenti e che ero da solo e che non potevo farcela. Io le dissi se mi poteva fare un favore, andare a prepararmi un buon caffè che per il resto mi sarei arrangiato. Giorni or sono mi hanno detto che Agbe, uno dei miei collaboratori era stato derubato della moto e lasciato mezzo morto sulla strada. Una litania che non finisce mai. Certo non siamo statue di marmo. Tutti chiedono aiuto ma non sempre siamo in grado di offrirlo e il cuore sanguina. Ma come vi dico, sono contento di questa mia vita ed una grande gioia mi accompagna sempre e mi anima nel mio apostolato. Le gambe stentano a venire dietro e si inciampa. Cerco di fare anche le cose più piccole con amore e questo amore è una persona, è il Signore risorto che ci accompagna sempre. Se dovessi attraversare una valle oscura non temerei alcun male. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Mi hanno messo in lista per le vacanze. Sono in Italia il 28 maggio e conto di fare ritorno il 30 agosto prossimo. Nessuno ha bisogno di me ma sono io che ho bisogno di loro. La mia comunità è quella di Adidogome. Sono qui da ormai 18 anni. Vivo con confratelli e seminaristi. Ma tanti vengono a trovarmi anche dalla città e da altre parrocchie. Grazie a tutti voi che mi leggete. A voi devo tutto quello che sto vivendo, perchè so che pregate tanto per tutti noi missionari e impetrate dal Signore le sue grazie e le sue benedizioni su di noi e su coloro che Egli ci ha affidato. Di nuovo Buona e Santa Pasqua. Che il Signore ci colmi tutti della sua grazia e ci immerga nella sua Luce. Il 30 marzo ultimo scorso ho festeggiato 48 anni di sacerdozio. Vi ho messi tutti nel mio calice sollevandolo in rendimento di grazie verso il Signore. Con affetto, vostro nel Signore, P. Fabio Gilli Articolo numero 9 Mi, son vecia? I m’a dito che son vecia, i lo dise lori, mi no ghe credo, però scomissio pensar mal: intanto ghe sento da na sola recia, ghe vedo poco, za che ghe penso, anca qualche doloreto sento. Che i gabia razon lori? Po’ non go gnanca tuti i denti. Che disastro! a che punto son rivà! Scumissio vergognarme se i me varda, par strada camino a oci bassi fasso finta che son tarda. …Dura poco sto pensiero! doman vado incontro al mondo intiero col soriso e la parola pronta par paura che i me diga che son tonta. Ze veci quei che no fa gnente e no i se acorze de la pora zente, nessun xe vecio se el xe sior de fantasia! Iolanda Mazzali Io, sono vecchia? Mi hanno detto che sono vecchia, lo dicono loro, io non ci credo, però comincio a pensar male: intanto ci sento da un orecchio solo, ci vedo poco, già che ci penso sento anche qualche doloretto. Che abbiano ragione loro? Poi non ho neppure tutti i denti. Che disastro! A che punto sono arrivata! Comincio a vergognarmi se mi guardano, faccio finta di essere tarda. Dura tanto poco questo pensiero! Domani vado incontro al mondo intero col sorriso e la parola pronta per paura che dicano che sono tonta. Sono vecchi quelli che non fanno niente, che non si accorgono della povera gente, nessuno è vecchio se è ricco di fantasia da: Fantasie & Ricordi (1984) Intestazione Gruppo San Francesco d'Assisi Associazione di solidarietà ONLUS Sede legale: via Salvi, 13 - 36021 Barbarano Vicentino (Vicenza) Tel. e fax 0444 / 638033 mail: info@grupposanfrancesco.org web: www.grupposanfrancesco.org C.C. Postale n. 18 88 33 55 intestato a "Gruppo S. Francesco d'Assisi ONLUS" Codice IBAN IT07 U076 0111 8000 0001 8883 355 Bancoposta Agenzia di Vicenza Coordinate bancarie: ABI 7601 CAB 11800 Conto 18 88 33 55 Codice Fiscale: 95047860242 Amici di Togoville Kekeli Neva - Aprile 2011 Pubblicazione registrata presso il tribunale di Vicenza 12/2002 Direttore responsabile: Alberto Carollo.